PELO E CONTROPELO: GP di Brain Limit

HERIBERT STOHR

 

La Race Director mostra la sua incompetenza e quindi i suoi limiti tali da non poter dirigere/arbitrare/giudicare neanche un torneo di bocce figuriamoci un GP di F1.  La complessità nel valutare sorpassi al limite del regolamento (che regola i lamenti), contatti tra due piloti, è talmente difficile che solo degli ex piloti sono in grado di distinguere se il contatto è intenzionale o fortuito. 

Va anche considerato che la vera curva 2 è in salita mentre la vera curva 3 è in discesa; questo cambia tanto nel poter riuscire a dare lo spazio specialmente a chi ha l’ottimismo di superare un pilota all’esterno; insieme, grazie ai camera car , occorre valutare quanto sterzo chiude il pilota all’esterno e quanto sterzo apre il pilota all’interno e la loro eventuale differenza di velocità. Inoltre se il circuito è stupido con le uscite di curve 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, in asfalto, sfido un pilota che va a 240 km all’ora a controllare negli specchietti se la sua ruota post è dentro o fuori la linea bianca. O fai le uscite di tutte le curve come la 3 (prato e ghiaia) o come i rettilinei (solo prato). I piloti si adeguerebbero e non otterrebbero vantaggi ma solo svantaggi nell’andare oltre la striscia bianca.

Cambiare le regole durante il campionato non è una novità nel Circus. Da Silverstone si potranno “fare riparazioni temporanee al motore”. Quali? In regime di parco chiuso sono aumentati i lavori consentiti sulle vetture. La FIA farà dei controlli più rigidi sulla flessibilità della b-wing. Allargamento di modifiche possibili all’alettone posteriore. Dall’Austria si potrà sforare il budget cap (chi se lo sarebbe mai immaginato?). Ieri sono stati beccati ben 7 piloti a dialogare con il loro muretto box durante il giro di formazione : è assolutamente vietato dal regolamento. Non saranno presi provvedimenti. Schifato dalla Race Director, Vettel ha abbandonato il briefing obbligatorio prima della gara ed è stato sanzionato con 25.000 dollari. Pena sospesa dopo intervento della GPDA (associazione piloti). Ne vedremo delle belle?

Bottas parte dalla pit lane. Tsunoda, Alonso, Vettel e Zhou partono con gomme dure, tutti gli altri con gomme medie. Si prevedono due pit stop, la pioggia del mattino ha lavato la pista e il grip delle gomme non sarà identico a ieri.

Pronti via e partenza regolare con Max in testa ma Russell infila Sainz in curva 1 ma lo spagnolo apre gas e sterzo e usa la via di fuga in asfalto (ehm ehm ehm) per tornare 3°. George è troppo buono e in curva 2 sta troppo tranquillo e Perez cerca di sfilarlo, arrivano in curva 3 affiancati, il messicano frena più tardi e vuole superare all’esterno chiudendo un po’ troppo (per me) di sterzo e si tocca con l’inglese finendo in ghiaia. Riparte ultimo, va ai box per montare gomme dure e riparte ultimissimo, che gli porta bene, ma stavolta ha troppi danni e va pianino. 5 secondi ingiusti di penalità a Russell. Verstappen al comando prende due secondi su Leclerc e sembra la fotocopia del film di ieri. Invece non è così. Lucidiamo gli occhi. Il monegasco ha chiaramente un ritmo migliore dell’olandese. Si fa grande negli specchietti e si fa vedere spesso più interno in staccata; nonostante il DRS aperto non riesce a concretizzare il sorpasso ma al 12° giro fa diverso e in curva 3 si sposta all’ultimo istante a destra e frena più tardi di Max : gran bel sorpasso d’astuzia. Intanto Russell va ai box , sconta la penalità e monta gomme dure. Riparte 17°. Verstappen fa il pit e gomme dure. Idem Ricciardo, Albon, Latifi, Bottas e Gasly. Ferrari decide di non coprirsi con un overcut, evidentemente sanno di essere più forti. Hamilton impiega 15 giri per liberarsi dalla morsa delle due Haas e prende finalmente il suo ritmo. Cambio gomme per Norris, Magnussen, Ocon, Schumacher. Max passa Lewis con un po’ di fatica. Vettel fa il contrario di tutti e monta gomme medie. Ocon fa un po’ di sorpassi decisamente veloce.

Si ritira Perez mentre Zhou monta gomme dure. 26° giro tocca a Leclerc e il giro dopo a Sainz e Tsunoda. Verstappen torna in testa ma anche con gomme dure le Ferrari sono decisamente più veloci e sorpassano facilmente l’olandese che al 36° giro rimonta gomme dure. Alonso ed Hamilton (Mercedes non è più capace nei pit stop di Lewis e impiega 4,1 secondi) che perde una posizione. Anche Stroll imita il compagno tedesco con gomme medie. Io non mi fiderei. La rimonta di Russell è grande ed è già in zona punti mentre Mick si sbarazza di Magnussen. Rivediamo una scena uguale a ieri : Vettel nella ghiaia. Anche stavolta ha avuto un contatto, alla curva 3, con Gasly. Do ragione a Vettel perché è stato largo senza chiudere mentre il francese gli è andato addosso. Gasly fa il bis; aveva 5 secondi di penalità per track limit e ne aggiunge altrettanti per il contatto col tedesco. Il francese è da tempo scorretto e ci vuole una sanzione più pesante con un grosso richiamo da parte dei giudici FIA. 5 secondi capitano anche a Norris per track limit, sono a rischio, per lo stesso motivo, Hamilton, Leclerc, Sainz, Verstappen. Russell fa un pit in 2.7 secondi e qui i meccanici tedeschi fanno quasi bene il lavoro.

