Pelo e Contropelo: GP dei Limiti

HERIBERT STOHR

 

Oggi 5 secondi di penalità comminati a Hamilton, Tsunoda, Ocon, Sainz, Albon, De Vries, Gasly, Sargeant, Magnussen per aver superato i track limits della pista oltre ad altri 10 secondi a Tsunoda, non so il perché ma li avrei dati per guida pericolosa del primo giro.

La pista è quella grigia in asfalto e almeno due gomme devono calpestare l’asfalto. La regola è chiara e indiscutibile. Poi se la pista è stupida è un altro discorso. Poi se i piloti non vedono bene i limiti non è colpa del regolamento. Mettere la ghiaia dopo i cordoli non va bene perché sporchi la pista (come alla Roggia a Monza); mettere il prato vero come in Gran Bretagna mi trova d’accordo. Ma il problema sono i cordoli inesistenti ed è lì che bisogna focalizzarsi. Ci vogliono dei cordoli alti in modo che non convenga salirci sopra. Non vanno bene per le moto? Bisogna fare delle prove o addirittura trovare un materiale amovibile ( costerà tempo e denaro) per fare pista per auto e pista per moto.

Poi ci sono dei piloti che hanno dei limiti (per esempio i due della R.B.) e anche alcuni direttori di gara, ad uno in particolare dovrebbero fischiare le orecchie ascoltando l’ulteriore minuto di silenzio in onore del pilota Dilano Van’t Hoff perito ieri a Spa.

Sole splendido per cui slick medie per tutti tranne Alonso, Bottas e Magnussen (che parte dalla pit lane) che optano per gomme dure sperando in una gara lineare senza interruzioni, anche De Vries parte ultimo dalla pit lane con le medie. Pronti via e Tsunoda ne combina una delle sue superando ad occhi chiusi, spargendo carbonio come fossero coriandoli e causando una strana Safety Car per raccogliere pezzi vari per commissari collezionisti di souvenir. Da segnalare due timidi tentativi di Leclerc per disturbare il solito leader ed Hamilton che passa Norris alla prima curva. Ripartenza in fila indiana. Tsunoda deve cambiare il musetto e monta le dure anche Kevin va ai box e monta le medie come se fosse pentito. Le Ferrari gradatamente perdono terreno e non si capisce se Sainz 3° potrebbe essere più veloce di Leclerc 2°. 8° giro Stroll passa Hulkenberg ed inizia così una lunga teoria di sorpassi grazie a tre zone DRS e a strategie gomme differenti specie nei tempi. 9° giro Zhou monta le dure, al 12° giro Hulkenberg monta le dure, il giro dopo De Vries le dure, altro giro e si vede il tedesco della Haas fermo in una zona protetta con il motore che fuma vistosamente che si lamenta per radio „Ich verbrenne mir den Hintern!“ (mi sto bruciando il sedere!). Virtual Safety Car. Si fiondano ai box Hamilton, Norris, Ocon, Piastri, Gasly, Albon, Sargeant, Russell per montare le dure. Il giro dopo vanno al pit Alonso e le due Ferrari con Sainz che perde tempo e due posizioni “Santa Penitenza tuviste que dejarme en el buen camino” (Santa Penitenza dovevate lasciarmi in pista). Comunque lo spagnolo in pochi giri ritorna in terza posizione passando Lewis e Sergio. Oltre alle penalità inflitte man mano che i piloti debordavano per 4 volte di fila, ad incasinare il pubblico sugli spalti erano i pit stop. 22° giro Bottas medie, Piastri change musetto e gomme dure, 24° giro Tsunoda dure, Verstrappen dure (riparte 3°), 25° giro Perez medie, nessun brivido perché in pochi giri quell’olandese torna al comando. 37° giro Stroll dure, 39° giro Zhou dure, 41° Ocon dure, Bottas dure, 42° Norris dure, Russell medie, Albon dure, il giro dopo Piastri medie, Hamilton medie, altro giro e Sargeant dure, Tsunoda medie, Alonso, medie, Gasly medie, 45° giro Sainz dure, 47° giro Leclerc dure, 50° il leader medie, 51° Perez, dure, al 55° ancora Stroll medie ma poi per soffiare il giro più veloce al compagno Max monta le morbide al 69° giro. 71° giro fine gara.

1° il solito. 2° Leclerc girava come il compagno. 3° Perez, facile con quella macchina. 4° Sainz girava come il compagno. 5° Norris, gli aggiornamenti funzionano e lui è molto forte. 6° Alonso, sorpreso di essere fuori dal podio. 7° Hamilton problemi ai freni e altro. 8° Russell, non poteva fare meglio. 9° Gasly. 10° Stroll. 11° Albon, quasi a punti. 12° Ocon a 1 giro. 13° Sargeant, anche lui ora ha gli aggiornamenti sulla macchina. 14° Zhou. 15° De Vries. 16° Bottas. 17° Piastri. 18° Tsunoda. 19° Magnussen.

Lo scorso anno Leclerc aveva vinto quindi le Ferrari su questa pista si trovano a loro agio per cui bisogna aspettare almeno l’Ungheria per capire se hanno ritrovato competitività. Almeno qui l’hanno persa Aston Martin e Mercedes a vantaggio della McLaren e della Rossa.

Da sottolineare la scarsa intelligenza di Perez e la buona intelligenza di Sainz nel loro duello. Il primo tentava il sorpasso (non riuscendoci) in curva tre dando la possibilità allo spagnolo di aprire il DRS nel rettilineo successivo invece che stare dietro in curva tre ed aprire lui il DRS senza che Carlos possa aprire il suo per arrivare alla curva 4 come poi ha fatto , con successo, al 62° giro.

In questa pista il primo poteva doppiare anche Alonso se solo lo avrebbe voluto. La cosa incomincia a puzzarmi. Nel dubbio io andrei in verifica, spendendo un bel po’ di denaro, per vedere se l’auto lattina sia regolare o meno. Tanto gli ingegneri maliziosi sanno dove andare a controllare.

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