F.1 GP ITALIA Il duo Ferrari dà spettacolo ma Sainz e Leclerc fanno temere il peggio

DI PAOLO CICCARONE FOTO BEPPE MAGNI PER AUTOMOTO.IT

MONZA – Una pole per sognare, una gara per pensare. A Monza Sainz terzo dopo la pole del sabato e Leclerc quarto dopo il terzo tempo del giorno prima, aprono lo spiraglio su una finestra sul cortile di Maranello. La macchina, la SF23, è sempre la stessa e sul circuito brianzolo non aveva grosse modifiche ma solo adattamenti al tracciato. Molto scarica aerodinamicamente, e quindi veloce sui rettilinei. Il problema? Controllarla in frenata perché con meno carico, diventa più difficile. E il compito toccava ai due piloti.

Sainz fin dal venerdì ha imbroccato la strada giusta, Leclerc si è adeguato sabato modificando il set up e copiando quello dello spagnolo. Per pochi millesimi, 13 (circa 18 centimetri sulla media del giro) lo spagnolo segnava la pole, ma vedere che col passo gara della Red Bull la differenza era di pochi decimi e non enorme, come al solito, lasciava aperta la speranza. Che per 15 giri era realtà quando Sainz, fin dalla prima curva, si involava al via e riusciva a tenere sotto controllo la Red Bull.

Con più carico Verstappen era più veloce in uscita dall’Alboreto e in frenata non riusciva però a superare Sainz. C’è stato l’errore, con le gomme anteriori ormai degradate, alla prima chicane che ha permesso a Verstappen l’attacco decisivo. Ecco, se il degrado gomme fosse arrivato qualche giro dopo, il risultato della gara avrebbe preso un’altra piega, perché pur non avendo la stessa efficienza della Red Bull, il risultato poteva essere diverso visto che, pur in presenza di macchine un secondo al giro più forti, a Monza non passi se non hai tutto dalla tua parte.

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E stavolta la Ferrari non era inferiore come al solito, ma aveva preparato bene la gara. Una condizione che fra due settimane si troverà a Singapore e anche lì la rossa potrebbe essere protagonista. Detto della tecnica, resta aperta la faccenda piloti. Leclerc non sopporta di stare dietro a Sainz. Lo spagnolo se è davanti si aspetta un minimo di rispetto dal compagno di squadra. Ma le staccate all’ultimo metro, con attacchi continui, hanno fatto capire che Leclerc non ha rispetto per Sainz, corre (ovviamente) per sé e anche se il rischio di una frittata in mondovisione era molto forte, ci ha provato.

Se la squadra avesse intimato di tenere le posizioni, ci sarebbero forse state altre polemiche, in ogni caso è in sintomo di una gestione difficile dei due piloti e che potrebbe sfociare in qualche cosa di poco gradevole per tutti. Servirebbe polso e ordini precisi, ma dall’interno dicono che era tutto sotto controllo e quindi, per ora, crediamo a una Ferrari dove niente accade per caso e si ha il polso della situazione.

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