FERRARI CHALLENGE, SOLO QUALITA’

(testo e foto Marco Ferrero)
“Solo qualità” è il motto che di norma si utilizza quando si vuole enfatizzare le caratteristiche positive, qualunque sia l’ambito di riferimento, e per quanto riguarda lo sport dei motori tale assunto può facilmente essere attribuito ai tracciati italiani, Monza, Misano Adriatico, Mugello ed Imola, senza dimenticare gli altri che, per svariate ragioni, risultano al momento meno utilizzati per eventi clou, quali Vallelunga o Pergusa, solo per citarne un paio.
Ed è proprio su uno di questi, l’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola che si è svolta l’ultima tappa del Ferrari Challenge Europa, un appuntamento prestigioso, oltre ad essere l’unico in svolgimento in questa annata in Italia, prima che l’ultima tappa, che avrà luogo tra poco meno di un mese al Mugello, vada ad aggiudicare i titoli continentali nelle quattro categorie in gara, oltre che ad attribuire i titoli iridati.
Qualità anche per quanto riguarda la configurazione del tracciato imolese, impegnativo e che richiede tanta, si scusi il gioco di parole voluto, qualità nella guida per “leggere” le traiettorie ed i punti più favorevoli ad eventuali sorpassi, un circuito che non “regala” nulla e che ben si presta a duelli serrati, a sorpassi, in particolar modo alle “staccate” di curve come Tamburello, Tosa, Rivazza (in ordine di percorrenza) e, talora, anche ad errori.
Dopo due giorni di gare entusiasmanti e ricche di colpi di scena le coppie di gare in programma sono state ad appannaggio di Niccolò Schirò e Louis Prette (Trofeo Pirelli), Jari Danis e Emanuele Maria Tabacchi (Trofeo Pirelli AM), Thomas Gostner ed Eric Cheung (Coppa Shell) e Henrik Jansen e Agata “Agi” Smolka (Coppa Shell AM), risultati che vanno un attimo “letti” non solo in funzione di quanto occorso in pista ma anche di quella che era la situazione delle classifiche prima dell’ultima doppia gara.
Tutto rinviato all’appuntamento sul tracciato di proprietà della Ferrari, una “lotteria” che potrebbe essere influenzata dal fattore meteo, che a fine ottobre normalmente può presentare condizioni di maltempo che potrebbero risultare determinanti (si ricordi quanto successo lo scorso anno in occasione delle finali mondiali svoltesi a Monza).
Solo Tani Hanna aveva a disposizione il “match ball” per “chiudere il titolo europeo ma il libanese, dopo aver messo una bella ipoteca in gara1 con il secondo posto assoluto, ha terminato gara2 centrando al Tamburello l’incolpevole Ramelli che stava impostando la sua traiettoria, ritirandosi e rimandando l’appuntamento con il titolo.
Sia nella Coppa Shell che nella Coppa Pirelli in entrambe le gare è successo di tutto, con incidenti e colpi di scena a ripetizione, e con i protagonisti annunciati che hanno segnato, se non battute a vuoto (Louis Prette in gara1 è addirittura giunto ultimo), quanto meno risultati o alternanti o poco consoni a dei capoclassifica.
L’appuntamento per gli appassionati, impedibile se sarà teatro di un remake di quanto visto due anni fa, è tra un mese sul tracciato toscano, dove i drivers di tutto il mondo si riuniranno per l’atto finale di questa stagione 2019, valido per l’aggiudicazione dei titoli mondiali ed europei, solo qualità!
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