F.1 GP Russia, sussurri e grida dal paddock: l’eterna guerra fra guardie e ladri colpisce ancora

PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Sussurri e grida dal paddock: chi è sotto inchiesta e per cosa?

Sono almeno un paio di gare che circolano strane voci su presunte irregolarità di qualche team. Pare che ci sia qualcosa da verificare su alcuni fondi e su alcune cose elettroniche. Al momento nessuna indagine o comunicazione ufficiale, tutte le monoposto sono perfettamente in regola, però il tarlo del dubbio circola e quando comincia a circolare è segno che qualcuno vuole che la cosa emerga. In pratica, certe fonti sostengono che alcune modifiche aerodinamiche introdotte da qualche tempo non siano nello spirito del regolamento. Chi e perché, al momento, è solo chiacchiera da bar, attività che in F.1 impera al pari del gossip su altre faccende. Fatto sta che il presunto “tradito” non ha accettato che a parità di tradimento non ci siano state conseguenze. E allora l’obiettivo si è spostato dall’aerodinamica all’elettronica, con sofisticati sistemi di elusione che darebbero dei vantaggi. Chi e perché, anche in questo caso, è chiacchiera da bar. Di certo è partita l’eterna caccia al ladro e le guardie stanno intensificando i controlli. Qualcuno lo hanno beccato, magari dandogli uno scappellotto amorevole sulla capoccia, ma il messaggio dovrebbe essere arrivato a destinazione. Salvo forse, visto che lo scappellotto è arrivato, intensificare i sistemi di elusione. E’ una guerra continua e tiene desta l’attenzione dietro le quinte. E allora, magari giochiamo a vedere chi come e per cosa potrebbe aver trovato il sistema di aggirare certi limiti. Al solito non sarà vero, però almeno è un argomento di discussione che non toglie e aggiunge niente alla realtà dei fatti. Anche questa è F.1…

Ferrari chiama, Vettel non risponde. E piace ai tifosi

Le conversazioni radio a inizio gara in cui si chiedeva a Vettel di far passare Leclerc sono state poco apprezzate dai tifosi, tanto che la condotta di Sebastian, che se ne è infischiato allegramente (aumentando il passo e il vantaggio sul compagno di squadra) è stato premiato a livello mondiale dai tifosi che hanno eletto Vettel pilota del giorno, anche se sul canale italiano la palma è andata a Hamilton (sarebbe interessante fare il confronto con le altre nazioni…) con Vettel che non compare nei primi tre… La ribellione di Sebastian, a quanto pare, dà un segnale ben preciso sul livello di gradimento delle scelte della Ferrari nella gestione dei piloti. Leclerc è forte, giovane e veloce, forse certi..aiuti non gli giovano. E poi c’è il mistero della fermata in pista. Anche qui le voci che circolano sono diverse e contrastanti. Speriamo si chiarisca subito per il bene di tutti…

Albon, gran gara da ricordare

Dopo i disastri in qualifica, per Albon il riscatto è arrivato in gara con una rimonta pazzesca dalla corsia dei box fino al quinto posto alle spalle di Verstappen. Calcolando che l’olandese partiva davanti ma ha pasticciato abbastanza nelle fasi di gara, vedere Albon risalire con decisione a ridosso di un mastino come Max fa capire il potenziale Red Bull ma sopratutto del nuovo motore Honda che per Suzuka dovrebbe tirare fuori il massimo. Il thailandese sembrava una meteora, invece si sta dimostrando bello solido e cattivo quanto basta.

Giovinazzi a sandwich rompe ala e il team sbaglia strategia

Gara da dimenticare per l’Alfa Romeo Sauber. Al via Raikkonen è partito in anticipo salvo poi inchiodarsi e transitare ultimo al primo giro, Giovinazzi, scattato molto meglio, è finito in mezzo a Ricciardo e Grosjean, finendo con l’essere toccato da entrambe le macchine. Grosjean è finito fuori, Ricciardo ha rotto una gomma. Giovinazzi invece ha piegato qualcosa nella sospensione e rotto l’ala anteriore, cambiata in un pit anticipato dove la squadra ha sbagliato la scelta delle gomme, montando le dure che non erano le migliori, infatti con la safety car Giovinazzi è rientrato ai box per cambiare con le medie ma ormai la gara era compromessa. Non si capisce perché la squadra nei cambi gomme sbagli sempre la scelta su Giovinazzi, che a questo punto potrebbe imporsi con più decisione perché è inconcepibile quanto gli accade.
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