F.1 Arabia Saudita Pelo e Contropelo: GP del Crick

HERIBERT STOHR

Niente di nuovo sul fronte orientale. Il team Bred Bullo domina la gara e sarà così per il prosieguo del campionato. Si lotterà per il terzo posto perché Aston Martin è proiettata verso la damigella d’onore quindi second place. Linkedin non è un nuovo pilota del circus ma l’agenzia di collocamento online alla quale il boss della Ferrari Vigna (siamo alla frutta) si è rivolto per la ricerca di ingegneri per il ponte di Pasqua. Arriveranno su di un Vasseur d’argent?

La Pirelli ha portato gomme di silicio, taurina e birra analcolica che funzionano bene sulle auto del team austro-inglese e di quello asturia-canadese.

Chi calpesta, per la strada, le strisce zebrate viene multato (innocenti evasioni), per cui, al sabato, vengono cancellati gli ottimi tempi che stava facendo Sargeant, destabilizzando la sua concentrazione fino ad un errore che lo ha relegato in ultima posizione della griglia. Eccesso di severità da parte della race director. Partono tutti con gomme medie tranne Leclerc e Norris, morbide, Sargeant e Hamilton dure. Così a naso sembra che 16 piloti abbiano le gomme giuste e gli altri 4 tentano un diversivo rischioso. Pronti via e Alonso va al comando favorito anche dalla posizione vicino alla curva, sfilano tutti regolarmente ma Piastri si tocca con Gasly ed è mestamente costretto ai box per cambiare il musetto e le gomme.

Ci va anche Norris che toglie dalle scatole le gomme soft e monta le dure. Sembra una strategia McLaren ma molto azzardata. Intanto arrivano 5 secondi di penalità ad Alonso per un difetto nello schieramento in griglia : “Toqué la línea amarilla, pero ¿no debería haber tocado la blanca? ¿Y cuándo la pintaron?”. (Ho toccato la riga gialla ma non dovevo toccare quella bianca. E quando l’hanno verniciata?). Mi sembra una cosa ridicola quanto la sanzione a Sargeant. 4° giro Perez va al comando mentre Verstappen è molto guardingo e rimonta con calma , tanto nessuno lo ostacola minimamente nei sorpassi.

Charles non vola come ci si aspettava da gomme morbide, confrontandolo con Sainz sulle medie non è più veloce del compagno. Curiosa anche la bandiera bianco nera ad Hamilton. L’inglese si presenta (come tutti) a sinistra sul dritto e poi si sposta a destra per preparare la traiettoria ideale per la prima curva (come tutti), casomai lo fa in modo repentino e da nell’occhio ma secondo me non è contro il regolamento. Sequenza dei pit stop per montare (presto) le gomme dure. 9° giro Magnussen, 10° Bottas, 11° Zhou e Hulkenberg, 14° Stroll, 15° Gasly, 16° Sainz, 17° Ocon e Leclerc . “Fermati in pista” Perentorio team radio, e antisportivo, del muretto Aston Martin a Stroll che fuma dal posteriore. Il canadese non da retta alla squadra e si ferma quasi dentro alla zona di parcheggio dei commissari.

Nessun pericolo. Basta una spintarella e la macchina è in zona protetta. Safety Car! Folle scelta che tentano di giustificare con frasi inconcepibili chi dirige la gara. La fiera dell’incompetenza. Si fiondano ai box Perez, Alonso, Russell, Verstappen, Tsunoda, De Vries, Albon  per montare le hard mentre Hamilton, Sargeant, Bottas e Norris montano le medium. Cosa notano i miei occhi? Nella sosta di Alonso lo spagnolo deve scontare i 5 secondi di penalità quindi i meccanici NON possono toccare la macchina; invece l’addetto al crick posteriore prepara l’attrezzo toccando le guide che poi serviranno per poter alzare la monoposto. Io me ne accorgo ma la direzione corsa se ne accorge dopo un’ora.

Per quanto riguarda l’art. 54.4 b che non si può scontare la penalità in regime di safety car non so se lo spagnolo sia entrato prima della segnalazione dei commissari. Sfortunato Leclerc che si ritrova dietro a Lewis per colpa della safety car. Ripartenza al 21° giro con Perez che sorprende Alonso. Hamilton attacca Sainz ma impiega solo 2 giri a passare lo spagnolo grazie anche alla mescola vantaggiosa. “Los neumáticos duros son demasiado duros” (Le gomme dure sono troppo dure) si lamenta Carlos. Senza una briciola di emozione ci tocca assistere a Max che passa Fernando diventando 2°. Non voglio sentir parlare di rimonta fenomenale, prego. Lasciamo queste cose ai giornalisti sensazionalisti.

Due Bred Bulle in testa è la normalità anche se fossero partite ultime e penultime. Se proprio bisogna fare uno sforzo titanico, ora, con metà gara davanti, riuscirà Verstappen ad agguantare Perez e costringerlo a cedergli il comando? Puff! Lo sforzo svanisce quando i due contendenti restano intorno ai 5 secondi di distacco. Ma allora? Dove rivolgiamo l’attenzione? Ad Albon che si ritira per un difetto sorprendente come la mancanza di freni? No.  A Hamilton. “I’ve caught up with George, I’m going faster, step aside!” (Ho raggiunto George, vado più forte, si faccia da parte!). Con delicatezza il muretto Mercedes chiede lumi a Russell che risponde : “”Do I have to go faster? But guys, you could have told me right away!” (Devo andare più veloce? Ma ragazzi, potevate dirmelo subito!).

