ALFA ROMEO Si svela la Tonale alla stampa (poca) ma Arese e il museo sono a rischio chiusura

DI PAOLO CICCARONE

Prende forma il futuro di Alfa Romeo. Dopo aver annunciato il nuovo logo per il team di F.1, pochi fortunati e selezionati giornalisti potranno vedere realmente da vicino la nuova Tonale, il cui lancio è previsto per il prossimo mese di giugno. Le immagini della vettura, che viene svelata al Motor Village di Arese (alle 9 di mattino, orari antelucani visto anche il traffico imperante in quella zona al mattino) sono sotto embargo fino ai primi di febbraio, ma è probabile che qualche scatto esca lo stesso.

Sarà il CEO Jean Philippe Imparato a illustrare la vettura tanto attesa per un rilancio che fatica ad arrivare. Anche se su alcuni mercati Giulia e Stelvio hanno raggiunto performance migliori rispetto all’anno precedente, non c’è dubbio che il problema esiste ed è reale, tanto che i conti non tornano. L’uscita di scena di Giulietta, che trainava le vendite e il ritardo di Tonale, hanno creato delle problematiche importanti per il marchio. Stelvio, infatti, è il modello più venduto in Europa con un calo del 26 per cento riferito ad ottobre 2021 con riferimento a 12 mesi prima (che era stato pure condizionato dall’epidemia Covid e dal lungo lockdown generalizzato).

ALFA ROMEO, UN TONFO SUL MERCATO AUTO

Peggio ancora per Giulia che in Europa, sempre fino ad ottobre 2021, aveva venduto poco più di 5 mila unità con un crollo del 31 per cento sui 12 mesi precedenti. Non va meglio negli USA con un crollo del 33 per cento nel quarto quadrimestre mentre per fortuna la perdita è contenuta su base annuale in appena il 2 per cento. Per Giulia, invece, il calo totale è stato del 7 per cento, ma ci riferiamo sempre a numeri ridicoli rispetto ai rivali tedeschi, con poco più di 7 mila vetture vendute.

Si spera molto nella Tonale che viene presentata a pochi giornalisti ad Arese

LANCIA Y VENDE PIU’ DI TUTTA LA GAMMA ALFA…

Se ci riferiamo solo al mercato italiano, sono poco più di 11 mila veicoli venduti (11.300 per la precisione), un minimo storico preoccupante, con una quota di mercato dello 0,78 per cento rispetto a 1,25 dell’anno precedente (che era quello della grande paura e del blocco totale). Anche qui Stelvio si conferma in linea col passato, Giulia in calo e la mancanza della Giulietta si è fatta sentire.  Per fare un esempio, la Lancia Y con un modello che ormai è diventato storico visto che è sempre quello anche se in versioni speciali, ha venduto 43735 auto. Ovvero, un solo modello ha fatto più volume di una gamma intera.

CHE FUTURO PER ARESE? INCENTIVI AI LICENZIAMENTI

Il motor Village ad Arese potrebbe chiudere (foto da Motorinolimits)

In questo contesto e nonostante al Motor Village di Arese vengano venduti tutti i marchi legati a FCA (anche Jeep e Fiat) lo scorso dicembre è partita una campagna di incentivi all’esodo. Chi lasciava il lavoro entro il 31 dicembre avrebbe percepito un premio maggiore rispetto a chi lo avrebbe accettato in seguito. Fra i costi della struttura, gli introiti derivanti dalle vendite e manutenzioni (poche) e le difficoltà di raggiungere il sito (mancano mezzi pubblici, metrò o treni a portata di mano) Motor Village ad Arese si sta dimostrando un gigante difficile da mantenere. E allora, i tagli dei costi intanto prevedono l’esubero di personale che su base volontaria accetta di lasciare il lavoro, ma a breve è stato comunicato che la scelta potrebbe essere imposta. Un peccato perché l’edificio e la struttura avrebbe meritato miglior sorte.

IL MUSEO ALFA IN PERDITA

Altro tasto dolente il vicino museo Alfa Romeo. Con perdite di circa 5 milioni di euro è un pozzo senza fondo. I costi della struttura sono elevati e raggiungerlo non è facile per lo stesso problema che ha il Motor Village. L’idea era quello di chiudere e trasferire tutto a Torino in modo da gestire la parte heritage in una sola struttura e abbattere le spese. C’è però la convenzione con la Regione Lombardia e il divieto di spostare i mezzi esposti in quanto simbolo dell’operosità lombarda. Stellantis, però, non può farsi carico di perdite di questo livello, a fronte anche dei risultati di vendita praticamente nulli. L’obiettivo di Marchionne delle 300 mila vetture all’anno non è stato mai raggiunto, anche se a quel tempo si parlava di fallimento con oltre 115 mila vetture vendute. Oggi sarebbe un trionfo raggiungere quel risultato.

LA PARTITA CINESE

Con un pilota cinese in F.1 Alfa Romeo spera aumentare le vendite locali

In questo contesto di deve leggere anche l’appoggio al cinese Guanyu Zhou, appena arrivato al team Alfa Romeo Sauber F.1. Si spera che la sua presenza possa dare un impulso alle vendite di Giulia e Stelvio su un mercato che di solito apprezza quel tipo di vetture. Piazzarne abbastanza per raddrizzare i conti è piuttosto facile da ipotizzare. In fondo Zhou ha già portato 30 milioni al team, 5 milioni dalla TV cinese e 1 da Puma come fornitore tute e materiale (escludendo un’altra azienda italiana, la Sparco, che ha dovuto desistere nell’offerta dei concorrenti). Con queste premesse un piccolo selezionato gruppo di giornalisti vedrà quindi la Tonale e tirerà le prime somme.

TONALE DAL 4 GIUGNO, EVENTO BALOCCO ANNULLATO

Il lancio di Tonale doveva coinvolgere i possessori di Alfa Romeo e i club alfisti e in previsione era stato programmato un grande evento sulla pista di Balocco, che avrebbe fatto giungere da tutta Europa i vari club e vetture che hanno scritto la storia del marchio. Imparato, di fronte ai costi necessari e alle difficoltà economiche, ha preferito darci un taglio, così come a tutti i budget relativi alla comunicazione (F.1 compresa che è stata ridotta e non si sa se rinnovata). Quindi, non ci resta che aspettare e incrociare le dita per il futuro di un marchio storico, con un piccolo, sottile brivido lungo la schiena: “Nella galassia Stellantis ci sono 14 marchi, alcuni in concorrenza fra loro. Potrebbero essere troppi da gestire…“. La frase, buttata lì con noncuranza durante un incontro al vertice, potrebbe scrivere la parola fine per qualcuno? E vista la…trazione francese del gruppo, toccherà al made in Italy soccombere? Incrociamo le dita e forza Alfa Romeo!

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