MITSUBISHI ECLIPSE CROSS E' il Suv che non t'aspetti

 

Lo guardi bene e cerchi di capire come hanno fatto a coniugare la linea coupè col frontale e il resto da SUV, perché quella coda lì con lo spoiler sporgente fa tanto di già visto (e poco digerito) in altri modelli. Fra davanti massiccio e coda tronca, il bilanciamento non è stato facile da trovare. Poi ci sali a bordo e sapere che c’è solo il motore benzina turbo 1500 da 163 cavalli ti lascia perplesso, perché questi mezzi coi motori diesel danno il massimo senza dubbio. Metti in moto, sistemi il cambio in Drive, regoli col touch pad le funzioni delle App che appaiono sul tablet e dopo questa immersione nel lessico inglese, su un mezzo giapponese, cerchi di capire se guidare è ancora un piacere. Sorpresa, lo è eccome.

 

Stavolta Mitsubishi ha sfornato qualcosa di veramente gradevole e che si guida bene. Il motore turbo 1500 da 163 cavalli è sveglio quel tanto che basta e che serve, la trazione integrale, poi, fa il resto. Scattante (da 0 a 100 orari in 9,8 secondi) cambio CVT con 8 rapporti e palette sul volante che fa tanto sport (specie quando si usa questa opzione) e tenuta di strada allegra, senza nemmeno tanto rollio da indurti in tentazione ma da non lasciarti attaccato a qualche guard rail. Insomma, il mezzo c’è ed è piacevole da usare. Silenzioso, dinamico e divertente. E con consumi che non sono nemmeno esagerati se si usa cervello e acceleratore nel modo giusto.

 

 

I 14 km al litro nel misto sono alla portata, se si esagera si viaggia sugli 11 ma se non ti senti un pilota e la guidi come si deve, con i 163 cavalli disponibili il tutto ha un suo perché. Come gli interni che sono rifiniti bene e sono meno giapponesi del solito (belli gli inserti in finto carbonio nelle portiere). La seduta posteriore è comoda e ci si sta bene, in due col bracciolo calato, in tre con qualche piccolo sacrificio. Bene, ma non benissimo. Infatti c’è sempre un rovescio della medaglia e in questo caso è la visibilità posteriore. L’alettoncino messo lì fa figo, ma rompe le scatole in manovra e quando guardi dietro. La telecamera aiuta nella retro, ma se devi vedere cosa succede alle spalle, quando viaggi nel senso giusto, allora meglio dare una doppia occhiata agli specchietti laterali, non si sa mai. La linea coupè è bella ma ha i suoi difetti e questo è uno di quelli.

 

Come lo è il bagagliaio che da questo genere di auto ti aspetti bello capiente, invece siamo di base sui 355 litri. Che onestamente non è il massimo, anche se con schienali abbattuti si torna a cifre record di capienza, ma mica è sempre festa, per cui il compromesso stilistico, di spazi e forme, da qualche parte deve pagare dazio. Con questo nulla da eccepire sulla vettura, onesta, divertente e trendy, non è la solita auto, è diversa, si comporta bene su sterrato e scivoloso (ottime le trazioni 4WD di Mitsubishi) per cui alla fine è un oggetto da prendere in considerazione.

 

I prezzi partono da 24950 euro per l’allestimento base 2WD Invite per salire ai 30850 del top di gamma 4WD cui bisogna aggiungere qualche optional, ad esempio i 1000 euro della vernice rosso Diamond Red e i 2500 del Cruise Controll abbinato alle leve al volante. Alla fine la vettura provata, con tutti gli optional (cerchi da 18 pollici compresi) arrivava a 36750 euro. Non pochi a dire il vero. A fine anno arriva la diesel col motore 2200, che con coppia in più e consumi in meno potrebbe dare una grossa mano alle vendite di Mitsubishi per Eclipse Cross, che si pone poco oltre la ASX come dimensioni ma sotto ad Outlander.

 

 

 

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