F.1 Gp Canada, fra strip bar chiusi e qualifiche ecco cosa succede a Montreal

 

Ferrari il motore nuovo fa il miracolo

 

Fra Mercedes e Ferrari la differenza sul giro singolo in qualifica è stata davvero minima, 93 millesimi, ma dove è nata questa differenza? Niki Lauda non ha dubbi: “Ferrari aveva il nuovo motore, o evoluzione come lo chiamano, noi no. Su questa pista vale almeno 1 o 2 decimi, che sono quelli per cui sono stati davanti a noi. Se avessimo avuto il nuovo motore anche noi, saremmo stati davanti. Di sicuro Lewis ha guidato molto male, nervoso, ha forzato la macchina in ingresso curva e ha pagato quei due decimi su Bottas che invece è stato molto pulito e ha sfruttato al meglio quello che aveva. Per la gara vedremo, se Ferrari mantiene questo ritmo sarà molto dura”. Intanto la Ferrari può recriminare perché senza errore dopo la curva 2 Raikkonen aveva i tempi per inserirsi in prima fila o subito dietro. Sarebbe stata una bellissima prima fila tutta rossa… Nel frattempo c’è da capire come andranno le Red Bull perché si sono qualificate con le Hypersoft, gomme che danno una aderenza pazzesca ma che dopo 5 o 6 giri sono già consumate. “Ci sarà un avvio pazzesco delle Red Bull – dice l’ingegner Baldisserri della Williams – solo che dovranno fermarsi presto e faranno un solo pit stop con le prime sperando di arrivare in fondo. Ottima Ferrari, Mercedes un poco sotto tono specie Hamilton su una pista che lui ama, non capisco cosa non abbia funzionato”. Quindi occhio al via alle due Red Bull, con Vettel che di solito chiude il suo avversario in prima fila (e quindi perde terreno) e Verstappen che vuole recuperare perché sia lui sia Ricciardo, con quelle gomme, non possono permettersi di stare dietro altrimenti viene vanificata la strategia…

 

Kvyat terzo in rosso, Giovinazzi a Le Mans

 

Si è rivisto in pista Daniil Kvyat, il pilota russo che da inizio anno è il collaudatore e sviluppatore (diciamo così) al simulatore a Maranello. Daniil era tutto vestito di rosso e sembrava quasi un emulo di Putin se avesse messo una falce e martello al posto del Cavallino rampante. “No dai il cavallino è magico per tutto il mondo, lo amiamo tutti!” ha detto. La sua presenza in pista era dovuta al fatto che il tester ufficiale, Antonio Giovinazzi, sta preparando la 24 ore di Le Mans e quindi in caso di emergenza sarebbe servito avere a Montreal un pilota pronto per sostituire uno dei due titolari.

 

Grosjean, motore e marmotta KO

 

Non è stato un bel week end per Grosjean che venerdì durante le prove libere ha centrato una marmotta, distruggendo il musetto della sua Haas (se pensate a quanto pesa l’animaletto e vedete i danni subiti dalla vettura, capite meglio gli effetti di un impatto ad  alta velocità anche con corpi piccoli). Fatto sta che un figurante, vestito da castorino, ha fatto una specie di danza davanti al team e al momento di entrare in pista per le qualifiche, il motore di Grosjean è esploso! Fra l’altro il figurante castorino, il giorno prima aveva anche bloccato un accesso al paddock fermando le navette media…

 

Cercasi parcheggio disperatamente…

 

In Spagna primi sintomi di un qualcosa che non andava, visto che i pass per i parcheggi di Montecarlo erano solo quelli cartacei stampati da AC Monaco, a Montecarlo invece i parcheggi per il Canada non sono proprio arrivati e chi ne aveva bisogno li ha raccolti a Montreal. In Canada i parcheggi per il GP di Francia fino a sabato sera non c’erano ancora, e al momento non si sa se saranno pronti la domenica. Il problema del Paul Ricard? Che hanno chiuso le strade di accesso e creato dei sensi unici riservati a chi lavora, ma se chi lavora non ha il pass per accedervi, come può andare a recuperare i permessi? Un bel dilemma che cercheranno di risolvere nel modo migliore e che riguarda solo gli addetti ai lavori ma che fa capire come fra i vari cambiamenti in atto, anche cose una volta banali diventano un problema da superare.

 

C’è crisi, chiusi i locali storici di Strip Tease…

 

A Montreal era tradizione del mondo della F.1 frequentare alcuni locali dove ballerine succinte si alternavano a bevute di birra Molson, che era lo sponsor del GP. Nel gergo dei meccanici si diceva Birra col pelo, poi gli orari e le tradizioni vengono meno (in un locale storico Hill celebrò un mondiale in un altro Alesi o Briatore offrivano da bere a tutti) e i tempi passano. Con la ristrutturazione in atto in via Santa Caterina, hanno chiuso dei locali che hanno visto passare la storia della F.1, come il 696. Resistono a fatica altri due templi del genere: il Chez Parèe, dove Alesi celebrò la vittoria nel 1995, e il Wanda’s dove un noto pilota italiano scambiò la fanciulla come una macchinetta POS volendo passarci dentro la carta di credito… Altri tempi, altri piloti e altri locali…

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