PEUGEOT 3008 1.2 PURETECH EAT8, automatico con brio e 130 CV da gustare fino in fondo

DI PAOLO CICCARONE FOTO LUCIANA NICOLI
I francesi direbbero Chapeaux, ovvero giù il cappello. Vedere una vettura delle dimensioni di Peugeot 3008, spinta da un piccolo motore a benzina di appena 1200 cc, capace di erogare 130 cavalli, è già una sorpresa. Perché se è vero che le dimensioni (del SUV) contano, è anche vero che averlo piccolo (il motore) non ti fa pensare a una guida dinamica. Anzi, pensi subito al peggio, specialmente se poi è abbinato a un cambio automatico EAT8. Infatti, l’approccio è diffidente con la domanda: basteranno 130 cavalli erogati da un “motorino” di quella cilindrata e per giunta con un automatico che chissà quanta potenza assorbe?

E qui scatta il togliersi il cappello.

Perché i 130 cavalli non solo sono sufficienti (stessa potenza del diesel 1.5 Hdi), ma col turbo ha pure tanta coppia che con l’automatico sembra proprio essere fatto apposta. Il primo impatto, infatti, è capire se è un benzina o un diesel perché fila via liscio senza problemi. I cambi di marcia sono rapidi e in sequenza, ma poi c’è un tastino sport che cambia pelle (e suono) al nostro piccolo eroe da 1,2 litri e qui si capisce altro dello stile di 3008. Ripetiamo, le dimensioni sono importanti, è un segmento C ma pur sempre un SUV, che in altezza lascia spazio e comodità agli occupanti. Vederlo alle prese con un motore benzina non è che faccia fare i salti mortali, il diesel per coppia e consumi è ancora il top.
Ma ci sono percorrenze inferiori, problemi di viabilità nei vari comuni e non tutti possono permettersi di avere 180 cavalli a disposizione con quello che consuma un motore del genere. E allora, l’alternativa a benzina di 130 cavalli appare proprio indovinata. Anche perché a ben guardare, nell’uso cittadino e autostradale, ci si mantiene fra i 13 e i 15 km al litro. Anzi, in autostrada con la sensazione di veleggiare, con il rapporto più lungo (in automatico D8) si sfiorano i 16 km al litro a 130 km/h e siamo di fronte a un veicolo che in quanto a penetrazione aerodinamica ha una bella sezione frontale. Eppure, al minimo, il piccolo Puretech beve poco, merito della cilindrata unitaria di 1199 cc, ma anche dei controlli elettronici e l’abbinata col filtro antiparticolato GPF.
Se si guida in automatico fila via tutto liscio, non serve altro e non si sente la mancanza del cambio manuale. Il cambio EAT8 è stato progettato dalla giapponese Aisin ed è gestito da un software sviluppato direttamente da PSA. Usa la tecnologia del convertitore di coppia. Rispetto al precedente EAT6 è più compatto, pesa 2 Kg in meno e permette di consumare il 7% in meno di carburante. Il passaggio tra i rapporti è più veloce e preciso. L’ottimizzazione del software ha consentito di sfruttare al meglio il motore.

Le palette al volante sono di serie.

E’ possibile passare alla modalità di cambiata manuale direttamente agendo su di esse, senza la necessità di premere pulsanti sulla leva. Anche perché se si preme il tasto M si passa in modalità manuale e si cambiano le marce con le levette poste dietro al volante e i tempi di cambiata, specialmente se si preme il tasto Sport, sono più rapidi e senza cadute di giri o vuoti in basso, cosa che con un motore di piccola cilindrata sarebbe da mettere in conto. Invece no. Tutto ok, poco da dire. L’iCockpit svolge la sua funzione perfettamente. A chi non piace basterebbe farglielo provare. Si scopre una versatilità e comodità di guida che poi, dopo averlo provato, si vorrebbe anche su altre vetture. Su 3008, inoltre, si scopre un veicolo di dimensioni importanti che si guida con un dito. Una maneggevolezza e agilità che nel settore SUV, chi scrive, ha trovato solo sulla Stelvio, che ha altri motori e altre potenze, per questo la Peugeot 3008 merita davvero tanto. A voler trovare il pelo nell’uovo, manca una trazione integrale, anche se il grip controll aiuta tantissimo nella taratura del differenziale. E poi, visti gli allestimenti GT Line o Allure, per il portellone del bagagliaio avere un comando elettrico potrebbe aiutare. E’ un compromesso fra dotazione (ricca) e prezzo finale.

Sulla vettura l’accostamento di colori e materiali è senza dubbio riuscito.

Eleganti e belli al tatto, sedute comode e sedili contenitivi, poggiatesta regolabili con un disegno elegante e sportivo. Davvero molto belli, specialmente quelli della vettura in prova. Un tocco di classe che, su un SUV del costo di circa 32 mila euro (compreso il cambio automatico e l’allestimento GT Line), appare come il giusto compromesso fra eleganza e qualità dei materiali. Peugeot 3008 è in vendita in sei allestimenti: Active, Business, Allure, Crossway, GT Line e GT. La motorizzazione PureTech Turbo 130 va da 28.400 a 33.000 euro; la PureTech Turbo 180 da 33.050 a 35.050. La versione diesel BlueHdi 130 va da 30.500 a 35.100 euro. Infine il prezzo della 3008 BlueHDI 180, solo allestimento GT, è di 39.200 euro. Poi, al solito, dal concessionario si trovano prezzi e offerte interessanti per cui, se il segmento è il vostro, io la consiglio. Se fate almeno 15 mila km all’anno diesel è la scelta giusta, se siete attorno ai 10 mila, il PureTech fa per voi.

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