F.1 LUCA DE MEO CEO RENAULT Esclusivo: non vendo Alpine e voglio il mondiale

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Il GP di Spagna per Luca De Meo è quasi la gara di casa. I trascorsi in Seat, il figlio che studia a Barcellona, l’ambiente amico fa di questo appuntamento una corsa da non perdere. Nei box lo vedi arrivare di buon mattino senza il classico codazzo che circonda “quelli che contano”, eppure lui è uno che conta davvero in quanto numero uno di Renault e presente in F.1 col marchio Alpine.

Ocon a podio a Monte Carlo (Foto Beppe Magni)

Giunti quasi al giro di boa di quel programma che era stato lanciato un paio di anni fa, ovvero “Mondiale in 100 GP”, il bilancio per Alpine è ancora lontano da quell’obiettivo, anche se a Monte Carlo il podio di Ocon ha risollevato gli spiriti e il morale, specialmente dopo che il numero uno della marca Alpine, Laurent Rossi, se ne era uscito con dichiarazioni di fuoco contro il management della squadra. Un controsenso, se si pensa, visto che a capo di quella squadra e, quindi, responsabile delle proprie scelte, sarebbe proprio quel Rossi che ha gettato benzina sul fuoco. 

Luca De Meo spiega meglio cosa sia accaduto e perché: “Intanto voglio precisare che Laurent è a capo della marca e come Alpine abbiamo un intenso programma che va dalle GT stradali, alla elettrificazione al prototipo per Le Mans, quindi la F.1 per Laurent rappresenta solo il 20 per cento del suo impegno personale. Ha delegato i responsabili dei vari settori, come Otmar Szafnauer in qualità di team principal, e gli altri cui ha affidato i vari compiti. Quindi, se uno delega e vede che non viene soddisfatto l’obiettivo richiesto, ha tutto il diritto di parlare”.

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