2022, IL RITORNO DELLA “TRANSBORGARO”

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Per i veri amanti del motocross, per coloro i quali hanno vissuto le vicende della disciplina sin dagli anni ’70, la Transborgaro è, contemporaneamente, più di una rimpatriata di vecchi campioni del tassello, più che una gara, più che una festa, più che un evento sportivo, è una manifestazione che racchiude in sè tutto il fascino di una disciplina dura (ed a quei tempi lo era ancor di più) e che consente di ammirare, ogni volta sempre con grande entusiasmo, centauri che di questo sport hanno fatto la storia.

Un evento la cui ultima edizione risale al 2017, prima che vicende poco chiare sulle quali meglio sorvolare, prima ancora che la pandemia di COVID-19, sembrava avessero posto quasi una pietra tombale, portando nel dimenticatoio la manifestazione; ci sono voluti due straordinari appassionati come Bruno Morselli, Presidente della Borgaro Motocross, e Marco Magnetti, Responsabile MOTOASI e M.C. BRAAAP, che tutto il  mondo del motocross piemontese ben conoscono, per ridare vita all’evento, la cui prima edizione risale al 1976 e che quest’anno festeggerà la sua 40^ edizione in pista.

Un lavoro duro, talora improbo, durato quasi un anno, tra mille problemi e mille difficoltà, che solo persone che hanno nel sangue questo sport potevano intraprendere, un’attività certosina che ha generato un risultato straordinario in termini di partecipazione ed interesse, uno sforzo organizzativo nel quale non era facile coordinarsi con istituzioni locali, piloti da contattare, e tutto quanto, una macchina organizzativa, per competenza e professionalità, non inferiore a quella di un campionato mondiale, che doveva tenere in debita considerazione affinché questo straordinario progetto potesse realizzarsi.

Uno sforzo ancor più arduo considerato che si trattava di ripartire da zero, recuperando credibilità ed un’immagine compromessa, ma che alla fine è stata premiata con un successo.

Un evento che ha sempre visto, ed anche quest’anno la tradizione sarà stata rispettata, al via grandi campioni quali Brok Glover e Chuck Sun, vincitori del Mondiale per Nazioni, nonché altri, più vicini ai nostri giorni, quali Joel Smets, Jeff Stanton, Danny Laporte, Michele Fanton, il “gotha” del motocross del passato; il programma, strutturato su due giorni intensi di prove e manches, sabato 26 e domenica 27, dove oltre 150 centauri (un numero ragguardevole che neppure il mondiale è capace di riunire) suddivisi nelle classi “esordienti”, “sport”, “expert”, master”, con uno spazio dedicato anche ai sidecarcross, si sono sfidati in gare appassionanti.

Sia chiaro, non solo una parata di vecchie glorie venute anche d’oltre oceano (una decina i portacolori americani iscritti) per raccogliere qualche applauso nostalgico, ma soprattutto un evento sportivo dove il risultato conta, eccome, perché nessuno dei campioni ha intenzione di “prendere paga” da qualche sconosciuto e chi ora corre amatorialmente è stuzzicato dall’idea di tenersi dietro gente plurititolata.

Due giorni di festa, che neppure il rischio di un meteo novembrino, peraltro adeguatosi regalando due splendide giornate di sole, a ha in qualche modo attenuato, laddove in pista si è visto veramente, ad onta delle carte di identità dei partecipanti, un grande spettacolo, al quale migliaia di appassionati sono stati degna cornice lungo il tracciato, bello, impegnativo e neppure troppo “facile” da affrontare, preparato con cura ed attenzione.

Una manifestazione di grande prestigio nella quale, lo si consenta, le classifiche finali, indipendentemente dai piazzamenti ottenuti, non sono importanti; l’importante per la Transborgaro era ritornare sul panorama del motocross, ed in questo hanno vinto tutti, organizzatori, partecipanti e pubblico, ma soprattutto ha vinto il motocross, quello vero.

Giusto, anzi doveroso, rendere merito a questo evento con un’adeguatamente ricca carrellata fotografica, istantanee di un weekend di festa sportiva che rimarrà negli occhi di tutti sino alla prossima edizione; l’arrivederci, perché a questo punto Bruno e Marco ci avranno preso gusto e certamente sin da domani si attiveranno in merito e, si può esserne certi, il ritorno della Transborgaro è da considerarsi effettivo, è al prossimo anno, per ritrovarsi ancora tutti insieme in giornate come questa di cui lo sport ha bisogno.

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