Pit stop anche per Magnussen, Mick, Norris, Ricciardo, Ocon, Zhou, e il solo Tsunoda va su gomme medie. 49° giro Leclerc e il giro dopo Sainz, come nel primo pit, cambiano le gomme senza curarsi della strategia dei bibitari, sicuri che torneranno al comando. Per cui Verstappen è di nuovo in testa. Si ritira Latifi. 52° giro Hamilton monta gomme medie ma i suoi meccanici fanno ancora pietà in 3,8 secondi!! Leclerc passa facile Verstappen. Ora tocca a Sainz papparselo prima della curva 3 ma………………fuma di colpo la macchina dello spagnolo che (bravo) prende una stradina di soccorso per non fare entrare la safety car, però l’auto prende fuoco, i commissari dormono, la Ferrari ha dei danni notevoli mentre Carlos si dispera a bordo pista, comprensibilmente. Doppietta sfumata anzi incendiata! Virtual Safety Car. Della serie “non si sa mai” vanno ai box Leclerc, Verstappen, Alonso, per montare gomme medie dato che mancano 11 giri alla fine. Bandiera verde. Russell passa Ocon, Norris passa Magnussen, Bottas passa Albon, Stroll passa Gasly, Alonso passa Albon. Leclerc gestisce un problema : quando frena gli rimane il gas aperto. Per radio ha una sensazione strana sul pedale ma la telemetria, che il camera car evidenzia, sentenzia che almeno un 20% di gas rimane aperto in rilascio. Il thrilling dura poco perché il monegasco perde poca velocità e l’olandese non ha la forza per raggiungerlo.

1° Leclerc, mancava da un po’ nonostante abbia avuto occasioni d’oro poi mancate per motivi noti. Oggi era il migliore ed è stata una grande vittoria pesante e indiscutibile. 2° Verstappen, s’illudeva di ripetere la prestazione di ieri ma sforzava troppo le gomme per andare così forte; la rottura di Sainz gli regala un gradino del podio insperato. 3° Hamilton, discorso lungo; l’incidente del venerdì ci ha privato di capire il suo potenziale se fosse partito nelle prime due file; si è rovinato la garetta e la gara di oggi anche se andava più forte di Russell; strappa il podio per il ritiro di Sainz. 4° Russell, incolpevole con Perez, comunque fa una delle sue magistrali gare e rimonta con caparbietà. 5° Ocon, gran bella prestazione ma…..la costanza la conosce o la sua competitività è episodica? 6° Schumacher, gara degna del papà; non montiamogli la testa ma ha una linfa nuova e si vede. 7° Norris, si arrangia come può con l’auto che sembra non assisterlo a dovere; efficace comunque. 8° Magnussen, prende batoste da Mick ma agguanta punti per cui ottima prestazione; non fa a ruotate con nessuno. 9° Ricciardo, inizia meglio del compagno ma poi viene superato, gode di un paio di ritiri ma il morale è basso di sicuro. 10° Alonso, partito ultimo fa una bella gara con buona strategia; lo ricorderemo per il ditino (no no no, non si fa) fatto a Tsunoda che lo ha spinto nell’erba. 11° Bottas, partiva ultimo dai box per cui non si può pretendere di più. 12° Albon, nel finale non riesce a difendere il punto iridato, serviva una strategia migliore. 13° Stroll, ad ogni esame viene rimandato, il team tecnicamente è in difficoltà e i piloti idem. 14° Zhou, finisce ancora dietro al canadese, non sappiamo quanto e se l’incidente di Silverstone l’abbia condizionato nell’espressione della velocità. 15° Gasly, come ieri finisce dietro al cinese, sembra che ogni tanto perda la bussola. 16° Tsunoda, male, male , male, anche per l’episodio con l’asturiano. 17° Vettel, nessuno ha più rispetto del pluri iridato che, come ieri, assaggia la ghiaia del circuito con manovre di rientro da drizzare i capelli dei colleghi che sopraggiungono. Il tedesco era l’ultimo, esattamente come ieri.

Se Perez si caccia nei guai la Ferrari non ne approfitta per colpa dell’affidabilità. La conformazione della pista del Paul Ricard potrebbe adattarsi bene alle rosse di Maranello.

Io non riesco a comprendere perché, anziché una bella coppa, vengano premiati i piloti con dei trofei orrendi (come qui) che io regalerei alla prima tifosa appena carina. che incontrassi nel paddock.

Una spaventosa genialata di Liberty Media è stata quella di distruggere il classico podio mettendo su di un piano diverso il vincitore rispetto al secondo e al terzo arrivato. Questa vergognosa idiozia la sanzionerei con 100.000 dollari che Liberty Media dovrà versare, in egual misura, ai 20 piloti.

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