LIBRI Vendeva anacardi un giallo all’ombra della F.1 di Carlo Cavicchi tutto da leggere

DI PAOLO CICCARONE

Il titolo, Vendeva anacardi, incuriosisce anche perché la prima cosa che uno fa è andare a vedere cosa sono gli anacardi. Poi, addentrandosi nella lettura, si dipana un giallo fra il GP di Imola del 1985, la città di Bologna con alcuni riferimenti ben precisi e reali, il Rally East African Safary e via di questo passo in un crescendo dove la realtà si mischia alla magica penna di Carlo Cavicchi che per le edizioni Minevra, per 207 pagine tiene incollati alla lettura di un romanzo dove competizioni, corse, piloti, amore e tanto altro ancora, si snocciola in un crescendo che quando arrivi alla fine, ti dispiace. Perché vorresti continuare e sapere come prosegue la vita del protagonista e saperne di più sulla vittima, trovata sotto la tribuna centrale del circuito di Imola alla vigilia del GP…

Un romanzo, sull’orma di Rapiremo Niki Lauda, dello stesso autore, che consigliamo a chi vuole fare un tuffo nel passato e, per chi conosce Bologna e i suoi meandri segreti, rivive passo dopo passo una stagione epica dell’editoria locale. Quella delle agenzie di viaggi, quella degli studi fotografici, del reclutamento del personale per la gara di casa, Imola, della vita di quartiere e dei personaggi comuni. Un tuffo nella Bologna degli anni 80, con un giallo da risolvere e un protagonista, Bislacco come lo chiamavano nel quartiere, tanto misterioso quanto avventuroso. Insomma, da leggere tutto. Vendeva anacardi, Minerva edizioni, 207 pagine, 18 euro. Autore Carlo Cavicchi, ex direttore di Autosprint, Quattroruote e penna magica dell’epopea dei rally mondiali.

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