KIA SORENTO Plug In Hybrid in città non fa rimpiangere il diesel

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

Di “roba” ce ne è tanta. Di dimensioni anche. Per Kia Sorento versione 2021 lo spazio non è un problema affatto. In fondo, deve contenere 7 posti, un bagagliaio adeguato e non deve far rimpiangere gli antenati, possibilmente quelli con motore diesel. I 7 anni di garanzia ci sono tutti, segno che anche sulla versione Plug In Hybrid, che segue quella ibrida di fine 2020, la tecnologia coreana si può permettere certi lussi che per altri sono impensabili. Il problema, però, nasce dal fatto che questi mezzi hanno avuto successo coi motori diesel, resistenti, parchi nei consumi e di lunga durata.

IL PLUG IN RICARICABILE SEMPLIFICA LA VITA

Rimpiazzarli in nome dell’onda verde di moda nelle Case auto di adesso, a volte potrebbe essere un suicidio. Con questa premessa ci siamo messi al volante della versione plug in ricaricabile, con una percorrenza in sola modalità elettrica di 57 km (senza toccare niente fra l’altro) e abbiamo provato a capire se sarà il futuro. La prima sorpresa arriva dalla città e dall’autostrada. Eh sì, perché dal massiccio Sorento con un motore benzina 1600 cc da 180 CV e uno elettrico anteriore da 90 CV e 304 Nm, alimentato da una batteria ai polimeri di litio da 13,8 kWh, posta proprio sotto il pavimento, ci siamo ritrovati a percorrere 100 km con 5,2 litri di benzina. Ovvero, calcolando la potenza massima e il peso (che influisce, eccome) fare i 19 km al litro con tanta roba attorno, è degno dei migliori diesel.

L’effetto Cost (il piedino che deve alzarsi) e il veleggio, unito a una generosa spinta in elettrico quando è il caso, consentono di viaggiare con percorrenze di tutto rispetto. In città, staccando un po’ l’elettrico e sfruttando la parte termica del motore da 180 CV, siamo stati attorno ai 12,3 km al litro. Niente male davvero e primo scetticismo superato. Kia Sorento 2021 ha una potenza complessiva di 265 CV e la coppia massima erogata è di ben 350 Nm, il tutto abbinato a un’efficiente trasmissione automatica 6 rapporti. Qui aprirei una parentesi, perché l’effetto trascinamento tipico delle trasmissioni CVT non viene annullato dall’elettrico e a volte, in ripresa, è alquanto fastidioso avere la sensazione di essere su uno scooter in ripresa.

4 RUOTE MOTRICI FANNO TANTO FUORISTRADA

Sorpresa la trazione integrale, che si comanda dal Terrain Mode Select. Sorento fa il SUV di professione ma non disdegna il fuoristrada all’occorrenza. Complimenti. Così come i complimenti vanno agli interni e alle rifiniture. Buona qualità, belli al tatto e alla vista. Davvero gradevoli. Divertente il comando del cambio automatico con la rotellina: si preme il pulsante e si è in parking. Si gira la rotellina a destra e vai in drive, al centro neutral e naturalmente a sinistra la retro.

NIENTE LEVE DEL CAMBIO, BASTA UNA ROTELLA

Lo spazio della consolle risulta essere molto pulito, con i tasti che regolano navigatore e altre funzioni, come la partenza in salita, la discesa, le telecamere di servizio (che vista la mole servono eccome, dato che siamo sui 4,81 metri di lunghezza con un passo di 2,80 metri). Tutto questo spazio si traduce con una migliore abitabilità a bordo che va da 5 a 7 persone. Il bagagliaio, è da 809 litri che, con tutti e 7 i posti occupati, si riducono a 175 litri ma che volano a quasi i 1.990 con le due file posteriori reclinate.

Dal punto di vista estetico nuova Sorento PHEV rimane praticamente invariata rispetto alle altre versioni in gamma, fatta eccezione per l’effigie “eco plug-in” e lo sportello di ricarica, sul lato destro della fiancata, dalla parte opposta a quello della benzina.

SU STRADA AGILE NONOSTANTE I 20 QUINTALI

Al volante sembra complicato spostare gli oltre 20 quintali di Sorento, ma fra coppia del motore elettrico e spinta del termico, i 265 CV complessivi riescono egregiamente nell’impresa. Il rollio, visto la stazza, c’è e rimane, per cui niente curve “impiccati” alla pistaiola, ma un buon confort di massima che non disturba oltre. Con la rotellina piccola sulla consolle su regola anche la modalità di guida, per cui si passa da Eco a Smart con un click e cambia la vita.

Nella funzione smart funge anche da ricarica, per cui se si è esaurita la batteria per la marcia (i 57 km possono diventare anche di più in città se gestiti bene) si riesce ad avere una autonomia supplementare. Nella sola marcia elettrica si avverte tutto il peso di Sorento e le prestazioni non sono per niente brillanti, ma è una marcia cittadina, fatta di stop and go per cui va benissimo per come è stata gestita. Finita la carica elettrica e usata come ibrido, nel percorso misto abbiamo visto circa 7 litri per 100 km, che sono sempre un buon parametro visto che si parla di 14 km al litro.

RICARICA IN 6 ORE DA CASA, 4 ORE CON COLONNINA

Per la ricarica elettrica, ci vogliono 6 ore con la presa di casa e circa 4 ore con colonnina in alternata da 22 Kw e con circa 6 euro il…pieno è fatto. Sarebbe stato bello riuscire a provare Kia Sorento su lunga distanza, con tirate da centinaia di km, ma con le limitazioni dovute al Covid19 è un test da rimandare in altra data. Infine i prezzi e gli allestimenti: Business, Style ed Evolution.

TRE ALLESTIMENTI A PARTIRE DA 53 MILA EURO

Business parte da 53.000 euro, che diventano 57.000 per la Style e 61.000 per la top di gamma Evolution, incentivi esclusi. Ricca dotazione di serie per tutte le versioni, unico neo da parte del vostro cronista: l’avviso di superamento di corsia andrebbe modificato. Perché tutte le volte che si riaccende il motore, il sistema si resetta e va disattivato usando il menù sullo schermo touch (molto bello e funzionale). Capita infatti che in autostrada, con un camion che si sposta di corsia e tu fai altrettanto, il sistema ti indirizza e ottieni esattamente il contrario di quanto sperato: ovvero, invece che allontanarti dal camion, il sistema ti spinge contro, lo stesso dicasi con il meccanismo di frenata automatico. Capita che il sensore legge un pericolo e interviene anche se la situazione è sotto controllo, ma lui agisce di suo e chi è dietro ti strimpella e maledice per la frenata. Basterebbe regolare diversamente o mettere un semplice tastino per attivare o disattivare oppure predisporre un software che mantenga in memoria la soluzione scelta.

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