DI PAOLO CICCARONE
John Colum Crichton-Stuart, 7º marchese di Bute, meglio conosciuto come Conte di Dumfries. Dopo breve malattia è scomparso all’età di 62 anni (era nato il 26 aprile del 1958) e la sua stella si era accesa in F.1 quando fu Ayrton Senna a volerlo al suo fianco alla Lotus al posto di Derek Warwick.
Le polemiche, all’epoca, furono molte in ambito britannico in quanto Warwick era considerato molto più veloce di Dumfries anche se questi aveva vinto il campionato inglese di F.3 dopo che, abbandonando il lignaggio aristocratico, era andato alla Williams a guidare i furgoni del team per seguire la sua passione per i motori grazie al cugino Charlie che portava sponsor alla squadra di Frank Williams.
Poi la passione divenne lavoro e l’arrivo nel mondo delle competizioni culminò col titolo inglese di F.3. In Lotus ottenne solo 3 punti e a fine stagione 86 fu sostituito dal giapponese Nakajima, però Dumfries proseguì la carriera con le sport con le quale vinse la 24 ore di Le Mans al volante della Jaguar. Nel frattempo Dumfries fece anche il collaudatore alla Ferrari, sviluppando particolari per il futuro ma senza mai avere l’occasione di tornare nel circus iridato. Nel 1990 il ritiro dalle competizioni e prese in mano le redini delle aziende di famiglia. Fra le note importanti, fu il primo pilota a correre con una camera car: avvenne nel GP d’Australia e trasmise le immagini dall’abitacolo della sua monoposto.
