MITSUBISHI ECLIPSE CROSS PHEV Adesso ibrida plug in, ma con tanto spazio in più

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

E’ uno dei modelli più sottovalutati in circolazione, eppure Mitsubishi Eclipse Cross ha delle qualità che vanno riconosciute. Specialmente dopo il restyling che ha dato più spazio a bordo, maggior dinamismo e tolto qualche difetto della versione precedente, come l’ala posteriore che di fatto toglieva visibilità dietro e serviva a poco. Adesso è tutto cambiato, anche se il frontale ricorda molto altri modelli del marchio e la rende più massiccia a un primo sguardo.

DENTRO E’ TUTTO NUOVO

Interessante gli allestimenti e le dotazioni interne di infotaiment con un nuovo sistema multimediale con schermo di 8 pollici, ora posizionato più vicino al guidatore, con nuovi comandi e compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. A livello di meccanica siamo di fronte a una trazione integrale grazie ai due motori: il termico a benzina 2400 cc ciclo Atkinson da 98 CV e due motori elettrici (uno posizionato all’anteriore e uno al posteriore), per una potenza totale di 187 CV.

DUE MOTORI, TRAZIONE INTEGRALE PER 187 CV IN TOTALE

La batteria da 13,8 kW garantisce un’autonomia in modalità elettrica di 55 km fino a 135 km/h, (i 45 km sono però più realistici nell’uso quotidiano) utile per gli spostamenti cittadini per consumare meno ma efficace anche in autostrada dove si può sfruttare al meglio la parte elettrica. Tre le modalità di guida selezionabili dal guidatore: EV, che utilizza solo i motori elettrici; Series Hybrid, che impiega il motore a benzina come generatore di potenza per i motori elettrici; Parallel Hybrid, dove il motore termico a benzina fornisce energia per generare trazione, assistito dai motori elettrici.

TRAZIONE POSTERIORE SOLO DAL MOTORE ELETTRICO

La trazione integrale del sistema Mitsubishi S-AWC non prevede l’albero di trasmissione dato che le ruote posteriori sono spinte dal motore elettrico. Quindi un mezzo a trazione integrale ben equilibrato e sostanzioso. Al volante la massa si avverte se si vuole esagerare in curva, essendo di fatto un SUV peso, dimensioni e assetto sono più votati al confort che all’assetto sportivo, per cui la guida tranquilla esalta il confort. Lo spazio interno è superiore alla versione precedente, visto anche l’allargamento qua e là che c’è stato.

BAGAGLIAIO DA 328 A OLTRE 1100 LITRI

Il bagagliaio, però, per far spazio a motore elettrico e al resto ha perso qualcosa in capacità: siamo sui 328 litri che diventano oltre 1100 a schienali abbassati. Gli interni hanno anche i sedili e volante riscaldabili, e in inverno, specie con le rifiniture in pelle, meglio avere qualcosa di caldo fra le mani e sotto la seduta. Buona la dotazione dei sistemi di sicurezza, come il segnale di mitigazione della collisione con rilevamento pedoni (FCM), con sistema di avviso acustico in caso di ostacoli o pedoni in strada (AVAS), assistente alla partenza in salita, freno di stazionamento elettrico ABS ed EBD.

SISTEMI DI SICUREZZA AL TOP

Reattivi e facilmente gestibili da bordo. In questo si dimostra un veicolo molto affidabile e sostenibile sia per i contenuti, sia per la qualità dei materiali utilizzati. Gli allestimenti previsti sono 3, si parte da Intense SDA, Instyle SDA e Diamond SDA Navy con prezzi che vanno da 43900 euro, 46900 e 50900 che possono arrivare a poco oltre i 30 mila euro utilizzando gli incentivi statali per le versioni ricaricabili. Sui consumi medi, la differenza la fa l’utilizzo dell’elettrico. Se si viaggia in città con l’elettrico puro, i 50 km al litro sono una realtà. Se invece si viaggia spesso in autostrada o percorsi misti, allora la realtà dice che siamo attorno ai 16-18 km al litro a seconda dell’utilizzo. Cambio automatico del tipo CVT, per intenderci, con il solito funzionamento classico per queste trasmissioni. Nell’insieme un bel mezzo, sostanzioso e fuori dagli schemi tradizionali.

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