BMW X6 Supera la prova neve-ghiaccio, più che SUV è un computer a 4 ruote. Prezzi da 80.700 euro

DI PAOLO CICCARONE

Un computer a 4 ruote dotato di ogni confort. Parli di BMW X6 e scopri che non è solo un’auto dalla sigla che indica chiaramente la trazione integrale (in BMW si vendono il 49 per cento di modelli con la sigla Xdrive a indicare, appunto, la trazione integrale). Parlando però di BMW X6 e del suo restyling, non si può non parlare dell’elettronica a bordo, che la rende sempre più sicura, sempre più connessa. Anche se, per conoscere tutte le funzioni, si finirebbe per dover imparare a memoria pagine e pagine di manuali d’uso.

A UN PASSO DALLA GUIDA AUTONOMA

Basti dire che fra DTC (dynamic traction control) e altre sigle, siamo a un passo dalla guida autonoma totale. Almeno negli USA ci andiamo vicini, in Italia, col nostro codice, occorre tenere le mani sul volante. Il resto fa da sè. Fisica a parte, perché oltre certi limiti la natura non consente. Ma fin dove è possibile, l’elettronica di bordo, i computer e i sistemi di sicurezza, intervengono per trarre di impaccio il guidatore, oppure avvisare di un ostacolo, riportare in carreggiata la vettura, avvisare se arriva qualcuno da un angolo cieco, impedire, in discesa e specie su fondo scivoloso, che la vettura parta di traverso e consente un abbrivio controllato utilizzando trazione integrale, freni e motore. Un magnifico gioiello dell’elettronica camuffato da vettura. Infatti gli aggiornamenti sono previsti tramite il sistema di chiamata automatica di SOS. Ovvero, senza che ce ne accorgiamo, lei, la signora X6, si ammodernizza, brutto termine ma che rende l’idea, scaricando gli ultimi dispositivi.

NAVIGATORE A CONTROLLO VOCALE

E poi basta dire: “vorrei mangiare in quel ristorante” che il navigatore, impostato sul comando vocale, trova l’indirizzo, la via giusta e la strada migliore evitando il traffico, i blocchi e fa consumare meno e, di riflesso, inquinare meno. Come dire che passano gli anni, cambiano le sigle, ma alla fine resta la sostanza e su questo BMW X6, si punta molto cominciando dal restyling del SUV coupé. Una linea lanciata oltre dieci anni fa, che introdusse un nuovo modo di intendere questi veicoli. La linea sportiva, infatti, differenziava il parco auto circolante fino a quel momento ed è proprio questo elemento che ha fatto scuola per tutti gli altri SUV che sono seguiti.

LISTINO A PARTIRE DA 80.700 EURO

La versione 2020 di X6 ha tutto e di più, come si conviene a una vettura il cui listino parte da 80.700 euro ma che con gli opportuni optional, motori diversi e dotazioni varie può arrivare a circa 105 mila. Insomma, qualcosa di pregiato, dove lusso e confort, sono alla base del perché uno debba scegliere BMW X6 invece di qualcosa d’altro. Quando si dice non manca niente, si parte dalle sospensioni a controllo elettronico (con variazioni di altezza che vanno da meno 4 centimetri a più 4 a seconda del carico), per passare alle quattro ruote sterzanti.

DUE MOTORI BENZINA E DUE DIESEL

La gamma di motori disponibili per la Nuova BMW X6 include due unità a benzina e un paio di varianti diesel di ultima generazione. La gamma di modelli è guidata dalla serie M (la più potente) con un motore a benzina V8 da 390 kW / 530 CV di nuova concezione. La gamma dalla BMW X6 prosegue con un motore diesel, a sei cilindri in linea da 294 kW / 400 CV, dotato di quattro turbocompressori. C’è poi un sei cilindri in linea benzina con potenza di 250 kW / 340 CV infine un altro motore diesel a sei cilindri in linea con 195 kW / 265 CV. Tutti i propulsori sono omologati  EU6d-TEMP. Il sistema di scarico M Sport di serie su entrambi i modelli M è disponibile anche come optional per le altre versioni della BMW X6 o come parte del pacchetto M Sport e conferisce alla vettura un suono inconfondibile allo scarico.

SBANDANDO SOTTO LA NEVE PER CAPIRNE I PREGI

Per provare il sistema di trazione integrale, abbinata a un cambio ZF a 8 rapporti, abbiamo provato X6 sulle nevi di Livigno: in quelle condizioni è stato possibile capire come funzionano i vari dispositivi, come il DTC (controllo di trazione dinamico) che su fondo ghiacciato e in discesa, ha permesso di cavarsi di impaccio senza problemi. Oppure verificare, sulla pista ghiacciata, come con la perdita di aderenza, i sistemi rimettano sempre tutto in ordine. Spazio a bordo a volontà, anche se la linea coupè, sul posteriore, limita i passeggeri di altezza superiore alla media. Insomma, la testa risulta sacrificata. Nessun problema per il bagagliaio, si parte da 580 litri e si superano i 1200 a schienali ribaltati. Preziosismo, inutile, ma gratificante per chi lo vuole: la mascherina col doppio rene frontale si può illuminare. Coi fari led e quelli laser (optional) la visibilità notturna supera i 500 metri di profondità.

 

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