ICE CHALLENGE, SI PARTE!

 

Tutti gli anni questa divertente e simpatica serie si trova a fare i conti con le bizze e l’imprevedibilità delle condizioni meteo, tradizione che, manco a dirlo, è stata rispettata anche quest’anno, in quanto la mancanza di adeguato innevamento ha costretto gli organizzatori a rinviare a data da destinarsi la prima gara della serie, che avrebbe dovuto aver luogo lo scorso fine settimana sulla pista vercellese di Riva Valdobbia.

 

Sarà quindi l’impegnativo tracciato di Livigno a portare al debutto l’Ice Challenge 2019, un criterium il cui interesse è cresciuto nel corso di questi anni e che ogni anno vede allo start un numero sempre crescente e di sempre maggior qualità di partecipanti, che quest’anno ha aumentato il numero di gare dando agli ultimi appuntamenti un coefficiente maggiore al fine di generare suspense ed equilibrio sino all’ultima gara.

 

Saranno ben trentasette i piloti, record assoluto di iscritti per il Challenge, suddivisi nelle tre categorie due ruote motrici, quattro ruote motrici e kart cross, che si sfideranno presentando anche una sfida di tipo, diciamo, “generazionale”, stante la presenza di alcune coppie di padri e figli sul ghiaccio; un ulteriore elemento, oltre che agonistico, di “colore”, a rafforzare l’immagine quasi goliardica e scanzonata dell’ambiente.

 

 

Come sempre il weekend vedrà al sabato le verifiche e la prima manche, lasciando alla domenica il “piatto forte” delle altre manches e del Master Show, la gara in cui in pista più vetture si contenderanno la vittoria, un format ormai consolidato e di sicuro affidamento. Ci si aspetta anche la presenza dei piloti del Daba Drift Team, sempre pronto a dare spettacolo ed intrattenere con i loro traversi il pubblico tra una manche e l’altra.

 

Giusto sottolineare lo sforzo profuso da parte degli organizzatori per dare una maggior visibilità mediatica all’evento, che quest’anno ha evidenziato, su internet e sui social, una maggiore comunicazione ed informazione sul criterium; un’azione che, se si vuol prendere a riferimento il numero di iscritti della prima gara, ha certamente generato effetti positivi.

 

Di certo il paragone con il Trofeo Andros d’oltralpe risulta ancora impietoso, anche se ad onor del vero va annotato come i cugini transalpini possano godere, oltre che di una copertura mediatica a dir poco formidabile, anche di una serie di sponsor munifici, che garantiscono i fondi necessari perché il campionato sia di assoluto livello, e della presenza di piloti anche professionisti (citiamo tra tutti Nicolas Prost, figlio del grande Alain, di norma impegnato in pista con i prototipi, tutti fattori il cui peso, inutile negarlo, sono di assoluta attrattiva e richiamo.

 

Finalmente gli appassionati potranno godere di quello spettacolo che l’organizzazione BMG, con un impegno davvero encomiabile, tutti gli anni cerca di proporre, con la speranza che anche il meteo, per una volta, sia dalla loro parte.

 

 

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