VOLVO EX30 Il Suv cittadino tutto elettrico da 35.900 euro

DI PAOLO CICCARONE

Per Volvo la via dell’elettrificazione è ormai una realtà consolidata e dopo i vari modelli già in gamma, con EX30 raggiunge un concentrato di sostenibilità e  basso impatto ambientale. Non solo dovuto alla trazione elettrica ma anche alla componentistica e alla filiera dei fornitori, con materiali riciclati e produzioni a basso impatto. Quindi non solo un’auto ma un concetto, uno stile di vita, una visione che fa di Volvo EX30 un Suv cittadino, uno in cui l’abitabilità la fa da padrona, dove il basso impatto inquinante è una prerogativa fondamentale per il prosieguo del viaggio, che sia urbano o meno.

La nuova Volvo EX30 rappresenta un’eccellenza per Volvo in termini di mobilità sostenibile. Intervenendo sulle emissioni nell’intero ciclo di produzione e di vita della Volvo EX30, la sua impronta di carbonio complessiva su 200.000 km di guida è stata contenuta a meno di 30 tonnellate, una riduzione pari al 25% rispetto ai modelli C40 e XC40 full electric.

Il merito di tale risultato va all’elettrificazione ma anche all’attenzione messa nelle fasi produttive, nell’approvvigionamento di materie prime e nella catena di fornitura, che deve rispettare rigorosi standard di sostenibilità. Grazie a una elevata efficienza, è stata utilizzata una minore quantità di acciaio e alluminio ed è stata incrementata la quantità di materiali riciclati impiegati. Circa un quarto dell’alluminio impiegato per la costruzione della Volvo EX30 è riciclato, così come lo è circa il 17% dell’acciaio utilizzato, il che riduce sensibilmente l’impatto ambientale di questi materiali.

Analogo approccio è stato adottato per gli interni dell’auto. Oltre a seguire l’ottimizzazione come principio guida della progettazione sostenibile, è stata impiegata un’ampia gamma di materiali riciclati e rinnovabili per i sedili, il cruscotto e le portiere. Circa il 17% di tutte le materie plastiche presenti nell’auto, dai componenti interni ai paraurti esterni, è riciclato: si tratta della percentuale più alta mai registrata in un’auto Volvo. Sulla qualità degli interni poco da dire: qualche plastica un po’ dura al tatto, sedili comodi con materiali riciclati, abitabilità posteriore che alle taglie grandi potrebbe dare dei problemi nell’accesso a bordo.

Tutto concentrato, si dirà e non poteva essere altrimenti per un veicolo che Volvo vuole sia da esempio, perché nel prezzo di 35.900 euro di partenza c’è un approccio che mette per la prima volta una vettura elettrica a confronto con una tradizionale partendo dalla stessa base di prezzo. Un elemento che finora ha sempre penalizzato le elettriche che costano mediamente più care.

PARLANO CRISCI E CATELLA ECCO LA NOSTRA VISIONE

“Siamo sempre stati convinti che il luogo ideale per mostrare al mondo la nostra nuova EX30 e le sue straordinarie valenze in chiave di sostenibilità fosse Milano e il quartiere di Portanuova in particolare”, afferma Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. Che aggiunge: “È un esempio unico di sviluppo urbano avanzato e rispettoso dell’Ambiente e da tempo con gli amici di COIMA collaboriamo a progetti congiunti che hanno come finalità la promozione della mobilità elettrica e la decarbonizzazione. Non è un caso che proprio in Portanuova abbiamo collocato il Volvo Studio MilanoSi dice sempre che la relazione fra auto e città è impossibile; noi vogliamo dimostrare che può essere vero il contrario. La nostra strategia legata alla mobilità elettrica favorisce l’integrazione fra auto e città. I servizi legati alla mobilità elettrica che proponiamo al pubblico costituiscono una risposta concreta valutabile in tonnellate di CO2 risparmiate. Sulla Sostenibilità manteniamo le promesse e il nostro impegno incondizionato”.

“Nel progettare le diverse fasi di Portanuova la pianificazione di un sistema di mobilità sostenibile è stato prioritario sin dall’avvio del masterplan nel 2005”, dichiara Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA. “Oggi il quartiere è privo di barriere architettoniche, oltre il 75% degli edifici è posto entro 800 metri da uno snodo principale dei trasporti pubblici (rete ferroviaria o metropolitana) e il quartiere interamente pedonalizzato ha portato alla realizzazione di oltre 3,6 km di piste ciclabili, con completa separazione tra mobilità veicolare e mobilità “lenta”. Con Volvo abbiamo consolidato una collaborazione pluriennale nell’ambito di progetti innovativi nello sviluppo di modelli urbani sostenibili che possano essere replicati in altre città italiane e internazionali. La scelta di Porta Nuova per l’anteprima mondiale del nuovo modello di Volvo rappresenta un passaggio importante nella transizione di Porta Nuova a luogo valoriale e di impatto a cui le best practices mondiali si associano.”

 

La Powerstop Portanuova si inserisce in un percorso che prevede l’elettrificazione dell’intero Distretto con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 e ha di fatto segnato l’inizio di un progetto nazionale voluto da Volvo Car Italia e che prevede l’installazione di stazioni di ricarica ultrafast Powerstop da 100-175 kW in collaborazione con i concessionari italiani Volvo in punti strategici del territorio.

Volvo Cars punta a diventare un produttore di auto completamente elettriche entro il 2030 e prevede di lanciare un’intera nuova gamma di vetture elettriche al 100% nei prossimi anni, nell’ambito di uno dei programmi di elettrificazione più ambiziosi del settore.

Volvo Cars intende ridurre l’impronta di carbonio del ciclo di vita di un’auto del 40% tra il 2018 e il 2025, anche realizzando una riduzione del 25% delle emissioni nella sua catena di fornitori entro il 2025. Per questo intende favorire e incentivare l’utilizzo di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili e aspira a diventare un’azienda a impatto neutro sul clima entro il 2040.

 

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