Cosa non mi piace delle corse automobilistiche

HERIBERT STOHR

 

1

Nelle monoposto non c’è la batteria.  Vediamo spesso piloti in testa coda non riuscire a ripartire ( a volte rimasti pericolosamente in mezzo alla pista) perché si è spento il motore e si devono mestamente ritirare. Non credo che al giorno d’oggi sia un problema proteggere adeguatamente una batteria in caso di urti.

2

In alcune piste la linea del traguardo è differente  e distante dalla linea della partenza. Il che significa, da un punto di vista chilometrico, che il primo giro è più corto dei successivi e che ci viene impedito di vedere arrivi in volata. Prendiamo Monza, per esempio, mentre il Mugello ha un’unica linea di partenza e di arrivo.

3

Da parecchi anni i cordoli sono decisamente troppo bassi, l’erba è stata spesso sostituita da moquette o da asfalto verniciato di verde. In ingesso curva e in uscita, in molti autodromi, si esagera nell’utilizzare spazio oltre l’asfalto e anche oltre il cordolo. Questa sarebbe la regola molto chiara : Drivers will be judged to have left the track if no part of the car remains in contact with it and, for the avoidance of doubt, any white lines defining the track edges are considered to be part of the track but the kerbs are not. Negli ultimi tempi abbiamo visto che il cordolo fa parte della pista e questa è una delle ragioni per la quale i tempi sul giro scendono perché le curve si fanno più velocemente. Se poi guardiamo delle gare a Misano vediamo che tutti i piloti dovrebbero essere sanzionati. Quando facevo il coach dei piloti di formula, fra le tante cose si parlava anche di traiettorie. Adesso non serve più e le differenze tra un pilota bravissimo, uno bravo, uno bravino, si assottigliano. Occorre tornare ai cordoli alti, lasciando perdere dissuasori e panettoni.

4

Odio la griglia invertita nelle gare di F2, F3, F4. Se uno vince deve partire davanti nella seconda gara, invece viene penalizzato insieme ad altri giunti alle sue spalle mentre il 7° e l’8° (in F3 il 9° e il 10°) partono in prima fila in gara due. Così si instilla solo nervosismo nei piloti e si condizionano le gare e persino i campionati per la fantomatica scusa di aggiungere spettacolo e brividi. Ma per favore!

5

La safety car è grigia come l’asfalto e quando piove si fa fatica a distinguerla nonostante le luci sul tetto (che vengono spente troppo tardi). Perché non farla gialla o arancione ? In nome della sicurezza?

6

I caschi dei piloti. Una volta era un marchio di fabbrica, originali e diversi l’uno dall’altro; riconoscevi i piloti più dal casco che dalla macchina. Da molti anni vediamo caschi molto simili fra loro e poco caratteristici, dal teleschermo anche un occhio esperto fatica ad individuare per cui siamo costretti ad associare l’auto al casco per distinguere il pilota.

7

Limiterei di parecchio l’utilizzo della radio fra piloti e box nelle gare di formula. Mentre lo lascerei libero per le gare endurance. La radio dovrebbe servire per ragioni di sicurezza. Pensiamo al ciclismo. Da quando ci sono le comunicazioni radio coi ciclisti tutti i risultati delle corse vengono condizionati.

8

Il cerchio da 18 pollici lo riserverei solo per le gare turismo e GT, non solo per il look ma anche per il peso dell’auto. Vederlo montato sulle F2 (e un domani sulle F1) lo trovo anti estetico e svantaggioso per trovare i giusti settaggi.

9

La F1 dovrebbe essere la massima espressione dell’automobilismo ma vedere le Case costruttrici dei motori essere costrette a farli durare 5 o 6 GP non mi sembra un risparmio ma uno spreco. Uno spreco di denaro perché la ricerca per ottenere grande potenza insieme ad una lunga affidabilità mi sembra un errore. E poi non si può cambiare un regolamento durante un campionato, indipendentemente da episodi recenti.

10

I camera car devono essere standard con visione chiara della strumentazione. La Ferrari sempre gelosa.

11

A parte il debole lavoro della GPDA ai tempi di Stewart, i piloti non sono mai riusciti a concretizzare una loro associazione per tutelare i loro interessi politici, commerciali e di sicurezza. Dovevano prendere esempio dal tennis con l’ATP diventata più potente delle Federazioni.

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