F.1 GP Stiria, rimembri ancora…

DI HERIBERT STOHR

Intanto un saluto al gruppo Amanati della F1 che tanto mi stimolano a continuare con le mie cronache dai GP.

Nelle qualifiche bagnate Hamilton ha scritto una nuova pagina di storia dopo essere stato defraudato, (sette giorni fa), di un acquisito secondo posto. Che la bandiera gialla digitale fosse posizionata male lo ha dimostrato Norris nelle libere beccandosi la sanzione, ma non c’è pervenuta nessuna notizia riguardo a quella per Vettel quando Grosjean era nella ghiaia, stessa curva, inizio prove ufficiali.

Lewis ha vinto questa gara col suo stile, gestendo gomme, macchina, benzina, senza dover spremere tutto il potenziale della Mercedes.

Il contrario di Bottas che , grazie ad una strategia suicida del team (overcut?) e alla radio “Aiotteko tehdä minulle pit stop?“, ha dovuto sudare 7 camicie di forza e un dente avvelenato a Nastola per agguantare un 2° posto ai danni di Verstappen molto dubbioso sull’undercut effettuato al 26° giro. L’olandese, all’inizio, ha fatto di tutto per non guardare Hamilton col binocolo ma poi, perso l’inglese (anche se lo sapeva) ha dovuto guardare gli specchietti retrovisori soccombendo “Stiervarken, afgewerkte banden” nel finale agli attacchi di Valtteri.

E questo è stato il podio, decisamente diverso dalla settimana scorsa.

Il primo giro del GP di Stiria è sembrato più una gara di F4 con un tale assembramento alla seconda curva in barba ad ogni dispositivo di distanza sportiva.  Lecrash ha spento il cervello credendo di guidare una mountain bike per lo spazio dove ha deciso di passare con il risultato di colpire il compagno Vottel (la V si legge F) spezzando l’ala del tedesco e raschiando il fondo del suo fondo. Due Ferrari ritirate hanno sconvolto persino i meccanici che hanno ricoverato la vettura del tedesco nel box del monegasco. Concertate le interviste post-crash con parole alla meringa.  Della serie tv “Coprirsi di ridicolo” abbiamo potuto ascoltare, prima che finisse la gara, l’intervista al team Menagramoger  Binoto (per punizione gli ho tolto una t) che, da buon sosia di Conte, ha usato le stesse parole del premier riconoscendo gli errori, i litigi, ma confidando nell’unità come se parlasse del PD e dei 5 stelle. Cartellino Rosso = espulso.

Il GP degli altri è stata l’ennesima smentita per il pubblico sbadigliante.  Molti duelli, molti sorpassi, grandi lotte con quasi tutti i protagonisti. L’unico che non può gioire è Ocon che è stato ritirato, dopo che, per molti giri, aveva ostacolato la cavalcata di Ricciardo suo compagno di squadra. Non ho mai capito i francesi e continuerò a restare perplesso nei loro confronti.

4° Albon, lontano dai primi ma gran gara la sua anche se Perez ha una opinione diversa dopo un contatto fra i due nella consueta uscita di curva 4. All’inizio le McLaren come gamberi, in ossequio al colore arancione, allora ho detto a mia moglie che stavano gestendo, conservando per il finale e Norris mi ha dato ragione arrivando 5° (rimonta da 11°), mentre Sainz giunto 9°può lamentarsi di un pit stop di quelli che ti rovinano una gara, 6° Perez un mastino partito quasi dal fondo griglia, 7° Stroll mastino ma meno efficace del messicano e quasi prudente nei sorpassi, 8° Ricciardo deluso perché la stategia delle gomme rosse dopo le gialle non ha pagato solo per pochi giri, 10° e ultimo a punti Kvyat del quale non abbiamo potuto intuire la strategia grazie ad una regia tv pessima, 11° Kimi e 12° Magnussen (se le sono date di santa ragione per metà gara), 13° Grosjean gara da impiegato statale, 14° Giovinazzi pilota misterioso che mai ci farà capire il suo potenziale (aveva in tasca la giustificazione firmata dai genitori), 15° Gasly sparito dall’alto della classifica nonostante una sola sosta ai box e le telecamere non l’hanno più trovato, 16° Russell partito bene, eravamo tutti a bocca aperta e lo siamo rimasti quando era proprio lui nel ghiaione non sappiamo se per errore suo o sospinto da qualche collega vedendolo come intruso, 17° Latifi che continua il suo apprendistato specializzandosi nella vista di sventolii di bandiere blu al suo passaggio.

Onore a Hamilton come pilota ma quel pugno chiuso ripetuto due volte dovrebbe risparmiarselo, che lo faccia a casa sua ok ma approfittarsene delle telecamere in mondovisione andrebbe multato altrimenti tutti i suoi colleghi avrebbero diritto di manifestare a parole o a gesti le loro intenzioni politiche o cavalcare tensioni sociali.

Una manifestazione sportiva deve rimanere in quell’ambito, al di fuori anche un pilota di F1 può esprimersi come gli pare sempre se il contratto glielo consente.

Ora si va in Ungheria con le unghie e coi denti. No non si va in Ungheria, forse no, forse si.

Telefonate a Orban per saperlo.

Heribert Stohr

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