F.1 GP MONACO APPUNTI DI VIAGGIO Quegli incontri al bar fra focaccia e calicino…

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT FOTO MAGNI

Ultimo giorno nel Principato ed è tempo di tirare le somme. I fasti del passato sono ormai un pallido ricordo per cui dobbiamo fare i conti col presente che è fatto di scelte opinabili e incomprensibili. I parcheggi stampa, per esempio. Nella zona del circuito ce ne sono diversi e per la maggior parte liberi visto che di pubblico ce ne era il minimo sindacale. Però hanno deciso di mandare i giornalisti e i fotografi allo Stadio Louis II, che è dall’altra parte della città e per giunta con una galleria da fare a piedi prima di arrivare in sala stampa e quindi zona paddock. Volevano evitare “contaminazioni” fra stampa e paddock, ma alla fine la contaminazione, come la chiamano loro, è fra il pubblico normale e la stampa che per colmo dell’ironia, stavolta è stata ammessa nel paddock! Quindi doppio errore e doppio problema perché anche con le poche navette a disposizione, si finiva a stretto contatto con sconosciuti a bordo vettura. Speriamo decidano una linea unica e meno problematica.

TAMPONI E SOLDONI A MONTECARLO

L’accesso alle tribune era consentito solo esibendo l’esito di un tampone. La pole di Leclerc del sabato, ha provocato la grande corsa agli ultimi biglietti disponibili e alla ricerca di un tampone da esibire. Risultato, i tamponi con esito in 24 ore sono schizzati alle stelle, tanto che Labomonaco sabato alle 12 ha chiuso i battenti e il costo per tampone era di 180 euro! Non tutti sono riusciti a fare in tempo, risultato: biglietti a prezzi scontati per la domenica. Tipo 550 euro per Santa Devota. Che sarebbe poi il prezzo normale. Un altro dei misteri locali.

FOCACCIA E SPIZZICHINO, 85 EURO

I bar degli hotel hanno fatto i soliti affari, perché un certo tipo di clientela, pandemia o meno, funziona sempre. E infatti al bar capitava di avere dei pezzetti di focaccia, 8 spicchi, quella del supermercato, senza la fettina di salame, calice Ferrari Trento ad appena…85 euro a testa. Un affare. L’affollamento però ha provocato anche l’arrivo della Gendarmerie in certi locali che all’ultimo momento hanno imposto una sorta di francobollo per regolare gli accessi. Allo Stars and Bars serviva un vigile urbano per regolare il traffico. E pensare che il coprifuoco alle 21 ha impedito altre resse in giro…

QUEGLI INCONTRI AL BAR…

 

L’ambiente non è più quello di una volta, vero, però capita di incontrare ancora qualche sorpresa. Al bar, per esempio, capita che ragazza annoiata col suo caffè faccia cadere la spallina del vestito e l’occhio cada involontario su cotanta bellezza. E’ un retaggio del tempo che fu e di una Monaco che è sparita ma che ogni tanto sa ancora sorprendere (piacevolmente).

QUATTRO PASSI NEL PADDOCK

 

E finalmente l’accesso al paddock consente di fare incontri reali invece che virtuali. Si salutano i piloti, si parla coi tecnici, ci si scambia battute e pronostici. L’apertura totale dovrebbe avvenire al GP di Baku e la speranza è che presto questo mondo, come il resto, possa tornare a una normalità fatta di relazioni e incontri vari per poter raccontare da vicino cosa succede nel paddock.

WE RACE AS ONE, SIAMO TUTTI UGUALI

E capita, infine, di vedere che lo slogan We race as one sia una verità reale. In tribuna tifosi Ferrari e tifosi Mercedes, chi di Leclerc e chi di Hamilton, si ritrovano e si abbracciano senza distinzione di colore, razza, religione e generi: la F.1 unisce nella passione e da Monaco arriva questo bel messaggio da una tribuna in cui il tifo per lo sport ha la meglio.

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