DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI
Per una Casa generalista, come Renault, avventurarsi in segmenti nuovi è un po’ una sfida ricorrente. Lo fece anni fa, inventando il monovolume Espace e lo ha fatto con le piccole sportive o le cittadine che hanno aperto la strada al futuro, vedi R5 di cui oggi c’è la versione elettrica. A questo punto, per lanciare la sfida, soprattutto nel settore dei Suv, Renault ha sfornato il primo coupé della sua storia. Una avventura difficile, visto che si erano cimentati altri e blasonati costruttori, come BMW, Audi e Mercedes, alla caccia di un cliente che da un veicolo nato con scopi diversi, in realtà cercava quel tocco di sportività che con un Suv è un po’ un controsenso.
ARKANA, LA SFIDA AI MARCHI PREMIUM
Renault ha raccolto la sfida e con Arkana ha centrato un prodotto trasversale, che accontenta chi non può o non vuole sobbarcarsi i costi di un segmento premium, ma vuole lo stesso una vettura moderna, dinamica e tecnologicamente all’avanguardia. E’ quello che è accaduto con Arkana, definito da Renault il Suv…versivo, giocando sulle parole. In commercio ci sono due versioni: una con motore 1.3 e una col 1.6 da 145 CV ibrido denominato E-Tech e proprio con questa versione, in allestimento RS Line, abbiamo condotto il nostro test.
MOTORI 1.3 E 1.6 FINO A 145 CV
E qui scatta la sorpresa: sarà pure coupé ma dentro, specie dietro, ci si sta belli comodi e senza picchiare la testa come accade su altri modelli “premium” dove il posteriore serve più per far vedere le 4 porte che una abitabilità degna di questo nome. Certo, in quattro su Arkana ci si sta belli comodi e in 5 un po’ strettini, ma fra qualità dei materiali, eleganza negli abbinamenti e contenuti di alto livello, si ha davvero un bel mezzo a disposizione.
UN MOTORE BENZINA CHE CONSUMA COME UN DIESEL
Il problema? Il motore benzina 1600 sarà in grado di soddisfare le esigenze della clientela che su queste auto è votato al diesel? Ebbene, la sorpresa arriva dal sistema ibrido e dai due motori elettrici (uno da 49 CV e il secondo da 20 con funzione di supporto al motore termico in partenza). I consumi, con una autonomia pienamente elettrica di 3 km, sono tali da far conciliare gli amanti del diesel. Il computer di bordo, su percorrenza mista città, autostrada, specie nei tratti con molto traffico, segnava 5.3 litri per 100 km, che tradotto fa quasi 19 km con un litro. In città i 20 km al litro sono una realtà. Provati con mano.
DUE MOTORI ELETTRICI PER CONSUMARE MENO
Il merito? Il supporto elettrico diviso in due: ovvero, nelle fasi di partenza il motore piccolo da 20 CV aiuta nelle fasi in cui si consuma di più, e poi l’intervento del secondo propulsore da 49 CV in aiuto al motore termico che ha appena 94 CV di potenza. Quindi, poca potenza dal propulsore tradizionale, maggiore supporto in elettrico e il risultato sono consumi degni di nota. Anzi, proprio la parte elettrica aiuta nella spinta quando si sceglie la modalità sport dal programma sul computer (tastino con asterisco che cambia le modalità di guida e la colorazione degli interni).
BAGAGLIAIO SQUADRATO, ALTO DA TERRA
Il piano di carico è abbastanza alto, ma la conformazione squadrata aiuta molto nel posizionare i carichi. Sul fondo c’è la ruotina di scorta, che è preferibile al kit ripara gomme per svariate ragioni. Anche se alto da terra e con cerchi da 18 pollici, il confort è buono, silenzioso nella marcia autostradale e confortevole in città. Buona la guidabilità nel traffico con un angolo di sterzata che seppure non elevata, è sufficiente per fare le manovre di parcheggio o destreggiarsi nel caos quotidiano.
NONOSTANTE LE DIMENSIONI, IN CITTA’ DA’ IL MEGLIO
Anzi, proprio in città, grazie all’ibrido, Arkana E-Tech dà il meglio di sè con consumi ridotti e il fruscio del motore elettrico in mezzo al traffico e la gente che si gira e commenta: “Ma è elettrica? Pensa te cosa ha fatto la Renault”. Renault Arkana 1.6 E-Tech R.S. Line è la versione più sportiva e anche la più ricca: di serie ha i fari full led, il cruise control adattativo, la frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, i sensori dell’angolo cieco, il navigatore e il caricabatteria senza fili per gli smart phone. La Intens, priva, tra l’altro, dei sedili in pelle, delle poltrone riscaldabili e con regolazioni elettriche e del sistema di parcheggio col volante che gira da solo (utilissimo, perché dietro di vede proprio poco), fa risparmiare 2.800 euro.
PREZZI DA 31850 EURO, 34.650 PER LA RS LINE DEL TEST
I prezzi partono da 31850 euro mentre la versione provata nel nostro test è sui 34650 euro. Difetti? Il clima monozona, forse, visto che su altri modelli esiste la versione bi zona, e poi la visibilità posteriore, specie in manovra o negli incroci con un particolare angolo di innesto.
LA SCHEDA TECNICA
Motore termico | |
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1598 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 69 (94)/5600 giri |
Coppia max Nm/giri | 148/3600 |
Motore elettrico 1 | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 36 (49)/n.d. |
Motore elettrico 2 | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 15 (20)/n.d. |
Potenza massima complessiva kW (CV) | 105 (143) |
Emissione di CO2 grammi/km | 111 |
No rapporti del cambio | 4 (robotizzato) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 172 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 10,8 |
Consumo medio (km/l, cliclo WLTP) | 20,4 |
Autonomia max in elettrico (km, cliclo WLTP) | 3 km circa |