PELO E CONTROPELO GP d’insalata russa

DI HERBERT STOHR

A volte, di fronte alla domanda “Che lavoro fai?”, rispondo ” Io mi occupo di errori “.

Faccio l’istruttore di guida sicura, sportiva, agonistica e antisequestro da 36 anni; ho corso o guidato monoposto, turismo, rally; ho fatto il coach dei piloti per molti anni e anche il tecnico di pista; ho fatto lo stunt man in 5 film, ho periziato 2 incidenti mortali per cui una ideuzza sulle dinamiche dei veicoli e sulle scelte di guida dei piloti ce le ho.

Pronti via e Lewis parte bene, idem Bottas nella sua scia, benino Verstappen che va in scia del finlandese ma cambia idea presto per vedere meglio cosa succede fra i due davanti ma laaascia (con 3 a) un pertugio a Ricciardo che si infila in staccata. Ecco Max che decide di non fare la curva, accelera decisamente e prende la stradina obbligatoria con chicane polistirolata per chi arriva “lungo”, così facendo quasi guadagna un posto ma non ne perde uno e guadagna tempo.

Nessuna sanzione. Come mai ?

Intanto Bottas aveva passato Hamilton per tre metri ma poi l’inglese era uscito più veloce ed era al comando. Due curve dopo e c’é Leclerc che tenta il sorpasso all’interno su Stroll, il quale lascia spazio, gira più largo, accelera bene ma tocca con la sua posteriore destra la anteriore sinistra del monegasco e va a muro. Nessuna sanzione. Come mai? Ma questo è niente. Sempre alla prima staccata era arrivato un torero che voleva infilzare tutti i tori ma, non riuscendo a voltare, decide di imitare Verstappen nella stradina obbligatoria beccando in pieno la cuspide di sinistra. Crash disastroso. Caro Sainz, dove stavi guardando, delle russe in tribuna ?

Intervallo. Pubblicità Mercedes : safety car.

Albon, Norris e Russell fanno il pit per montare gomme hard e non sarà una buona idea. Intanto sappiamo che Hamilton è stato penalizzato di 10 secondi, non perché abbia buttato fuori qualcuno, non perché abbia steso un meccanico in pit lane, ma perché ha fatto due prove di partenza alla fine della corsia di accelerazione anziché all’inizio della stessa. Regola? No, consuetudine. Ma il direttore di corsa lo dice in ogni briefing o una volta all’anno? Ricordo che già Lewis era stato sfortunato nelle prove ed era dovuto partire con le gomme più morbide che, sulla carta, era una strategia svantaggiosa rispetto a quella di Bottas e Verstappen. A questo punto il podio è già deciso e non cambierà. 1° Bottas, 2° Verstappen, 3° Hamilton.  Dimodoché abbiamo già visto una Hamiltonata, una Verstappennata, una Sainzstupidata e una Leclercata. Naturalmente ci penserà Grosjean a tener vivo l’interesse e l’abilità manuale dei commissari alla famosissima ed inquadratissima curva due con qualche divagazione transalpina.  Non vorrei dimenticarmi di Vettel che, sempre nel pronti via, era lesto nel mettersi nei pressi del compagno di squadra, ma poi, alla prima staccata, frenava come mia cugina 70 enne facendosi passare da parecchi colleghi svegli e arrembanti. Ancora intontito dal botto nelle prove dopo una curva fatta alla sperindio?

La gara procedeva con pochi sussulti tranne un convincente Perez che si guadagnava il 4° posto ai danni di Ricciardo lanciando pernacchie alla speedy gonzales in direzione del babbo di Stroll. I pit stop erano scaglionati per cui non c’era mai ressa in pit lane risparmiando peli alle caviglie dei meccanici. Gomme dure a go go e nessuno che rischiasse mescole garibaldine.

Dentro di me mi aspettavo che Lewis, pit stop al 17° giro, facesse , perso per perso, una strategia tipo, gomme morbide, morbide, medie, con due soste anziché una sola montando le dure fino alla fine ossia 36 giri , troppi per poter pensare di attaccare almeno l’olandese. Sempre per mostrare al mondo che esistono anche i giudici (ma Mika Salo è caduto dal seggiolone da piccolo?), viene penalizzato di 5 secondi Ricciardo perché, nel momento del gioco di squadra con scambio di posizione con Ocon, arrivava leggermente lungo alla fatidica seconda curva;

l’australiano voltava comunque non riuscendo a mettere almeno una ruota sull’asfalto, era un piccolo errore e non certo un tentativo di “tagliare” la curva per guadagnare tempo e spazio.  Per interpretare l’azione di un pilota ci vuole un ex pilota. Per giudicare un pilota ci vogliono solo giudici ex piloti e che conoscano il regolamento. Inoltre sentire le boiate su Lewis che sarebbe nervoso (via radio è un gran rompicoglioni da sempre) che qua era fuori di testa e varie critiche su di lui (lette e ascoltate) mi fa proprio sorridere in modo poco rispettoso.

Per giunta i fatti poi smentiscono i detrattori perché, come a Monza, è stato il muretto Mercedes a fare il casino facendolo fermare in un punto eccessivamente lontano per provare le partenze. Penalità cancellata dopo la gara. Fantastico ! Ma intanto lui la gara l’ha persa! Ma torno alla gara.  Gasly era l’unico a optare per la doppia sosta nella quale montava le medie. Per questo perdeva posizioni ma poi le riguadagnava. Niente di vantaggioso dunque ma succede quando la strategia si cambia in corsa troppo tardi. Russell invece sembrava facesse esperimenti arrivando addirittura tre soste. Leclerc arriva 6°.

Sesto?  Grande risultato rispetto al solito. Un po’ di ottimismo ci vuole dopo tanto pessimismo.  Anche il muretto Ferrari aveva fatto un grosso errore nelle prove ufficiali impedendo, con comunicazioni errate, al monegasco di migliorare il suo posto in griglia. Dopo Leclerc arrivano Ocon, Kvyat, Gasly, Albon (solo 10°?), Giovinazzi, Magnussen, Vettel (prudente?), Raikkonen (vecchio piedone vai in pensione), Norris con ulteriore pit a 4 giri dal termine ma non so i motivi di una debacle così grave.

Anche stavolta sono riusciti a salvare San Schumacher dal suo record e ci stanno proponendo un surrogato.

Ma io penso che non è sempre Domenicali.

Heribert Stohr

 

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