PASSEGGIANDO TRA LE AREE DI AUTOMOTORETRO’ E AUTOMOTORACING

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Diciamolo francamente, tutte gli eventi motoristici, siano essi a carattere agonistico o meno, od abbiano indistitamente carattere “statico” o “dinamico”, pur con tutto l’impegno che ci si possa mettere ben difficilmente, al fine di rendere l’idea di cosa ci si trovi di fronte, possono essere “raccontati”, e vanno visti dal vivo; una narrazione, per quanto precisa, dettagliata e coinvolgente, non sarà mai in grado di trasmettere le emozioni, quella parte di reazioni che ciascuno di noi prova funzionalmente al proprio carattere ed alle proprie sensazioni e che porta a vivere l’evento sotto l’aspetto più personale.

Automotoretrò ed Automotoracing, nella loro multiforme varietà espositiva, che spazia con equilibrio e completezza dalle due alle quattro ruote, dal lato agonistico a quello tecnico, dall’esposizione “storica” a quella più moderna del tuning, non possono non accontentare in almeno uno dei suoi aspetti gli appassionati, che nei quattro giorni della manifestazione si raccolgono, nell’ordine totale di decine di migliaia di persone provenienti da tutta Europa ed anche oltre oceano, all’interno delle aree espositive.

Poiché anche l’edizione 2022 non ha potuto mancare a questa regola non scritta il tentativo, da parte del vostro cronista, è stato quello di raccogliere qua e là, facendosi cogliere dalle sensazioni immediate, qualche immagine da sottoporre all’attenzione di chi, per I più svariati motivi, non avesse potuto essere presente di persona alla manifestazione, cercando di proporre almeno un’istantanea per ciascuna delle aree tematiche nelle quali la kermesse era suddivisa.

Difficile peraltro fare una, peraltro obbligata, scelta, tra le centinaia di vetture esposte e/o altrettante opportunità della rassegna, impossibile non omettere qualche elemento che avrebbe evidenziato il carattere a 360° della kermesse; la speranza è quella di essere riusciti a cogliere, nell’essenzialità, almeno gli elementi più caratterizzanti o più attrattivi.

Ci sarebbe stata, per la verità, anche la parte più sportiva della manifestazione, quest’anno gestita sotto l’aspetto “logistico” in modo decisamente più efficace e come tale più godibile rispetto all’ultima edizione, e che meriterebbe un capitolo a sé, ma la nostalgia e la ricerca di qualche “pezzo” più vintage particolarmente raro o pregiato è una tentazione alla quale non si può resistere.

E non che ci sia da fare troppa fatica, in quanto in ogni angolo è possibile trovare vetture o motociclette che, per la loro rarità o la loro storia, sanno cogliere l’attenzione ed emozionare chi le vede. E se proprio si vuole permettere un consiglio, che la visita non sia limitata ad una sola giornata; per esperienza personale posso assicurare che, nonostante l’attenzione, al secondo giorno di visita mi rendo conto di “essermi perso” qualcosa la giornata precedente…

Condividi su: