DRIFT: PER CHI NON SEGUE LA RETTA VIA…

 

“La potenza è nulla senza controllo”, così recitava lo slogan su cui si incentrava una celebre pubblicità del passato di un marchio di pneumatici; rivisto con gli occhi di oggi, forse l’assunto è quello che meglio di ogni altro può far comprendere il concetto che sta alla base del drift: il controllo della potenza, nel caso di specie portato, o almeno quello è il risultato cui si tende, all’estremo.

 

Questa disciplina sportiva, che trova le sue origini in estremo oriente in Giappone, si basa non sulla velocità o sul confronto diretto collettivo che vede come vincitore il primo a tagliare il traguardo, ma sulla capacità di portare la vettura al limite delle condizioni di aderenza, tenendo la stessa il più possibile in modo costante di traverso, con il massimo angolo possibile, rimanendo nel caso di gara a coppie il più vicino possibile all’avversario senza toccarlo.

 

Come facilmente immaginabile, una tecnica di guida particolare e di precisione, che richiede abilità e sensibilità, un assoluto controllo del mezzo in qualunque condizione ed una preparazione della vettura, di norma a motore anteriore e trazione posteriore, mirata in modo specifico a questo tipo di evoluzioni.

 

 

Vi sono ovviamente delle regole, più che agevoli da comprendere anche per uno spettatore neofita, che gestiscono le modalità con le quali le gare si svolgono, e sulla base delle quali ai piloti vengono attribuiti i punteggi che determinano le classifiche; in modo oggettivo ed onesto non si può dire che il drift abbia “inventato” qualcosa, ma che ha saputo in modo sapiente finalizzare in gare specifiche quanto peraltro si può vedere anche in altre discipline motoristiche (solo per citare qualche esempio, i traversi in MotoGP e SBK si definiscono “spazzolate”, nei rally “derapate”).

 

Non si può non evidenziare come questo tipo di gare, a cui un episodio di qualche anno fa di “Fast and furious” ha dato inattesa notorietà, nel tempo è cresciuto e si è consolidato raccogliendo attorno a se un sempre maggior numero di partecipanti e di pubblico, grazie anche ad un’abile organizzazione che ha saputo sviluppare negli anni campionati che ormai hanno carattere intercontinentale, con gare che si svolgono in Europa ed in Asia.

 

 

La struttura dei campionati è varia ed articolata su challenge per Nazioni, Europeo, gare su strade in montagna, altamente spettacolari, campionati locali in Asia, in Italia ed a Cipro; nel rinviare al sito web https://www.driftkings.com/ dove sono disponibili tutti i dettagli, e sono tanti, ci si limita a riproporre le date degli eventi a noi più vicine:

 

Serie Italia: Verona (19-20/01), Castelletto di Branduzzo (06-07/04), Modena (24-26/05), Adria (13/07 e 19/10).

 

Serie Europa: Castelletto di Branduzzo (06-07/04), Torol (Ungheria – 13-14/04), Modena (24-26/05), La Chapelle (Francia – 01-02/06), Melk (Austria 05-06/07), Oschersleben (Germania 30-31/08), Serres (Grecia 05-06/10).

 

 

Ultimo ma non per importanza, da non dimenticare le gare che verranno corse sulle strade montagnose francesi di La Chapelle (01-02/06) e Pipay (07-08/09), che oltre alla spettacolarità dell’evento abbineranno anche quella del contesto naturale nel quale avranno luogo.

 

Un panorama a 360 gradi che potrà soddisfare i gusti e le aspettative di tutti coloro i quali vorranno avvicinarsi al drift

 

 

 

Condividi su: