Pelo e Contropelo: GP del MAXico

HERIBERT STOHR

 

Le Ferrari in prima fila erano solo lì per bellezza.  Il solito ha fatto una partenza fulminante già vista in passato su questo circuito, ovviamente guai stringerlo o metterlo in difficoltà, meglio lasciargli un’autostrada libera per passare da fessacchiotti e lui da fenomeno. Come volevasi dimostrare.

Perez, Checo, Orbo, Pirlos, Sergio, comunque lo si voglia chiamare sembrava un razzo di Hamas ma poi non solo non è riuscito a fare la prima curva finendo nella via di fuga ma è tornato ai box senza passare dal via , un po’ come si fa a Monopoli. Mi domando, ma non ha visto in tv la gara del Qatar dove alla prima curva erano in tre appaiati e Lewis ha avuto la peggio? Gara finita per lui. “Si no lo intento soy un idiota, si lo intento soy un idiota, había espacio (para volar ed.), entonces lo intenté y me salió mal haciendo enojar a mi tía Conchita quién sabe cómo”. ¡Me dará una paliza en cuanto me vea!” (Se non ci provo sono un coglione, se ci provo sono un coglione, c’era lo spazio (per volare n.d.r.), per cui ci ho provato e mi è andata male facendo arrabbiare mia zia Conchita che chissà come mi concerà appena mi vedrà!).

Stavolta non c’è stata la garetta del sabato ma due gare alla domenica.

Intanto Stroll, dopo aver fatto revisione e tagliando alla macchina, parte dalla pit lane. Tutti partono con gomme medie tranne Norris con le morbide (solo per guadagnare posizioni in partenza?), Albon e Ocon con le dure. Pronti via e Max va in testa e Perez volta sulla macchina di Leclerc facendo pochi danni al monegasco ma tanti alla sua e il pubblico arrotola le bandiere messicane. Scompigli vari nelle retrovie chi scivola indietro come Ocon e chi davanti come Tsunoda. Virtual Safety Car al 5° giro per rimuovere pezzi riconducibili al contatto della prima curva.

I primi sono Max, Leclerc, Sainz, Ricciardo (oooohhh), Hamilton, Piastri. Tsunoda è il primo a montare le dure al 10° giro, poco dopo Lewis passa Daniel. Hulkenberg fa da tappo al gruppone. Norris non è felice e monta le dure al 12° giro. Hamilton va più forte di Sainz ma non può superarlo e rinuncia. Sorprende tutti l’olandese che va al pit a montare le dure. Ma è presto, è il 19° giro su 71. Nessuno lo imita dei big. I comprimari, senza offesa, passano dalle medie alle dure. Lewis si stufa della scia sporca della Ferrari e monta le dure al 25° giro.

Qualcuno pensa alle due soste (il leader?), qualcuno alla sosta unica (Ferrari), qualcuno alla sosta e mezza (Mercedes). Comunque ogni giro c’è un pilota nei box a montare gomme dure, l’unico che si lamenta capriccioso è Russell “I wanted to continue with the yellowed tires and you whitened them for me!” (volevo continuare con le gomme ingiallite e voi me le avete imbiancate!). Le Ferrari al comando servono al folclore. Ma come si fa a non parlare di Magnussen? Il danese fa un’uscita di strada prima del traguardo a gas spalancato e rientra sull’asfalto.

Avrà subito danni? Un controllino ai box potrebbe servire? Ma no. Kevin demolisce mezza macchina alla prima esse veloce perché gli si è aperta la sospensione sinistra posteriore. Bandiere gialle. Bandiere gialle? Norris (8°) ha la pessima idea di andare al cambio gomme mentre si decide per la safety car. Safety Car? E chi soccorre il dolorante Magnussen? Max in pit per smarcare la doppia sosta e gli va bene che la giusta bandiera rossa viene esposta quando è già uscito dalla pit lane altrimenti………….

Tutti ai box e nuova gara e Norris 14° a rifare daccapo una rimonta già formidabile. Strategie obbligatorie per tutti perché resta ancora una mezza gara. Mercedes , nel suo ormai frequente testa o croce digital-algoritmo-intelligenza artificiale, decide di montare le gomme medie ai suoi piloti; per carità non sono i soli ma ci saranno difficoltà nel gestirle bene. Ripronti via e il solo Russell guadagna posizione ai danni di Ricciardo. Ci vuole pazienza per vedere il sorpasso erboso di Hamilton su Leclerc al 40° giro. Per il podio non ci saranno novità. Ci pensa Norris a deliziarci con un paio di sorpassi di scaltrezza e mestiere laddove le gomme medie si sposano magnificamente con la sua McLaren senza degradarsi nemmeno un po’. Alonso si ritira al 48° giro. Il giro dopo Tsunoda, che sta lottando duramente con Piastri, imita la manovra di Perez e va in testa coda. Hulkenberg è 10° quindi un bel punticino sarebbe un risultatone ma….lo conosciamo. Si ritira Stroll al 69° giro e all’ultimo giro pure Sargeant mentre Hamilton fa il giro più veloce della gara!!!

1° il solito, senza divertimento e persino nelle interviste è apatico. 2° Hamilton, è il suo posto quest’anno. 3° Leclerc, contento comunque e sorpreso dal sorpasso col brivido subito dall’inglese. 4° Sainz, il Patrese spagnolo. 5° Norris, dategli la coppa del vincitore per honoris causa. 6° Russell, bene ma le sue gomme durano meno di quelle del compagno. 7° Ricciardo, sembrava avesse una RB di colore bianco. 8° Piastri, stessa cosa come per Russell. 9° Albon, ancora una prestazione maiuscola. 10° Ocon, bella rimonta nel finale. 11° Gasly, si morde le mani, doveva essere lui a prendere il punticino. 12° Tsunoda, bravo, pirla ma non raccoglie. Rimandato. 13° Hulkenberg, il consueto gambero teutonico. 14° Bottas, solito scarso nei duelli ravvicinati arriva in volata sul compagno Zhou 15° e ultimo.

Sorprende il crollo Aston Martin decisamente verticale verso il basso. Il 4° posto nei costruttori è andato ma almeno è granitico il 5° posto.

Ho sempre difeso questa F1 anche da giudizi negativi di amici e giornalisti competenti ma anche le difese più massicce e indistruttibili incominciano a scricchiolare e a mostrare delle falle.

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