Comunicato BREMBO
A LOSAIL L’USO DELLE PINZE MONOBLOCCO BREMBO NON PRESENTA ANALOGIE CON LE MOTO. PER LE AUTO STRADALI INVECE…
Diciassette anni dopo la MotoGP, anche la Formula 1 debutta in Qatar. Il Losail International Circuit ha già però ospitato gare delle quattro ruote, dalla GP2 Asia al WTCC ma come è evidente nessuna auto ha raggiunto le velocità che toccheranno le monoposto di Formula 1, sia in rettilineo che in percorrenza di curva.
Secondo i tecnici Brembo il Losail International Circui rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso delle piste del Medio Oriente. Per la MotoGP invece questo tracciato è considerato mediamente impegnativo per i freni.
Pinze monoblocco, un’invenzione firmata Brembo
Brembo realizza pinze freno in alluminio-litio a 6 pistoni (valore massimo stabilito dal regolamento) per 8 dei team del Mondiale 2021. Le pinze monoblocco sono state introdotte nelle competizioni proprio da Brembo, nella seconda metà degli anni Ottanta, sulle Ferrari F187/88C di Michele Alboreto e Gerhard Berger.
Per la stagione 2021, ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce insieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza che dovranno avere le pinze freno. Per ciascuna scuderia lo sviluppo dell’impianto frenante avviene in maniera totalmente autonoma e separata, così da preservare i segreti industriali.
Pinze con canalizzazioni interne anche per le auto stradali
Dopo aver accertato in pista la bontà delle pinze monoblocco, Brembo le ha trasferite sulla produzione di serie che oggi caratterizzano le più prestigiose e diffuse vetture sportive. Una sfida ulteriore per i grandi quantitativi da realizzare e per la durata, pari all’intera vita della vettura richiesta alle pinze stradali. Una qualità che contraddistingue le pinze Brembo della famiglia B-M, progettate per chi desidera il massimo dalla propria automobile.
Lavorate da un grezzo di alluminio fuso con un processo di fusione con tecnologia 4D e con le canalizzazioni del fluido interne, anziché le convenzionali connessioni a tubo rigido esterno, queste pinze garantiscono una eccezionale rigidità e deformazione. Grazie a questa tecnologia le caratteristiche tecniche delle B-M4, B-M6 e B-M8 sono simili a quelle delle pinze racing ricavate dal pieno o forgiate.
CARTA D’IDENTITA’ DEL CIRCUITO
Losail International Circuit
Dalla 10 alla 16 tutta senza frenare
A differenza della MotoGP, costretta a impiegare i freni in 12 delle 16 curve del Losail International Circuit, i piloti di Formula 1 se ne servono solo in 7 curve. Nella prima metà della pista però solo nella curva 5 le moto frenano e le monoposto no. Invece nella seconda parte la Formula 1 frena solo alle curve 10 e 16, mentre la MotoGP lo fa pure alle curve 9, 12, 14 e 15.
Ne consegue un tempo di impiego sul giro dei freni di appena 8,7 secondi per la Formula contro i 34 secondi della MotoGP. Dalla partenza alla bandiera a scacchi l’impianto frenante opera per il 10,7 per cento sulle monoposto, a fronte del 30 per cento della MotoGP. Totalmente differenti anche le decelerazioni: solo una al giro superiore ai 110 km/h per la Formula 1, cinque per le moto.
No, non è come la MotoGP
Delle 7 frenate del Losail International Circuit nessuna è considerata altamente impegnativa per i freni, 4 sono di media difficoltà e 3 sono light.
Rispetto alla MotoGP che vanta come frenata più dura quella alla prima curva, le monoposto entrano a velocità più che doppia (208 km/h contro i 98 km/h delle moto) e pertanto la frenata più tosta è un’altra, quella sesta curva: le auto passano da 258 km/h a 98 km/h in soli 2,47 secondi durante i quali percorrono 103 metri. In quel frangente i piloti sono soggetti a 4,2 g di decelerazione.