GRAZIE GIANCARLO, ARRIVEDERCI AL 2024

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Tutte le volte che, inevitabilmente, si giunge alla fine del Minardi day e si lascia l’autodromo di Imola, rimane il rammarico che tutto sia già terminato, e la mente immediatamente corre a quella dell’anno successivo, una data che anche se ancora non nota già si imprime nella mente, una data nella quale, a tutti i costi, si sarà presenti.

Impossibile, col senno di poi, non soffermarsi a pensare a quanto lavoro ci sia stato dietro le quinte per regalare a migliaia di appassionati un weekend di motori, una festa dell’automobilismo sportivo destinata a ripetersi, speriamo per ancora tanto tempo, un lavoro che inizia già il lunedì successivo all’evento e che si protrae senza clamori o sensazionalismi sino all’anno successivo.

Un evento che non si riesce a leggere se non come una festa, alla quale tutti, piloti ex ex piloti, appassionati, media, partecipano divertendosi e ripercorrendo con la mente aneddoti, gare, duelli (qui ad Imola ricordiamo quello, celeberrimo, tra Pironi e Villeneuve sul quale tanto si è detto e scritto), ammirando vetture che, a vario titolo, sono state parte fondamentale della storia dell’automobilismo dei loro anni, rivedendo e toccando con mano (e non è un eufemismo) piloti che hanno regalato emozioni a non finire.

 

 

Solo in quest’ottica si può comprendere quanto sia mancata l’edizione 2020, quella del COVID, quando le regole imposte non hanno consentito che questa festa avesse il suo normale svolgimento, privandoci dell’entusiasmo che solo kermesse di questo tipo sanno regalare.

Se le Formula 1 del passato sono state, ancora una volta, il “piatto forte” dell’evento, le vetture più ammirate, non meno interesse hanno suscitato le altre categorie, “minori” solo nel prestigio passato, che certamente hanno rappresentato le categorie di appartenenza e che ancora oggi ci indicano come l’automobilismo non fosse solo quello delle Formula 1 ma che anche si declinasse in altre tipologie di competizioni.

E che dire di Giancarlo Minardi, deus ex machina di questa kermesse, grande manager che ogni anno lavora duramente, sin dalla fine di un’edizione, per preparare la prossima, sempre modesto, sempre “in punta di piedi”, mai sotto i riflettori e che al quale vanno tributati tutti gli onori per quanto riesca a realizzare con la collaborazione del proprio staff e dell’Autodromo di Imola.

Il nostro “grazie” (o perlomeno il mio) è una sola parola, dietro la quale però si vorrebbero fare tanti discorsi, si vorrebbe esprimere l’apprezzamento per quanto lavoro viene svolto, si vorrebbe esprimere la contentezza per poterci essere e rendere conto dell’evento, con la consapevolezza che nessun articolo saprà rendere merito alla manifestazione, che potrà essere apprezzata al meglio solo essendoci di persona.

Grazie Giancarlo del regalo che hai voluto ancora una volta farci, ed arrivederci alla prossima edizione, per ritrovarci ancora a festeggiare questo meraviglioso evento.

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