Difatti Lewis incomincia a perdere terreno in modo molto progressivo e i tempi degli ultimi giri fanno capire che le sue gomme al 42° giro non sono più performanti rispetto alle dure di George. Stessa cosa capita ai ferraristi. Charles si rivolge al team : « Être derrière comme ça, c’est vraiment de la merde ! Je ne sais pas quoi faire.” (Stare dietro in questo modo è davvero una merda! Io non so cosa fare). Sainz può dire la sua : “¡Mientras se mantenga tan lejos y no abra el DRS, no cederé ni siquiera a mi padre!” (Finché sta così lontano e non apre il DRS non cedo il passo neanche a mio padre!” L’Alfa Romeo si distingue per un degrado inusuale delle coperture : seconda sosta per Zhou e terza sosta per Bottas. ” Shot in 1’33″00″ (Girate in 1’33”00) questa è la raccomandazione che arriva ripetutamente all’olandese Max e al messicano Sergio, il quale, memore di episodi passati, non si fida e tira fin quando il compagno non rallenta.

Ultimo giro. Il bimbominchia si risveglia e spara un 1’31”9 cioè il giro più veloce della gara e grazie al punto aggiuntivo balza in testa al campionato. Checo svela una faccia da tradito davanti ai microfoni e nello sgabuzzino pre podio Alonso che lo prende in giro infilando il coltello nella piaga. 1° Perez contento ma niente ciliegina sulla torta. 2° Verstappen sicuramente sorpreso dalla velocità del compagno ma solito episodio di immaturità e antisportività. 3° Alonso, poi 4° poi 3°, lui fa una bella figura con un ritmo gara molto veloce ma chi la fa pessima sono i giudici che si rimangiano una sanzione sacrosanta. 4° Russell, poi 3° poi 4°, comunque una prestazione maiuscola. 5° Hamilton, strategia sbagliata, il suo giro più veloce è peggiore di mezzo secondo rispetto a George.

Doveva partire con le stesse gomme del compagno. 6° Sainz, era sui tempi di Lewis ma è finito dietro, non lontano ma dietro. 7° Leclerc anche lui sui tempi di Hamilton ma non era più veloce di Sainz se non raramente; cede nel finale di brutto : scoglionato? 8° Ocon, sembrava meglio delle Mercedes ma finisce a 22 secondi da Lewis. 9° Gasly a conferma che qui le Alpine erano la quinta forza in campo. 10° Magnussen, sorprende a due giri dal termine Tsunoda che lo aveva tenuto dietro con ottima caparbietà. 11° Tsunoda, merita un punto ma non lo conquista però il danese era un pizzico più veloce. 12° Hulkenberg, non è ancora pronto per fare un GP al top perché per me ha più potenzialità del compagno Kevin. 13° Zhou, va meglio del compagno anche se le sue gomme durano poco. 14° De Vries, paga l’inesperienza per cui è presto per valutarlo. 15° Piastri, il team gli da il via libera per passare Lando e tentare il sorpasso su Sargeant che….gli riesce; bravo!

16° Sargeant, l’ho visto bene, è una sorpresa tra i rookie. 17° Norris, sembra fare dei test anziché fare la gara. Mistero. 18° Bottas l’unico doppiato e l’unico a fare tre soste che lo relegano all’ultimo posto.

La debacle Ferrari non è finire dietro alle Bred Bulle, e neanche finire dietro alle Aston Martin; è finire dietro alle Mercedes la sconfitta cocente che due anni fa poteva essere un vanto.

Sentire Vasseur dichiarare : “Gli ingegneri devono smetterla di raccontare stronzate” mi lascia non perplesso ma convinto che non sia l’uomo giusto al posto giusto. Dopo il Bahrein si è dimesso Sanchez il responsabile dell’aerodinamica Ferrari. Una cosa inconcepibile, concepibile a fine 2022 non a inizio 2023; per cui non credo alle sue parole che fosse una decisione maturata da tempo. La squadra del Cavallino Rampante è destabilizzata e i piloti ne risentono. Brutta storia.

Mercedes filosofia costruttiva da cestinare; ora bisogna capire se il budget cap consentirà loro di stravolgere la macchina.

Torniamo all’Aston Martin e complimenti per l’auto. Non gasiamoci troppo per Alonso che ha vinto due mondiali e ne ha persi tre all’ultima gara per cui non c’è da meravigliarsi se va così forte a 41 anni. Io non credo che in mezz’oretta il team di Silverstone abbia portato 7 prove video a loro discolpa, e va ricordato il messaggio che hanno dato a Stroll al 18° giro che sanzionerei subito. Tornando al divieto “mechanics cannot touch the car” se non dopo i 5 secondi di penalità; non la possono toccare con le mani, con una chiave inglese, con un cavalletto. Non c’è nessuna zona grigia nel regolamento. Lavoro si intende un guanto, un cacciavite, un crick. Piuttosto, diamolo in testa ai giudici, chissà che dopo la botta non riescano a svolgere meglio il loro lavoro.

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