LE SETTE VITE DEL DTM

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Nel panorama motoristico continentale c’è una serie, la Deutsche Tourenwagen Master, più nota forse con il suo acronimo DTM, la cui storia appare tanto affascinante quanto intrigante, la cui tradizione e la cui nascita risalgono agli inizi degli anni ’80, e di cui le nuove generazioni, posto che seguano il motorsport, molto probabilmente, per non dire quasi certamente, non sono a conoscenza.

Una serie che nella sua storia pluridecennale per almeno un paio di volte, l’ultima delle quali lo scorso anno quando l’Audi comunicò che a fine 2020 avrebbe abbandonato il campionato, che di fatto sarebbe rimasto un monomarca BMW, è stata sul punto di scomparire, e che è sempre riuscita a rimanere “viva”, quasi come i gatti e le loro proverbiali sette vite.

Una serie che ha visto ed evoca duelli epici sui tracciati più prestigiosi del vecchio continente, dove grandi campioni e grandi case automobilistiche vi corsero, e che nel 1993 vide il trionfo di Nicola Larini e della sua Alfa Romeo 155 che, altri tempi ed esattamente il contrario di quanto accade ora, si permisero di andare a prendere a schiaffoni il colosso Mercedes in casa sua e sulle sue piste…

Una serie che, causa i costi eccessivi dovuti alle scelte tecniche eseguite ed alla tipologia di vetture che vi avrebbero corso, ha rischiato di terminare definitivamente la sua storia; ancora una volta però il DTM ha saputo resistere alla fine, Gerhard Berger ed il suo staff hanno lavorato sodo ed i risultati sembrerebbero premiarli; il condizionale è d’obbligo, sia in quanto sarà necessaria una controprova, sia causa i sussistenti dubbi legati all’emergenza sanitaria che non consentono e non garantiscono una pianificazione che sarebbe invece necessaria.

Per intanto è stato già annunciato il calendario, strutturato su sette appuntamenti, ciascuno con più gare nel weekend, e che, tornando un po’ alle sue origini, avrà principalmente luogo in terra teutonica; in particolare, le gare si svolgeranno nel seguente ordine:

11–13 o 18–20 giugno – Monza

02–04 luglio – Norisring

23–25 luglio – Lausitzring

20–22 agosto – Nürburgring

03–05 settembre – Red Bull Ring

17–19 settembre – Assen

01–03 ottobre – Hockenheim

L’altra novità, di fatto una strada obbligata, riguarda le vetture che vi correranno; in attesa che il campionato si trasformi, coerentemente con le scelte delle maggiori case automobilistiche tedesche, in una serie per vetture elettriche, la serie aprirà le sue porte alle vetture di categoria GT3, una scelta che non è chiaro quanto possa essere “vincente” considerato come, a parte le manifestazioni nazionali e monomarca, la categoria sia già adeguatamente “coperta” da eventi quali il GT Open od il GT World Challenge Europe, finendo peraltro con lo snaturare un po’ la tradizione delle vetture del DTM, vere e proprie supercars.

Qualora la serie diventi elettrica magari si potrà rivedere in azione l’Alfa Romeo, che sta approntando una Giulia per entrare nell’ETCR; per intanto, stanti le dichiarazioni degli organizzatori, pare che case come la Lamborghini potrebbero essere interessate, magari non in forma ufficiale, a partecipare; staremo a vedere.

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