F.1 GP BELGIO Verstappen d’accordo con RMC Motori sull’uso della Safety Car sul bagnato

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Nel 2021 pioveva meno ma la gara venne interrotta dopo due giri dietro alla safety car, stavolta i giri sono serviti per far prendere confidenza ai piloti che con Verstappen hanno gradito la cosa

 

Nelle settimane prima di venire qui a Spa-Francorchamps le previsioni meteo erano pessime. Tutti i siti e gli esperti consultati convergevano nel prevedere che il meteo sarebbe stato, ancora una volta, inclemente. Fatto non certo raro in questo territorio, crocevia di correnti calde atlantiche e altre, più fredde, provenienti dal Mare del Nord. Tutto questo nonostante si siano cercate condizioni migliori del consueto, anticipando la disputa del Gran Premio del Belgio a fine luglio anziché nella data classica di fine agosto.

E già c’era chi paventava un bis dello scellerato week end del 2021, una delle più squallide pagine di non motorsport mai scritte. Con l’appropinquarsi dell’evento, le previsioni meteo negative, non solo erano confermate, ma venivano prospettate pure peggio di quanto venivano descritte precedentemente. A tal punto che, nell’immediata vigilia del fine settimana belga, sembra che in seno alla GPDA si sia addirittura discusso in merito ad una richiesta di annullamento del Gran Premio del Belgio 2023, a causa delle pessime condizioni meteo che i protagonisti avrebbero trovato sul difficile circuito nelle Ardenne. Il recentissimo evento luttuoso che ha colpito il pilota olandese Dilano van ‘t Hoff aveva evidentemente ed ulteriormente gettato nuove, sinistre ombre sulla sicurezza di correre a Spa in determinate condizioni di pioggia.

Giunti qui al giovedì, ogni più fosca previsione veniva confermata, con una pioggerella battente e continua che non lasciava adito a molte speranze. Tanto è vero che fino al venerdì a metà giornata si sia vissuti nella incertezza su quanto fosse potuto accadere nelle ore seguenti.

Poi, il primo spiraglio: la FIA ha comunicato che si farà tutto quanto possibile per adattare il programma dell’intero evento alle condizioni meteo e alla loro imprevedibile evoluzione. L’obiettivo primario dichiarato in prima istanza è stato quello di far disputare la sessione di Qualifica per il Gran Premio di domenica. Se non al venerdì sera, si sarebbe disputata al sabato, mettendo in chiaro subordine la disputa della Sprint Shootout e della Sprint Race stessa. Idee belle chiare fin dall’inizio, dunque, da parte della FIA. Che ha tenuto costantemente monitorata la situazione meteo, spostando le varie sessioni in pista a seconda della sua effettiva praticabilità in condizioni di assoluta sicurezza per i piloti. Le Qualifiche si sono poi potute disputare regolarmente venerdì sera, con opportuno ritardo sull’orario di inizio.

Per una volta, dobbiamo davvero fare i complimenti a Niels Wittich e ai suoi uomini su come poi hanno saputo gestire anche la giornata di sabato, in cui la Sprint Shootout e stata responsabilmente ritardata, così come pure la Sprint Race, che, all’orario previsto, è stata sommersa da un acquazzone che aveva davvero il sapore beffardo del gavettone estivo, tanto è arrivato puntuale all’orario della partenza previsto. E la FIA che ha fatto? Niente panico, ha atteso e poi annunciato che la pioggia sarebbe cessata in 10 minuti e che nell’ora successiva ci sarebbero state le condizioni sicure per poter gareggiare.

Non solo: ha ulteriormente e molto opportunamente deciso di far percorrere ai protagonisti 4 o 5 giri di formazione dietro la safety car, in modo che tutti i piloti potessero verificare e testare efficacemente le condizioni della pista e della visibilità. Mai decisione fu più saggia e, secondo il mio modesto parere, sarebbe stata la mossa giusta da fare anche in quella brutta domenica nel 2021.

Dopo tante critiche, questa volta dobbiamo davvero sottolineare la bontà del lavoro svolto dalla Direzione Gara per gestire, di volta in volta, situazioni non certo facili. Lo stesso Max Verstappen ha sottolineato in conferenza stampa l’ottima scelta di farli girare per qualche tornata prima della Sprint Race dietro safety car.

Noi di RMC Motori, nella stessa conferenza stampa post Sprint Race abbiamo approfittato per chiedergli direttamente:

Max, pensi che 4 o 5 giri di formazione dietro la safety car possano diventare un buono standard o una buona regola per le prossime gare in cui saranno presenti condizioni di pista bagnata?”

La risposta del bi-campione del mondo olandese è stata pronta: “Io penso che possa realmente dipendere dalle condizioni che stiamo affrontando, volta per volta: quanto sia bagnata la pista e quali siano le condizioni di visibilità. Ogni pista è leggermente differente dall’altra, da questi punti di vista. Io penso che qui possa essere stata probabilmente una decisione piuttosto cauta dl punto di vista della sicurezza, ma preferisco così che rischiare, andando in gara troppo presto. Ma in altre piste, forse, potrebbe essere leggermente differente. Non penso che dobbiamo sempre aver bisogno di 4 o 5 giri di formazione.”

Lungi da noi da discutere l’autorevolissimo parere del campione olandese. Intanto però la mossa si è rivelata azzeccata e potrebbe essere una positiva indicazione per una eventuale prossima occasione in cui tali problemi potrebbero ripresentarsi.

 

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