F1 GP Cina, non piace la griglia senza le grid girl

 

Procedura di partenza, non convince senza grid girl

 

Dopo tre gare qualcuno comincia a mugugnare sulla procedura di partenza che quest’anno ha tolto le grid girl dallo schieramento. A Monaco il presidente di AC Monaco Michel Boeri ha “minacciato” di riportarle in griglia, peccato che per accedere occorra un pass che viene rilasciato dagli organizzatori e quindi da Liberty Media, pertanto escluso che avvenga, ma è anche vero che al cerimonia con le ragazze abbinate alla bandiera nazionale del pilota e il cartello col numero sullo schieramento riempivano l’attesa e faceva salire la tensione fra il pubblico in attesa di veder schierate le vetture. I 10 minuti di ritardo della partenza vengono sfruttati dalle TV che li riempiono di spot pubblicitari (se li hanno) e non si capisce bene a che serve visto che di fatto non ha portato stravolgimenti. La presenza dei bambini è graziosa ma poi uno si chiede a che serve (se è per questo molte cose non servono…) e di sicuro non ha l’impatto delle grid girl con bandiere e cartelloni in griglia. Qualcuno come Gerhard Berger ci ride sopra: “Una volta venivo in griglia solo per vedere le ragazze, quando correvo sapevo che potevo morire e almeno morivo contento per aver visto come ultima immagine un bel sedere davanti al mio abitacolo….Davvero non capisco il motivo e mi pare che la procedura di partenza abbia perso qualcosa, spero si torni all’antico”. Stessa idea anche per Niki Lauda: “Peccato, era folclore, adesso mi sembra tutto molto asettico, non capisco a che serve e chi ci guadagna, la F.1 no di sicuro, perde un pezzo di fascino glamour”. Anche Bernie Ecclestone è perplesso: “Si cambia se c’è ragione di cambiare, ma farlo solo perché vuoi far vedere che hai fatto qualcosa è stupido”. In ogni caso escluso che si torni all’antico, con buona pace di tutti coloro che amavano una certa scenografia prima del via.

 

Charlie Whiting diventa…Flying!

 

Prima di venire in Cina il direttore di gara Charlie Whiting è andato in Giappone direttamente dal Bahrain e lo ha fatto partendo lunedì mattina, con un volo che prima lo ha portato a Dubai e poi a Osaka e da lì a Suzuka, poi dopo ispezione alla pista è tornato indietro giusto in tempo per essere a Shangai il giovedì da dove è ripartito la domenica sera dopo la corsa destinazione Londra. L’anno scorso Charlie ha preso 170 voli, ha le carte business platinum di quasi tutte le compagnie aeree. Il problema è che con 365 giorni all’anno prendere 170 voli (moltissimi intercontinentali) vuol dire restare a casa fermo almeno 30 giorni in un anno. Da qui il nuovo nome Charlie Flying, Carlo il volante, che si è ampiamente meritato. Una domanda, ma cosa farà una volta a casa fermo senza voli da prendere?

 

I grandi misteri della F.1…cinese

 

Chi è che fa parte della commissione FIA riservata alla stampa e non è manco iscritto all’ordine dei giornalisti? Chi è la fidanzata celebre che fa girare le balle a tutti nei box? Chi è l’addetto stampa che non risponde mai alle mail, telefono e lo chiamano fuga dalla notizia? Chi è il manager che deve fare attenzione al suo passato con altra azienda? Chi è il manager che ha perso il treno F.1 ed è oggetto di informazioni da Londra? Chi è il pilota che ha minacciato di far casino se lo fregano con le strategie? Questi ed altri misteri nella notte di Shangai e che forse non verranno mai svelati…Ma intanto sapete che esistono e attendono risposta…

 

Anno nuovo, fidanzata nuova per Salo

 

Mika Salo continua a stupire per la rapidità con cui cambia le fidanzate. Adesso frequenta una splendida modella finlandese di carnagione scura, figlia di immigrati, anche questa molto bella e appariscente. Come nello stile di Salo dai tempi di Noriko Endo, la modella softcore nipponica che aveva sposato a fine anni 90. In Bahrain ha fatto venire il coccolone a tanti perché aveva indossato un body nero trasparente senza indossare nulla sotto. Vista la mentalità locale è stato davvero azzardato, però stranamente non si è lamentato nessuno della mise…

automoto.it

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