F.1 GP UNGHERIA PELO E CONTROPELO Il GP di Angheria

DI HERIBERT STOHR

Chi Tsunoda s’imbroda.

Il Team Red Bull non è certo fra quelli più simpatici del circus iridato.  Non ho certo dimenticato come Christian Horner sputava sul piatto della Renault di fronte ai media di tutto il mondo dopo aver vinto ben 4 mondiali con quel motore, due dei quali regalati dalla Ferrari. Oppure aver notato i metodi hitleriani coi quali gestisce giovani e giovanissimi piloti il Sig. Helmut Marko.  Le “ prove “ che la Red Bull ha portato ai commissari della FIA in Ungheria per “rivedere” la penalità inflitta a Hamilton durante il GP di Gran Bretagna è quanto di più antisportivo e imbecille ci sia nel mondo dell’automobilismo.

RED BULL ANGHERIA E PREPOTENZA

L’angheria è un atto di prepotenza, una prevaricazione, un sopruso, ed è quello che ha fatto Horner alla F1.  Piove. Al diavolo le strategie di gomme, tutti partono con le intermedie. Pronti via e si vedono arrivare alla prima curva piloti saggi mischiati a piloti rimbambiti, a cominciare da Bottas che fa la stessa partenza pessima dello scorso anno ma stavolta frena troppo tardi, tampona Norris che centra Verstappen e incasina Gasly e Perez; stessa prestazione da ritiro patente per Stroll che aveva tanto spazio davanti a sè ma anche lui fa una staccata da asciutto , volta nel prato, colpisce Leclerc che a sua volta becca in pieno Ricciardo. Perez è fermo in pista apparentemente senza danni. Safety car.

TUTTI AL BOX APPASSIONATAMENTE, TRANNE UNO…

Poco dopo bandiera rossa e tutti ai box con una nuova griglia completamente sconvolta a parte Hamilton davanti. Ritirati : Leclerc, Norris, Perez, Bottas.  Verstappen claudicante rientra ai box 13° e viene riparata la vettura con scotch argentato ma il fondo sembra un emmenthal olandese. Spunta il sole che asciuga la pista ma, nel giro di allineamento per la seconda partenza, tutti hanno le gomme intermedie. Resto interdetto. I team o sono ciechi o non guardano la tv o non hanno nessuno in giro che li avverta delle condizioni d’asfalto. Lewis per radio dice che è da slick ma poi è l’unico a non entrare ai box per montarle.

HAMILTON, UN UOMO SOLO AL VIA…

Accade un evento unico nella storia della F1 : Hamilton è l’unico in griglia che parte allo spegnimento dei semafori. E gli altri? Gli altri partono dai box in fila indiana come erano entrati. Russell fa il furbino e sopravanza tutti anziché partire 7° , per radio gli comunicano di ridare subito le posizioni a quelli che aveva superato evitando sanzioni. Pirla Hamilton insieme all’ormai consueto erroraccio del team Mercedes : l’inglese è forzato al rientro in pit per mettere gomme slick e riparte ultimo. Ci pensa Raikkonen a smorzare le illusioni di Mazepin, in buona posizione, staccandogli una ruota ripartendo sprint dalla pit lane. Il russo si ritira sconvolto. Giovinazzi si becca 10 secondi di penalità per eccesso di velocità ai box , stessa sanzione per Kimi reo della decapitazione della sospensione di Mazepin.

ALFA DISASTRO AI BOX

Giove ricordare che siamo in Ungheria, un tracciato dove è difficile fare sorpassi anche per rettilinei corti e curve che disturbano chi segue da troppo vicino. Questo per capire che una rimonta magica di Hamilton sarà molto impegnativa. Infatti Lewis è costretto a cambiare strategia montando le gomme dure al 20° giro su 70 da percorrere. Primo è Ocon che ha Vettel molto vicino e staccano quelli dietro, Latifi (!!!) , Tsunoda (!!), Sainz, Alonso, Russell, Ricciardo, Verstappen (!), Gasly, Hamilton, ecc.

