F.1 L’anno che verrà ecco gli scenari della prossima stagione iridata

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

F.1 e l’anno che verrà. In un mondiale lunghissimo, con 24 gare in calendario più sei gare sprint, per un totale di 30 partenze (nuovo record assoluto) il circo iridato si domanda su che stagione sarà. Sarà ancora dominio Red Bull, come l’anno scorso, in cui il team austro inglese ha ottenuto il record con 21 successi su 22 gare (unica eccezione Singapore con la Ferrari di Sainz) o finalmente si ritorna a un mondiale combattuto fra più squadre? La domanda è lecita, perché nonostante i record di incassi e utili di Liberty Media, che gestisce il campionato (a settembre avevano sforato di 107 milioni di utili rispetto ai 22 dell’anno precedente), un’altra stagione a senso unico potrebbe dare una mazzata all’interesse del campionato. Quindi, parola d’ordine: lottare, lottare, lottare. Magari con il ritorno della Ferrari al vertice.

Il terzo posto nella classifica costruttori del 2023 fa capire come l’unico rosso di Maranello è quello del gambero, avendo fatto peggio che nel 2022, per cui la risalita è obbligatoria se si vuole rispettare il blasone e gli obiettivi della scuderia. Le notizie, poche, che trapelano da Maranello sono le solite intrise di entusiasmo, ottimismo e fiducia. Si parla di 30 punti di recupero nel carico aerodinamico (una enormità se si pensa che a Silverstone 23, a fronte di un incidente, Sainz aveva perso 10 punti di carico e preferirono ritirare la macchina…), si parla di meraviglie col nuovo motore del 2026 che gira al banco prova, dimenticandosi che c’è ancora il 24 e 25 da correre…

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