RENAULT SCENIC 1.7 Dci 120 CV Stessa auto potenza diversa, qualità identica. Un best seller

DI PAOLO CICCARONE FOTO LUCIANA NICOLI
Per Renault Scenic non è una novità dell’ultima ora, ma uno dei punti forti della gamma. In fatto di monovolume dedicato alla famiglia, Scenic e Gran Scenic si pongono nella fascia di chi cerca spazio, tanto spazio, confort e rifiniture di lusso o di prestigio ma non vuole svenarsi alla pompa di benzina. Dopo aver lanciato le classiche versioni a gasolio e quella col nuovo motore benzina 1300 è arrivato il turno di provare la versione col motore 1700 cc Dci ma ridotto nella potenza. Ovvero, solo 120 cavalli invece dei classici 150 e oltre che questo propulsore può erogare. E’ una scelta tecnica particolare che pone su uno stesso basamento, in ghisa, due potenze diverse per consentire a una più vasta fascia di utenti la scelta migliore. Leggendo la cartella stampa di questo motore il 1.7 litri diesel provato eroga 120 CV e 300 Nm di coppia a 1.500 giri/min. Un motore che ha una buona coppia ai bassi e riesce ad avere un buon spunto. Renault Scenic diverte anche con meno potenza e anche se la Casa dichiara consumi di 4.8 litri / 100 km nel ciclo misto ed emissioni ridotte a 127 g/km la realtà è stata diversa, in quanto dei 20 km al litro teorici non siamo mai riusciti a farne più di 16. Forse perché a pieno carico, forse perché i cerchi da 20 pollici di serie ne fanno una delle monovolume più grintose nell’aspetto ma fameliche per il maggior attrito, ridotto grazie all’aerodinamica della vettura che la rende silenziosa durante la marcia.
Renault ha, dicevamo anche il 1.7 portato a 150 CV tramite un setting specifico alla centralina che ha una coppia un po’ più in alto rispetto alla versione da 120 CV e sprigiona 340 Nm di coppia a 1.750 giri/minuto. La Casa dichiara consumi che non si discostano molto dal 120: 4.9 litri / 100 km nel ciclo combinato ed emissioni di 129 g/km. Avendolo provato su altri modelli del gruppo, forse la scelta del 150 cavall è più consigliata rispetto alla piccola da 120, anche se come bollo costa qualcosa in più, quindi a quasi parità di prestazioni, la differenza la farà il portafoglio di chi compra e deve gestire la vettura. Alla guida non ci sono particolari problemi, forse sullo sconnesso e sul viscido se si esagera col gas emerge un bel sottosterzo, dovuto anche al battistrada più stretto rispetto al cerchio da 20 pollici. Nulla di che, per i palati fini solo la sensazione di dover lavorare di più col volante.

Sorprende lo spazio interno e i vani portaoggetti, roba da primato

Piuttosto è sorprendente la quantità di ripiani, cassetti e spazi vari disposti nell’abitacolo. La Casa parla di 63 litri a disposizione, quello che è certo è che di vetture con tanto spazio in giro ce ne sono davvero poche e lo stesso dicasi per le dotazioni della versione provata. La nostra era una Sport Edition2 con cambio manuale a 6 marce con una dotazione piuttosto ampia: climatizzatore bizona, cruscotto digitale con tecnologia TFT, R-link compatibile con Android Auto e Apple Car, schermo da 7 pollici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, visio system per il riconoscimento della segnaletica e il superamento della linea di carreggiata con in più il parking camera. Il prezzo totale della vettura provata è di 29450 euro, ma con 4 mila euro in meno si entra già in un mondo Renault Scenic con una buona dotazione di serie. Per avere il cambio automatico doppia frizione bisogna aggiungere 1800 euro in più mentre per la Gran Scenic a 7 posti vanno aggiunti altri 1500 euro. IN conclusione, Scenic è una bella vettura, spaziosa, pratica, utile per chi viaggia in compagnia o in famiglia, le versioni diesel sono ancora le consigliate se fate molti km (almeno 10 mila all’anno) e se la usate stando nei limiti (in autostrada cambia molto fra andare a 110 orari e 130 in quanto a consumi) potete godere di una grande autonomia di percorrenza. Sul resto poco da aggiungere: l’esperienza di Renault in questa categoria la rende senza dubbio un punto di riferimento per tutti.
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