CHI CAMBIA E CHI NO

Qualcuno imita Lewis per il cambio gomme, come Max, altri invece la tirano lunga , ciò significa dai 10 ai 20 giri in più in base a undercut, overcut o convenienze per i team che hanno due piloti messi bene come Alpine e Alpha Tauri. Come mi aspettavo, strategia a due soste, per Verstappen ed Hamilton, per diversi motivi ma comunque per avere più possibilità migliorando la loro prestazione sul giro, montano un treno di gomme medie nuove. L’olandese farà i conti con un Russell coriaceo e l’inglese con un Alonso che sacrifica il suo attacco a Sainz per difendere la probabile vittoria di Ocon che poteva essere messa in dubbio se Hamilton avesse superato Fernando velocemente.

ALONSO CORIACEO, FORSE TROPPO

Qui mi soffermo perché non ho apprezzato le manovre dello spagnolo fresco 40 enne. Mi spiego. La difesa dura di Alonso per ostacolare il sorpasso di Hamilton è una cosa tipica nelle gare di go-kart ma in F1 ritengo sia troppo pericolosa perché è più la ricerca di un contatto che di una vera difesa. Un contatto può diventare anche un incidente che per Alonso non direbbe nulla, anzi l’Alpine gli darebbe un premio, mentre per Lewis sarebbe un buttare punti alle ortiche dopo l’errore di partire con gomme sbagliate. Quelle manovre mi hanno ricordato Senna e Schumacher babbo, entrambi ex kartisti fortissimi e duri da superare in F1, come lo spagnolo e l’inglese.

OCON SUONA LA PRIMA SINFONIA ALPINE

Non ci saranno scossoni e la gara finirà con la seguente classifica : 1° Ocon, bravo come, e mi ripeto, chi sta davanti con pista libera; ha sfruttato l’occasione d’oro, complimenti, ma senza l’aiuto di Alonso non ce l’avrebbe fatta. 2° Vettel, bravo ma occasione d’oro mancata e si becca un argento che gli lascia l’amaro in bocca perché andava più forte del francese ma non ha avuto le palle per preparargli un attacco giusto. 3° Hamilton, vittoria buttata per colpa sua e per colpa del team che ne azzecca poche di strategie, sono regali che a fine anno peseranno come macigni. 4° Sainz, guadagnate 11 posizioni al primo via poi si è fatto passare da Tsunoda, ha stretto i denti, ha puntato al podio con scelta conservativa mentre io avrei rischiato la doppia sosta per puntare in alto. 5° Alonso, ha accettato il sacrificio ma la vittoria di Ocon lo relega comunque in secondo piano, vedremo in seguito. 6° Gasly, bravo a evitare l’autoscontro poi ha rimontato e fatto il servo Red Bull per soffiare il punto del giro più veloce a Hamilton; gli è convenuto. 7° Tsunoda, bella gara la sua, ora è più alto di 1 centimetro.  8° Latifi, alla faccia del blasonato compagno di squadra è proprio lui a portare più punti alla squadra, coglie l’occasione al volo e riesce in una prestazione inaspettata.

WILLIAMS ARRIVA IL PRIMO SORRISO

9° Russell, birichino nello sgusciare davanti a tutti, non riesce che arrivare a 2 secondi dal compagno di squadra che lo batte per la prima volta; si difende bene dagli attacchi di Max e di Ricciardo. 10° Verstappen, ha l’auto ciancicata per cui bravo nel guadagnarsi il punticino, sfortunato al primo giro, ringrazia Hamilton per il regalo di non aver vinto, sia lui che l’inglese erano i piloti più stanchi a fine gara per motivi diversi. 11° Raikkonen, si becca una penalità per colpa del team, perde il punto finale per colpa di Verstappen gommato meglio. 12° Ricciardo, non mi aspettavo molto da lui ma sicuramente aveva l’auto danneggiata e non poteva essere competitivo. 13° Schumacher, si trova in buona posizione e per questo viene inquadrato spesso dalle telecamere ma poi ha un mezzo inferiore e non può fare di meglio. 14° Giovinazzi, è quello più veloce di tutti nei box…..ma non è consentito, tirata d’orecchi per quello e per consueta strategia sballata del team.

BOTTAS E STROLL DIETRO LA LAVAGNA

Mi compiaccio per le penalità inflitte a Bottas e Stroll, i kamikaze della prima curva.

Un ex pilota tra i giudici è troppo poco, ne servono almeno tre.

Da Spa applicherò una mia penalità al team Red Bull : non sarà degno della mia attenzione.

 

Heribert Stohr

 

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