LA STORIA DEL TROFEO ANDROS

testo e foto MARCO FERRERO 

Il trofeo Andros è giunto alla sua 31^ edizione, un traguardo importante per una manifestazione che, pur trovando una sua tradizione (ed una derivazione concettuale da rallyes famosi quali Montecarlo e Svezia) consolidata ed origini in quelle gare che negli anni ’70 vedevano impegnate anche squadre ufficiali (Lancia, Alpine) con i loro alfieri (Munari, Andruet ed altri), ha pur sempre un ambito in un periodo temporale limitato quale quello invernale.

Una storia che è passata attraverso una serie di tappe, presumibilmente più note agli appassionati d’oltralpe che non a noi italiani, e di pietre miliari che tuttavia è giusto evidenziare e che possono essere riassunte nei loro punti più importanti come segue:

1990: nasce il Trofeo Andros su iniziativa di Frederic Gervoson e Max Mamers, la prima gara, che si svolge a Serre Chevalier, vede la vittoria di Eric Arpin,

1997: creazione del Bike Show, che più tardi diverrà, nel 2015, l’AMV Cup, la serie dedicata alle moto,

1999: al suo decimo compleanno la serie sbarca, per la prima volta, alo Stade de France di Parigi per l’ultimo atto e la celebrazione del decennale,

2003: la serie sbarca oltre oceano a Sherbrooke, in Canada,

2006: il grande campione Yvan Muller conquista il suo decimo titolo, un record tuttora imbattuto,

2009: l’allora Ministro dell’Industria Christian Estrosi da il via alla prima corsa di vetture (a 2 ruote motrici) elettriche, che segna la nascita del Trophée Andros Electrique,

2012: Alain Prost, campione del mondo di Formula 1, conquista il suo terzo titolo nella serie,

2018: debutto di una vettura silhouette a quattro ruote motrici elettrica, che segna l’inizio del confronto diretto contro le vetture a motore termico, con Nicolas Prost primo vincitore,

2019: per il 30^ anniversario la serie ritorna, per l’ottava volta, allo Stade de France, con la partecipazione di vetture 100% elettriche contro vetture “tradizionali”, e la partecipazione di Sebastien Loeb come ospite speciale,

2020: nascita del E-Trophée Andros 100% electrique, disputato da sole vetture ad energia alternativa.

Per riassumere con qualche numero, oltre 300 gare disputate, più di 1.500 piloti, tra cui campioni come Alain Prost, Jacques Villeneuve, Olivier Panis, Yvan Muller e, più recentemente, Randy De Puniet, Yann Ehracher, Sebastien Loeb, solo per citare qualche nome, che hanno partecipato, 20 case costruttrici impegnate, 8 gare di fine stagione svoltesi allo Stade de France.

Certamente una serie che nel tempo ha saputo, grazie anche ad un accurato lavoro di marketing ed avvalendosi dell’opportunità di disporre di grandi nomi di richiamo, portare avanti la tradizione nel contempo adattandosi alle nuove esigenze e cogliendo l’opportunità, con una sfida tutt’altro che agevole, di accogliere le tematiche della nuova mobilità sostenibile, quanto mai opportune ed importanti considerato il “campo di gara” nel quale la serie è impegnata.

Ultimo e certamente non meno importante, sicuramente in Francia vi è una maggiore tradizione per questo tipo di gare, ma è rilevante la copertura mediatica, con dirette televisive, commenti ed interviste che anche eventi più “blasonati” non possono vantare. La storia del Trofeo Andros, che certamente avrà ancora nel tempo un seguito, trova fondamento in questi fattori ed in quanto l’organizzazione ha saputo fare in questi 30 anni.

 

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