F.1 GP BAHRAIN Berger contro i social nel motorsport: “Sminuito lo spirito racing”

DI PAOLO CICCARONE 

Arriva nel paddock col suo solito passo allegro e sbarazzino e per lui la F.1 deve essere divertimento, come lo è sempre stato fin dai primi passi nella carriera. Gerhard Berger adesso cura il DTM, il campionato turismo tedesco che è diventata una vetrina per super car e GT invece che derivate di serie.

Al primo sguardo Berger si dice affascinato dalle nuove vetture:Sono molto belle e molto varie, davvero c’è molto interesse attorno a questa nuova formula. Mi piace vedere e ammirare, poi se le guardo in pista mi viene il magone, perché sono troppo pesanti e nelle curve lente patiscono molto, peccato perché viste così sono bellissime”.

Belle da vedere, difficili da guidare, piacciono ai nuovi tifosi queste F.1

E quindi quale sarebbe la formula ideale per Berger?Un ritorno al passato, ovvero una macchina che pesa 500 kg e un motore da 1000 Cv o giù di lì. Sarebbero difficili da guidare ma agilissime e superbe, un po’ come quelle che guidavo io e non mi piace la tendenza ad aumentare il peso. Poi la gente la differenza da fuori non la vede, ma a me sarebbe piaciuta più leggera“.

I SOCIAL HANNO SVILITO IL MOTORSPORT

Però è una formula uno che piace ai nuovi tifosi, ha molti contatti sui social…Vero, ma io odio i social network e il loro modo di parlare. Hai molti contatti? Sembra di essere ricchi a monopoli. Una volta persi i contatti virtuali poi nel mondo reale non esisti. Vedo che ci sono pochi giornalisti in pista, mi spiace perché manca gente che racconta le corse. Hanno scelto di divulgare sui social e a me non piace”.

Un giudizio secco, seguito però dai fatti che dicono come questa F.1 si sia rivolta a un pubblico diverso, attratto dai social e dai contatti virtuali che porta la F.1 su diversi canali: “Sì, lo capisco, ma non mi piace lo stesso”. E con questo il discorso è bello che chiuso.

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