RENAULT CAPTUR Più spazio e più confort con un tocco di classe francese ben riuscito

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

Quando Renault presentò la prima versione di Captur, eravamo di fronte al classico B Suv su pianale della Clio che offriva dello spazio in più e soluzioni intelligenti di abitabilità, come cassetto porta oggetti e altri ripostigli sparsi qua e là. Una macchina intelligente, fatta bene e con una linea elegante. Poi il segmento dei B Suv si è allargato e la seconda generazione di Captur ha fatto un salto di qualità salendo nel segmento superiore, almeno in quanto a dimensioni, pur restando in teoria a tutti gli effetti in quello originario.

PIU’ SPAZIO, PIU’ SOSTANZA, PIU’ CONFORT

Ovvero, ha aumentato gli spazi, gli alloggiamenti, le misure. E’ diventato…grande  strizzando gli occhi alle sorelle maggiori, come Kadjar o Scenic. Anzi, proprio per questo motivo Renault ha fatto un passo in avanti con Captur offrendo un prodotto che sostituisce degnamente le altre due vetture. Inutile avere in gamma prodotti simili e concorrenziali. Con Captur si ottiene il meglio del segmento B con gli spazi del C e quindi, di fatto, con una vettura sola si coprono tre necessità. E per farlo al meglio, Renault non ha lesinato negli allestimenti. Sia nella versione benzina che abbiamo provato, la EDC 155 CV col motore 1.3 litri turbo, sia nella classica 1.5 diesel da 115 cavalli, il tocco di classe è evidente.

LA EDC 155 CV INITIAL PARIS IL TOP DI GAMMA

Nella Initial Paris della 155 CV si raggiungono vette di rifiniture, classe e materiali che di solito si trovano su berline premium. Qui non siamo sul premium, ma siamo sul tocco di classe per ogni centimetro di vettura. Dal volante, ai pulsanti, al cruscotto, per passare poi alla carrozzeria e quella piccola tour Eiffel che campeggia elegante sulla vettura. Un bel mix di eleganza, sostanza e praticità. Nulla da dire. Ma anche nella versione diesel DCI da 115 Cv l’allestimento Intens Blue offre molto. Elegante nella sostanza, nel tatto e alla vista. Completa di tutto, bella davvero in quel colore Blu Iron col tetto Grigio Magnete e con una dotazione completissima che altre, più blasonate, forse, non offrono.

LA GAMMA DA 17700 EURO, MA SI SUPERANO ANCHE I 30 MILA

Anche se la gamma parte da 17700 euro, per avere questo tanto di più bisogna mettere mano al portafoglio. Ma ne vale la pena. Sono quattro gli allestimenti previsti (Life, Zen, Intense e Initial Paris) con motorizzazioni che vanno dai 100 cv a benzina, passando per il 130 e il 155 oggetto della nostra prova (con cambio automatico 7 marce doppia frizione). Sul diesel due versioni, 95 e 115 CV, oggetto della prova. Il confronto è difficile per la comodità di viaggio. Entrambe le versioni danno il massimo possibile, difficile trovare un difetto, forse i montanti spioventi che limitano la visuale di traverso (specie negli incroci con angoli strani) ma nell’insieme siamo vicini alla perfezione. Sui motori poco da dire.

MOTORI ELASTICI, CON TANTA COPPIA E CONSUMI RIDOTTI, OTTIMO IL DIESEL

Il benzina 155 CV sorprende per coppia e silenziosità. I consumi si aggirano sui 7,2 litri per 100 km (dati del computer di bordo). Nell’uso misto difficilmente siamo riusciti a fare di meglio, ovvero siamo attorno ai 13,8 km al litro. Visto le dimensioni e la mole, non è male. Il meglio, ed è quella che consigliamo, è la versione diesel da 115 CV. Il motore è il classico mulo indistruttibile Renault, capace di sorprendere con tanta coppia. Al punto che in ripresa difficile vedere la differenza col benzina. Cambia la musica nei consumi: abbiamo segnato punte di 4,8 litri per 100 km (20,8 km al litro) e una media di 20 km al litro su percorsi extraurbani o autostradali a velocità di crociera. Con questi consumi, rifiniture, interni e sostanza, i 29100 euro della versione provata sono più che giustificati.

La Initial Paris, invece, parte da 30450 con allestimento completo, o quasi. A fine test possiamo dire che con Captur si è fatto un enorme passo in avanti sotto tutti i punti di vista. E’ una vettura ma ne raccoglie tre. Come detto Kadiar e Scenic possono benissimo essere sostituite da Captur che diventa quindi più trasversale e più pratica. Per chi vuole lo status (con allestimenti al top), per chi vuole sostanza (spazi e bagagliaio adeguato) e per chi vuole praticità. Chapeau, come dicono i francesi.

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