MASERATI GHIBILI IBRIDA Il fascino del passato col piede nel futuro

DI PAOLO CICCARONE

Maserati, basta il nome per ricordare una epopea storica fatta di ardimento, coraggio, stile e tecnologia. La Maserati di ieri conserva intatto il blasone, ma quella di oggi è già proiettata nel futuro. Lo dimostra la nuova, affascinante e intrigante MC20, presentata di recente, lo dimostra la Ghibli Ibrida, primo modello dell’elettrificazione della gamma Maserati che guarda al futuro con quel blasone, tecnologia e fascino che rende uniche le vetture del Tridente: “Finalmente qualcosa di diverso dalla solita noia stradale” ha detto un giornalista di una testata blasonata.

SILENZIO SI GIRA. IN ELETTRICO POI IL 4 CILINDRI FA EMOZIONARE

Sembrava il complimento fatto per dovere di ospitalità, invece basta mettere in moto, premere il pedale del gas e avviarsi con quel soffio di vento alle spalle che fa tanto Soldini in regata solitaria, e scopri che Ghibli ha una nuova anima. Non la solita berlina di lusso, di rappresentanza, ma quel qualcosa che le permette di confrontarsi in un mercato fatto di tutto: stile, tecnologia, blasone, contenuti. E prezzi adeguati. Qui si parte da 74900 euro per poi aggiungere di tutto e di più nella personalizzazione che l’atelier Maserati offre alla propria clientela. Dai tessuti, alle cuciture, agli abbinamenti, un abito fatto su misura per ogni cliente per rendere unica la propria Ghibli.

Il motore è un 4 cilindri, novità per Maserati moderna, che con l’aggiunta del motore elettrico sviluppa 330 CV.  Maserati, però, ha un DNA sportivo che non si poteva trascurare per cui si è scelto di optare per una soluzione  Mild-hybrid a 48V, meno invasiva e capace di assicurare un peso più contenuto a tutta la vettura (circa 1800 kg). In questo modo si è potuto lavorare maggiormente sul 2.0 turbo benzina di derivazione FCA, motore sul quale l’Innovation Lab di Maserati è riuscita a sviluppare ben 330 CV che da un quattro cilindri sono tanta roba: basti dire che è il motore ibrido stradale con la potenza specifica più alta. La coppia motrice fa altrettanto paura: mentre l’insieme della coppia generata dal piccolo motorino elettrico e dal booster le fanno raggiungere quota 450 Nm.

ENERGIA DAI FRENI E DAL TURBO, MIX PERFETTO

L’energia viene anche recuperata in fase di frenata e oltre che a ricaricare la batteria agli ioni di litio, alimenta un piccolo eBooster elettrico, capace di assicurare un supporto importante all’immediata pressione del gas, lavorando in serie con il turbocompressore tradizionale per annullare il classico ritardo dei motori turbo, che in un 4 cilindri si avverte maggiormente, ma qui fila tutto liscio, senza intoppi e anzi in maniera molto dolce grazie anche ai rapporti al cambio indovinati con la giusta rapportatura. In modalità Sport poi, riesce a dare una spinta ulteriore all’erogazione della potenza, ottenendo così un motore capace di spingere forte e da subito, senza incertezze fino a quasi 6.000 giri, anche se ci si gode maggiormente la guida usandola al giusto regime di coppia.

Il merito di tutto? Del gran lavoro di alleggerimento fatto su Ghibli e dello sviluppo tecnologico inerente. Il motore 4 cilindri, invece che il classico V 6, ha portato a una riduzione di 80 kg sull’asse anteriore, la coppia elevata e un diverso affinamento dell’anteriore, hanno migliorato il bilanciamento complessivo della Ghibli. I 1750 kg sono un risultato di rilievo per il tipo di auto e se si pensa che da un quattro cilindri si è riusciti ad avere un 25 per cento in meno di emissioni di CO2 rispetto al V6 da 350 CV, fa capire come anche sulla parte termica si sia lavorato al meglio. Quello che dispiace è che dalla gamma Ghibli sparirà il V6 diesel, un gran bel motore ideale per le lunghe percorrenze e che, parere personale, avrebbe ancora la sua ragione di esistere visto che la concorrenza tedesca ha una vasta gamma di modelli a gasolio in listino e tutti vendono ancora bene.

SU STRADA LA PACIOSA DIVENTA LA SPORTIVA CATTIVA

Il comportamento su strada tradisce l’impressione di tranquilla  berlina lussuosa e confortevole: infatti dietro all’apparenza paciosa, si nasconde un’ottima dinamica di guida, con la sua trazione posteriore che garantisce aderenza e qualche timido traverso di potenza, facilmente gestibile grazie al suo differenziale autobloccante meccanico. I controlli, infatti, non sono molto invasivi e fino a un certo punto lascia scivolare la vettura prima di intervenire, per cui il gioco di equilibrio lascia spazio al divertimento quando si presentano le condizioni, specialmente nell’uso in pista. Basta selezionare la modalità di guida: Ghibli guadagna maggior stabilità e riesce a leggere meglio le asperità del suolo, riducendo notevolmente il rollio e regalando un’erogazione più corposa al motore.

IL SUONO DEL 4 CILINDRI NON FA RIMPIANGERE NULLA

Senza dimenticare il suono, perché saranno pure solo 4 cilindri, ma agli scarichi la melodia è bella piena e tonda stile Maserati. Un appunto personale, il diametro del volante sarebbe preferibile un po’ più piccolo. Ok la corona per l’impugnatura, ma avere uno volante con meno diametro la renderebbe ancora più sportiva, specialmente senza l’inserto in radica al centro della corona che spezza la continuità dello stesso. Questione di gusti, ovviamente. Infine una nota estetica. Splendidi i blu metallizzati scelti per le versioni ibride. Davvero un tocco di classe che rendono speciali le Ghibli con questa colorazione, vedere come cambia al sole e i riflessi è qualcosa di molto particolare, da vedere dal vivo.

DUE ALLESTIMENTI A PARTIRE DA 74.900 EURO

Sugli allestimenti disponibili ce ne sono due: GranLusso e GranSport che si differenziano per alcune personalizzazioni esterne ed interne. Il primo presenta colori più chiari e lussuosi, con finiture in pelle sia sulle sellerie che sulla plancia. Legno in radica a pori aperti presente sulla plancia e sul volante. Il secondo ha una caratterizzazione più sportivo, con le leve del cambio in alluminio al volante, assetto elettronico regolabile, i sedili sportivi con poggiatesta integrato e le finiture con tonalità nere. Entrambe condividono il nuovo sistema multimediale MIA (Maserati Intelligent Assistant) che si basa su un sistema operativo Android Automotive, con uno schermo touch da 8,4 o 10,1 pollici. Nuovo anche l’assistente vocale, tramite il quale è possibile regolare alcune funzioni come la climatizzazione, il navigatore e altro. Massima la connettività e l’integrazione con lo smartphone grazie al programma Maserati Connect, che dispone anche dellassistente vocale Alexa e dell’hotspot wifi.

La navigazione è integrata con mappe aggiornate per i primi 3 anni. Grazie alla connettività del sistema sono disponibili le informazioni in tempo reale per il traffico, come se si usassero i navigatori degli smartphone. Presente anche l’hotspot wifi. Maserati Ghibli dispone di sistemi di sicurezza ADAS di 2 livello in optional sulla Ibrida. Poi, se proprio si vuole smanettare, la Ghibli Trofeo coi suoi 580 cavalli è bella pronta a far parlare di sè, ma questa è un’altra storia…

GUARDA LA GALLERY DI MASERATI GHIBLI

Condividi su: