EICMA, IL SUO LATO PIU’ ‘’ATTRAENTE’’

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Anche se sulla dicotomia “donne e motori” si è ormai, e da tempo immemorabile, detto e scritto tutto quel che si poteva dire e scrivere, sono eventi come quello dell’EICMA che riportano, nella sua accezione più positiva, alla mente questo detto e ripropongono in un solo momento ed in un solo contesto quanto di meglio entrambe le categorie possano proporre al pubblico degli appassionati e dei cultori dell’estetica femminile.

E poiché, sempre per rimanere in tema di detti, “repetita iuvant”, diciamolo chiaramente, uno degli elementi più ammirati dell’EICMA è rappresentato dalla presenza di quelle splendide fanciulle presenti in quasi tutti gli stand, che attirano (e sarebbe difficile pensare il contrario) il pubblico (anche) verso le motociclette esposte.

Non l’ho mai fatto, ma mi piacerebbe, e la tentazione è forte, una volta o l’altra mettermi all’uscita ed intervistare “a caldo” chi esce chiedendogli cosa di più lo ha colpito, certo di quale sarebbe l’esito della maggioranza delle risposte, sulle quali si potrebbe stilare un indice di gradimento ed una sorta di “classifica”, o di preferenza… a titolo di suggerimento, potrebbe essere un’idea od uno spunto di riflessione per gli organizzatori, abbinando magari a ciò un “premio” per chi abbia saputo raccogliere il maggior numero di voti o consensi…

Altrettanto chiaramente, diciamo che l’esposizione dell’EICMA non è, fortunatamente, per gli ipocriti ed i finti moralisti (che in ossequio al detto “fate quel che dico, non quel che faccio” non certo girano lo sguardo dall’altra parte); c’è da scommettere che, pur con la sobrietà del caso, di cui talora taluni non fanno sfoggio in eccesso, quasi tutti coloro che attendono l’evento dividono, più o meno equamente, le loro attenzioni su tutto quanto vi sia esposto.

Onestamente, terminata la manifestazione altrettanto difficile è fare una scelta di fotografie, anche ai fini della pubblicazione dell’articolo, delle immagini più rappresentative, non certo per le moto, sulle quali è più facile esprimere una scelta immediata, ma sulle ragazze, in quanto diviene impresa ai limiti dell’impossibile fare una scelta numericamente limitata; in questi casi ci si affida, se non al gusto personale, quanto meno a quelle espressività che maggiormente colpiscono, con la certezza di aver fatto giornalisticamente torto a quelle che non potranno ritrovarsi la propria immagine su un articolo.

Come sempre, si consenta di evidenziare come queste ragazze siano di norma professioniste che “sfruttano” quanto il destino (ed i genitori) abbiano loro dato, ben consapevoli che l’aspetto estetico sia un bene da saper gestire con saggezza ed oculatezza ancor più di quanto deve fare la maggior parte delle altre donne.

In chiusura, poiché “verba volant, puellas manent” (licenza poetica), si permetta di proporre una piccola carrellata di quanto l’EICMA, sotto l’aspetto strettamente “estetico”, abbia saputo presentare nell’edizione 2023, non certo uno stimolo ad attendere l’edizione 2024 (e chi già non lo farebbe) ma solo un piccolo e doveroso omaggio a chi ha contribuito affinché la manifestazione fosse ancor più “attraente” di quanto lo sarebbe stata senza la loro presenza.

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