WTCR, YANN EHRACHER PIU’ VICINO AL TITOLO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La tappa di Adria del WTCR, come facilmente immaginabile, anche se non ha decretato il nome del suo campione 2021, rinviando il verdetto finale all’ultima prova della serie, che avrà luogo nel weekend del 27-28 novembre in terra russa sul tracciato di Sochi, ha comunque portato il giovane francese Yann Ehrlacher più vicino alla riconferma del titolo conquistato lo scorso anno.

La doppia gara di Adria non solo non ha dipanato la matassa dell’incertezza, anzi, per certi versi ha rimescolato le carte generando una situazione di ancor maggiore equilibrio ed incertezza per quanto riguarda gli inseguitori, con Ehrlacher che ha aumentato il suo vantaggio da 16 a 35 punti; con ancora 50 punti disponibili, a meno di un disastro totale, al campione 2020, nipote del quattro volte iridato Yvan Muller, basterà amministrare saggiamente il distacco, magari potendosi fregiare del titolo iridato prima dell’ultima gara.

Se in gara 1 è stato Santiago Urrutia, compagno di team di Ehrlacher, ad aggiudicarsi la vittoria, precedendo Tom Coronel e Esteban Guerrieri, con Ehrlacher solo decimo, in gara 2 il successo è ariso a Yann Ehrlacher, scappato via sin dallo start, che ha regolato sul traguardo il duo Audi composto da Frederic Vervisch, secondo classificato, e Gilles Magnus, piazzatosi sul terzo gradino del podio; due gare appassionanti, che il rinnovato circuito di Adria ha esaltato e reso palpitanti.

Una parola sul circuito: complimenti agli organizzatori ed a tutti quanti hanno operato, in maniera egregia, nel weekend, un tracciato che, pur con ancora qualche limite che verrà sicuramente sistemato, si è presentato in grado di offrire spettacolo e che è stato apprezzato dai piloti per le difficoltà che lo stesso presenta e per il divertimento che sa offrire.

Si arriverà all’ultimo round del campionato con una situazione di classifica un po’ meno uncerta, con cinque piloti ad inseguire il quasi imprendibile capofila, con cinquanta punti ancora da assegnare e con una situazione di classifica, dopo le due gare in terra veneta, che recita, per le prime sei posizioni assolute della graduatoria provvisoria, i seguenti piazzamenti:

1^ Yann Ehracher – punti 200,

2^ Frederic Vervisch – punti 165,

3^ Esteban Guerrieri – punti 164,

4^ Santiago Urrutia – punti 157,

5^ Jean Karl Vernay – punti 151,

5^ Yvan Muller – punti 151.

Relativamente alla gara russa da annotare come la stessa rappresenterà l’ultimo impegno assoluto automobilistico di Gabriele Tarquini, che ha annunciato che a fine stagione abbandonerà le gare e gli impegni agonistici dopo una carriera snodatasi per oltre quattro decenni, nei quali ha raccolto soddisfazioni e successi e, in ambito delle vetture turismo, due titoli iridati, l’ultuimo dei quali nel 2018, stabilendo il record di più “anziano” pilota ad aggiudicarsi il titolo.

A latere delle gara commovente è stato il saluto che “Cinghio”, come affettuosamente chiamato, ha rivolto a tutti, appassionati, team e compagni di lavoro, un commiato emozionante ottenuto al termine di gara 2 nella quale ha ottenuto un ottimo quinto posto partendo dalla dodicesima casella dello schieramento, poche toccanti parole che segnano la fine di una carriera prestigiosa nella quale il pilota abruzzese si è tolto non poche soddisfazioni, un campione dentro e fuori la pista, un personaggio a cui possiamo solo dire “ci mancherai”.

Aspettiamo, per celebrare ufficialmente la vittoria bis di Yann Ehrlacher, il più giovane pilota ad aver conquistato l’alloro iridato nella serie, la gara russa di Sochi, sulla quale incombono non pochi dubbi, legati sia a possibili problematiche meteo (in Russia a fine novembre il clima non è certo dei più favorevoli), ma soprattutto alla situazione sanitaria connessa alla pandemia di COVID-19; se la stessa non dovesse essere disputata sarebbe un peccato, ma nulla toglierebbe al meraviglioso successo di questo ventiseienne francese ed allo spettacolo che questa serie sa offrire.

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