RENAULT CLIO E-Tech il piccolo ibrido che pensa in grande che piace a De Meo

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

“Allora, che mi dici? Ti è piaciuta?”. Lo sguardo di Luca De Meo, presidente AD di Renault, lascia trasparire la soddisfazione per un prodotto di vertice anche se posizionato nel segmento B, quello popolare, tanto per semplificare le cose. Renault Clio E-Tech rappresenta l’evoluzione di un concetto base sull’elettrificazione che con Clio trova la sua giusta collocazione. “E’ un bel prodotto davvero, l’ho guidata e mi piace e poi va molto bene, l’esperienza in F.1 deve portare a soluzioni semplici ma utilizzabili da tutti quanti e credo che con Clio ci siamo riusciti davvero”.

ITALIA FRANCIA IL DERBY DEL CONSUMO VINTO DA CLIO

La prova è stata di quelle toste: autostrada con lunghe colonne e blocchi del traffico, giorno e notte fra Italia e Francia. Strade statali e città. E la somma di tutto ciò ha portato a qualcosa di inaspettato. Almeno per chi scrive. I famosi consumi bassi che dichiarano le Case li ho messi in un cassetto e mi sono divertito col vecchio sistema: serbatoio pieno, azzerato i km, via pancia a terra e poi altro pieno. Non c’è scheda tecnica che regga. E qui parte la sorpresa. Da Milano al Paul Ricard, che ospitava il GP di Francia, nonostante la lunga colonna ligure con arrivo a Ventimiglia dopo 6,15 ore di viaggio, ci si ferma poco dopo Tolone per fare il primo pieno. Sorpresa: abbiamo percorso una media di 19 km al litro.

Forse la colonna, con l’intervento spesso e volentieri della parte elettrica, ha influito sui bassi consumi. Riproviamo sui saliscendi che da Tolone portano al Castellet, usando la modalità sport (premi il tasto MySens, scegli l’opzione fra Sport ed Eco oppure MySens) e si prova a tirare un po’ sfruttando il cambio automatico che, pur essendo un CVT di base, di fatto non ha effetto trascinamento tipico di queste trasmissioni.

TRE MODALITA’ DI GUIDA CON TRE LUCI DIVERSE

Al cambio di modalità di guida, cambia anche la colorazione delle luci nell’abitacolo: blu normale, verde eco e rosso in sport con tanto di cambiamento anche del cruscotto digitale. Per la rigenerazione, c’è il tasto B vicino al cambio che in rilascio contribuisce a ricaricare le batterie e dà l’effetto frenata che all’inizio preoccupa un po’. Sul cruscotto compare il livello di carica della batteria che in solo elettrico spinge fino a 75 km orari la vettura. Poi in Sport arriva la spinta del doppio motore elettrico e non sembra di avere per le mani un 1600 cc di cilindrata per 140 CV. Si ha impressione che ce ne sia di più.

IN SPORT SPINGE, IN ELETTRICO SORPRENDE

La guida è fluida, anche se il passaggio fra elettrico e meccanico si avverte col rumore degli invertitori che, in un primo tempo, fanno temere il peggio quando senti un rumore nuovo rispetto al solito. E poi il ritorno in notturna. Strade libere, niente colonna dalla Francia all’Italia, fari a led che illuminano perfettamente, maxi schermo del navigatore con varie funzioni che non disturba. E poi, a Milano, ennesima coda con tangenziale bloccata fin dalle prime luci dell’alba. Altro stop altro pieno e altra sorpresa: stavolta abbiamo percorso una media di 20 km al litro, eppure in autostrada i 130 li abbiamo mantenuti e a volte anche superati. Quindi sul fronte dei consumi ci siamo e alla grande.

20 KM AL LITRO QUASI UN PRIMATO A BENZINA

Per uno che ama i diesel e il 1.5 dCi di Renault è uno dei migliori in circolazione, scoprire che con un benzina ibrido si possono fare certe percorrenze e per giunta senza perdere in prestazione, è davvero molto. Certo, si tratta sempre di benzina per cui il costo alla pompa, a parità di consumo con un diesel, è sempre più costoso, ma intanto si guida qualcosa di tecnologico, per giunta piccolo nelle dimensioni esterne, anche se come prima auto di famiglia è perfetta. Nota particolare: il bagagliaio che è più piccolo di 90 litri rispetto alle versioni tradizionali per gli alloggiamenti batterie e motori elettrici.

PREZZI A PARTIRE DA 22 MILA EURO

Avendo guidato per parecchie ore e per giunta in colonna, i sedili hanno svolto il loro dovere senza creare dolori o problemi alla schiena, dando un ottimo confort di marcia e silenziosità. Clio ibrida parte da poco meno di 22.000 euro a quasi 28.000 euro, a seconda delle versioni. In pratica, si tratta di circa 2.000 euro in più rispetto alla 1.5 Blue dCi da 115 CV, ma con gli incentivi il costo scende in maniera significativa. Dopo la prova, ha ragione Luca De Meo:Allora, ti è piaciuta?“. Ebbene sì, lo confesso. Non me l’aspettavo proprio in gioiellino del genere.

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