OPEL MOKKA Tre motori, a benzina, diesel ed elettrico per il B Suv tedesco

DI PAOLO CICCARONE PER GAZZETTA DI PARMA

Benzina, diesel o elettrica: tre motorizzazioni per una vettura. Il tre per uno di Opel si chiama Mokka e non fa distinzioni fra motori termici ed elettrici. E c’è da dire che si presenta con le carte giuste per ben figurare in tutti i settori. Fra i B Suv, ovvero gli sport utility cittadini, aver rifatto il look a un classico di Opel e averlo proposto con tre alternative motoristiche senza perdere nemmeno un centimetro di spazio a favore di una o l’altra, consente di poter scegliere la propria vettura senza rinunciare a niente, sfruttando il meglio di ogni proposta.

Di sicuro, a un primo sguardo, appare bella ed equilibrata. Opel Mokka si gioca il successo con uno stile gradevole, fatto di una linea personale che però non guasta e, in un certo senso, esce dall’anonimato della versione precedente. Tanto era classica e rotonda la versione iniziale, tanto appare moderna, dinamica e grintosa questa Mokka. Ma oltre la linea c’è di più.

Motori benzina, con due potenze disponibili da 100 e 130 cavalli, un diesel 1.5 da 130 Cv della famiglia ed un propulsore elettrico che merita l’attenzione di chi usa la vettura in ambito urbano o per brevi spostamenti. Secondo le statistiche mediamente si percorrono 50 km al giorno fra casa e lavoro, vuol dire caricare Mokka elettrica una volta alla settimana visto che l’autonomia dichiarata supera i 320 km.

 

La triade motoristica trova in un solo telaio con le stesse caratteristiche di abitabilità e carico bagagli la soluzione ideale per gli usi diversi che impongono le tre motorizzazioni. Se al volante della versione benzina da 130 CV e cambio automatico EAT8, azionabile anche da due leve poste dietro al volante, non ci sono sorprese, nel senso che fa quello che ti aspetti in fatto di ripresa e silenziosità (per non parlare dei consumi inferiori alla versione da 100 CV), la curiosità arriva dalla versione elettrica.

OPEL MOKKA ELETTRICA, LA SORPRESA ARRIVA GUIDANDO

Al volante non sembra ci siano differenze con una termica tradizionale, benzina o diesel che sia. Il bello arriva dopo, quando sposti la leva in D (molto bello il design dei comandi del cambio sulla plancia centrale senza la classica leva) e poi in B, ovvero ricarica delle batterie, si apre un mondo nuovo. Fatto di silenzio in marcia, di accelerazioni scattanti nonostante il peso delle batterie in più e una autonomia dichiarata di 324 km nel ciclo di omologazione, con tempi di ricarica che variano a seconda della colonnina utilizzata col top di 30 minuti e 80 per cento di ricarica con quella da 100 Kw in CC.

E il tutto senza farsi notare, nel traffico non vedi differenze, il piano di carico rimane immutato e non devi rinunciare a niente rispetto a una a benzina o diesel. Lo spazio a bordo è sufficiente e pratici i comandi a pulsante, una via di mezzo fra i display digitali di cruscotto e navigatore e la plancia che conserva elementi Opel con tasti e pulsanti intelligentemente posizionati. I prezzi di Opel Mokka partono da 22 mila euro per la versione di ingresso a benzina da 100 CV mentre per la versione elettrica si parte da 35 mila circa che con gli incentivi statali si riducono di 11 mila euro.

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