BMW iX50 Il Suv elettrico che apre le porte al lusso sostenibile

DI PAOLO CICCARONE

Lo confesso, sono in difficoltà. Perché entrare nella mobilità elettrica attuale, provare vetture di alto livello come BMW iX (sia nella versione 40 sia in quella 50) cambia totalmente la prospettiva di chi deve raccontare queste vetture. Incunearsi fra motori elettrici, invertitori di coppia, batterie ad alto voltaggio, dati di consumo e altro ancora, per chi è cresciuto a pistoni e benzina (o gasolio, tanto è uguale) vuol dire aprire una porta dietro cui si nasconde un mondo sconosciuto.

SO DI NON SAPERE E PROVO A CAPIRE

E quindi, che differenza fa una batteria da 800 Volt contro una da 400? Che senso ha un pacchetto alto 14 centimetri invece di 11 in opzione? Cosa cambia veramente nella vita di tutti i giorni? Ma soprattutto, stiamo parlando di un prodotto di eccezione, di un SUV che ha tutto quello che uno desidera e anche di più e al massimo possiamo limitarci alle impressioni di guida. Che poi, con tutta quell’elettronica e sistemi di controllo, va da sola. Senza quasi l’ausilio del guidatore.

BMW iX50 LA SCOPERTA DI UN MONDO NUOVO

Un mondo nuovo, difficile da comprendere nei vari aspetti che mette in crisi chi, per decenni, ha lavorato e avuto di fronte sempre gli stessi interrogativi: il motore consuma tanta benzina? Quante emissioni ha? Emette CO2 in abbondanza? E ancora: ne farete una versione station e il classico, dei tempi recenti, ne farete anche una GPL? Tutte domande e situazioni che vengono buttate via di colpo e davanti si apre un mondo nuovo. Capire l’elettrico, affrontarlo con spirito aperto e apprezzarne i vari aspetti positivi.

CAPIRE L’ELETTRICO, IMPRESA DIFFICILE

Vedere veicoli di questa massa girare eleganti e senza problemi su stradine di montagna, avere un confort a bordo di altissimo livello, giocare coi manettini (alcuni che sembrano cristalli Swaroski) e scoprire che c’è tanta coppia, che viaggiano da paura. E che deve cambiare anche il modo di guidare. Perché sui sali e scendi delle Alpi non puoi contare sul freno motore ma devi affidarti ai freni, che appena metti giù il piede sul pedale dell’acceleratore, la belva scatta via di colpo. Senza quei limiti imposti dalla meccanica.

CONSUMI, VOCE VARIABILE A SECONDA DI COME E DOVE GUIDI

E alla voce consumi, trovi Watt, emissioni 0 e via di questo passo. Se volete sapere come va, non ci vuole un genio della lampada per dire che nonostante il peso, le dimensioni e la struttura, c’è ben poco da rimproverare a BMW per questa iX40 e 50 con quest’ultima che rappresenta al momento il top di gamma coi suoi 500 e passa cavalli di potenza (sarebbero KW ma almeno un po’ di tradizione lasciatela a un vecchio cronista). Il resto lo trovate in cartella stampa (che alleghiamo di seguito).

MILANO CHAMPOLUC, ANDATA E MEZZO RITORNO…

Quello che è certo è che da Milano a Champoluc, Valle D’Aosta, con salite e temperature basse, il percorso di 187 km è stato coperto senza problemi con la batteria al 93 per cento di carica. Diverso il discorso al ritorno. Perché la carica residua, in teoria un 48 per cento, non era sufficiente per tornare a Milano e quindi deviazione verso Aosta (in senso opposto a quello di marcia) per una ricarica rapida alle colonnine Ionity dove, in 45 minuti di sosta, siamo saliti fino ad avere una autonomia dichiarata di 358 km e ricarica oltre il 70 per cento. Sono tempi rapidi per il tipo di colonnine ultima generazione.

PREZZI DA 84 MILA E 103 MILA EURO

Quindi, l’assunto che ne emerge, è che con un veicolo di listino a 84 mila euro (87100 col kit sportivo) o da 103 mila (che diventano 106 e rotti col solito kit) più qualche altro accessorio, per farsi un salto in Valle D’Aosta con queste temperature e viaggiando ad andatura costante in autostrada, il rischio della sosta di almeno 45 minuti è garantito. Sempre ammesso che si trovino le colonnine ultrarapide in giro. E quindi usare questi veicoli presuppone un cambio di mentalità e di approccio alla mobilità in generale.

IL LUSSO SALVERA’ IL PIANETA?

Per ora riservato a clienti al top, ovvero al lusso che diventa sostenibile, poi un domani scenderà verso chi fa fatica a pagare l’affitto e mantenere i figli a scuola con lo stipendio fisso da operaio o impiegato. Per quanto riguarda BMW iX c’è ben poco da dire: non manca niente, gradevole pure l’insieme e le linee con una vettura certamente ingombrante, ma che non lo dimostra. Con un confort di prima classe, materiali di pregio, belli al tatto e di gran qualità. E con la calandra, che conserva il doppio rene anche se non serve per raffreddare niente, che si autoripara dai graffi. Una chicca di altissima tecnologia. Insomma, bella, fatta bene e di gran classe. Il resto, i dubbi sulla mobilità elettrica, quelli restano intatti. Nel frattempo BMW dimostra che si possono costruire auto elettriche di gran livello. Più facile farle che farle girare senza problemi, tanto per dire…

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