Pelo e Contropelo: F1 Gp Belgio SPAcciata per gara

HERIBERT STOHR

 

Ho fatto alcuni anni di formazione manageriale e ricordo “Troppe informazioni e troppe procedure deresponsabilizzano.” Vero Russell? Vero ingegnere di Max che gli dice “Noi abbiamo 1000 informazioni più di te.” Se fossero 10 sarebbero troppe. Oggi il lavoratore, l’imprenditore, il pilota, l’ingegnere, il meccanico, il team principal, sono meno responsabilizzati perché seguono le simulazioni, le telemetrie, le procedure; se sbagliano trovano mille giustificazioni.

Giornata nera per Alonso (compleanno) e Hamilton (potenziale pole), rovinata dal loro compagno di squadra. Stroll viene mandato in pista in Q2 con le slick ma la pista è bagnata, lui se ne accorge e anziché rientrare prova a fare il giro secco on the rocks. Nella curva più infida non è prudente (l’aveva vista nel giro di lancio) ed entra troppo veloce per cui picchia duro nelle barriere. Red flag che impedisce ad Alonso di qualificarsi per il Q3. In Q3 la momentanea pole è di Hamilton davanti a Verstappen (Ungheria rimembri ancor…) ma poi la Mercedes manda i due galletti inglesi in pista troppo tardi e George è davanti a Lewis per 10 metri (dovevano fare il contrario), alla prima curva Russell sbaglia e va dritto, il giro è andato ma lui continua ostacolando Hamilton in due punti : risultato, Lewis 7° e Russell 10°. Quest’anno ci dobbiamo sorbire Niels Wittich come direttore di gara che conosce la F1 come gli spaghetti. Garetta alle 16,30? Nein! Piove, smette, sole, piove, smette, sole, piove. Alle 17,35 si parte dietro alla safety car con obbligo di gomme full wet. Al 5° giro la SC se ne va e stavolta sono io a dire “Nein!”. Doveva metterli in griglia e far montare le gomme intermedie a tutti per sicurezza. Già perché con gara libera la corsia box era peggio della A14 durante l’esodo con gravi rischi per i meccanici e possibilità di incidenti. Di unsafe release ce ne sono state ma Wittich e giudici hanno chiuso gli occhi. Peccato per Sargeant che si è beccato 5 secondi di penalità per eccesso di velocità in pit lane.

Non bastasse c’è Alonso che fa un errore a Pouhon proprio oggi, va in testacoda, si inghiaia ma non picchia. Safety Car. Dopo 2 giri la garetta riparte e va al comando il solito. 5 secondi di penalità ad Hamilton per aver bucato la pancia di Checo in un contatto per superarlo. Era un incidente di gara, sappiamo la ben nota “sportività” di Perez nei duelli con Lewis e questo è stato il risultato. Anche Hamilton aveva danni ed ha desistito di lottare con Gasly. Insomma abbiamo visto una “gara” di 9 giri; la F3 ne fa di più.

1° l’olandese rimasto. 2° Piastri, squillo di trombe, un impiastro gli ha impedito la vittoria . 3° Gasly, una volta ogni sei mesi fa una bella gara. 4° Sainz, bene la sosta subito, sfortunato per il traffico in pit lane. 5° Leclerc si ferma al cambio gomme con un giro di ritardo. 6° Norris, idem. 7° Hamilton, anche lui come Sainz non può sgusciare via dopo il cambio gomme, sarebbe stato nei pressi di Piastri, poi l’ingiusta penalità, 3° giro più veloce in gara. 8° Russell, prende l’ultimo punto di questa insulsa gara sprint. 9° Ocon. 10° Ricciardo. 11° Stroll. 12° Albon. 13° Bottas. 14° Magnussen. 15° Zhou. 16° Sargeant. 17° Hulkenberg. 18° Tsunoda. Ritirati Perez e Alonso.

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