FORMULA E, BMW ANCORA CON SIMS

(testo e foto Marco Ferrero)
A pochi giorni dall’inizio “ufficioso” della stagione, con i test pre campionato che avranno luogo la prossima settimana, dal 15 al 18 ottobre, sul circuito “Ricardo Tormo” di Valencia, la BMW ha chiuso l’ultimo tassello relativo al mercato piloti, ufficializzando Alexander Sims, già in forza alla casa tedesca la scorsa stagione, come secondo pilota della squadra per la stagione.
Certamente i piani e le strategie della casa bavarese erano differenti; dopo aver “liberato” entrambi i suoi piloti, Alexander Sims ed Antonio Felix Da Costa, presumibile che si cercassero due “top driver” per puntare, trattandosi di un team attrezzato in merito, al titolo per squadre. Preso dalla Geox il giovane ed ormai più che promettente Maximilian Gunther, si trattava di trovare un altro pilota che potesse magari puntare al titolo e che garantisse quel tasso di esperienza e capacità di guida per giungere all’obbiettivo.
Qualcosa non deve essere andato per il verso giusto, magari i papabili nomi erano anche impegnati in campionati le cui date si sovrapponevano a quelle della ABB Formula E World Championship, e si è giunti a meno di una settimana dai test senza ancora aver chiuso l’ultimo tassello, quello forse più importante; la “scelta” di fare marcia indietro e riprendere Sims garantisce certo un tasso di esperienza adeguato, avendo il britannico corso la serie già nella scorsa stagione, ma non altrettanto in tema di risultati.
Con i suoi 57 punti Sims la scorsa stagione si è piazzato in tredicesima posizione, non certo un successo considerando il potenziale della casa bavarese, con prestazioni altalenanti e discontinue (suo miglior risultato il secondo posto nell’ultima gara di New York), non dimenticando il “pasticcio” occorso con il compagno di squadra in quel di Marrakesh, dove un contatto sciagurato con Da Costa aveva privato la BMW di una storica e meritata doppietta.
Certamente la scelta di Alexander Sims non era presumibilmente la prima opzione della BMW, ma ormai non c’era più tempo per cercare soluzioni diverse; se non altro il simpatico pilota britannico può essere un utile supporto per lo sviluppo della vettura, e gli si augura di riuscire ad ottenere risultati più positivi di quelli dello scorso anno.Magari, il fatto di non avere più in squadra un compagno “scomodo” come Da Costa (non che Gunther sia da sottovalutare, sarà sì giovane ma è velocissimo ed aggressivo) lo responsabilizzerà maggiormente o gli consentirà di esprimersi meglio. Staremo a vedere.
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