F.1 GP AUSTRIA La tendopoli di lusso e Patrese vince…alla cassa del bar!

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

Frotte di tifosi olandesi hanno riempito le tribune in Austria e intanto nel paddock vanno in scena balletti locali e vecchie glorie del passato

Un tuffo nel passato, così è la prima impressione che si ha arrivando a Zeltweg, meglio noto oggi come RedBullRing, ovvero il tracciato che ospita il GP d’Austria. Le tribune gremite, i parcheggi pieni e i prati occupati in maniera incredibile fin dalle prime ore del mattino, fanno capire come l’attenzione sia altissima da queste parti. Poi vedi tribune completamente dipinte di arancio, cappellini arancio, magliette arancio e vedi targhe olandesi dappertutto e capisci che questo è il secondo GP d’Olanda, sponsorizzato da Red Bull per una grande festa Red Bull, tanto che nei dispenser in autodromo trovi solo Red Bull.

RED BULL OPERAZIONE MARKETING

Ovvero come far rientrare l’investimento. Il viaggio dall’Italia è ricco di blocchi e code, ma poi senti i colleghi che arrivano dalla Germania e dalla Francia e scopri che anche loro hanno avuto lo stesso problema. Ovvero l’Europa unita. Dalle code in autostrada. Salvo che da noi i pedaggi sono molto più cari rispetto alla vignetta settimanale che si paga da queste parti. Una volta arrivati in zona, si cerca il bed and breakfast dove abbiamo prenotato a 100 euro a notte. Nemmeno caro, si dirà.

LA TENDEA MEGLIO DEL…LOCULO

Vero, solo che di breakfast non ce ne è, di fronte c’è un supermercato e che di bed, è talmente piccolo e stretto che il compromesso prevede trolley e computer per terra e occupante a letto e viceversa. D’altronde, il depliant parlava chiaro: 9 metri quadrati di stanza e non siamo stati lì a misurare. Di certo per ritirare la chiave dovevamo digitare un codice segreto che apriva il portachiavi all’ingresso, posto sul retro di una palazzina bassa ai margini del paese, Murau, che già di suo non è che sia molto grande (2 mila abitanti…).

62 KM PER IL CIRCUITO

Il venerdì sera lunghe file per uscire dal circuito e parcheggi ancora pieni

Era la soluzione più vicina al circuito (a 62 km) a prezzi abbordabili, perché nel raggio di 80 km (ovvero ben oltre Graz) non si trova niente a prezzi che non siano da rapina. Tipo in centro a Spielberg dove il solito hotel dove si mangia in maniera decente, invece della prenotazione standard, fatta un anno prima da alcuni colleghi, ha di fatto cambiato le carte in tavola: ovvero, 5 notti obbligatorie al prezzo doppio della stanza (ben oltre i 300 euro a notte). La chiamano marketing della domanda e dell’offerta, rapina in italiano suona meglio.

TUTTO ESAURITO NEL RAGGIO DI 80 KM

A questo punto non stupisce che la tendopoli all’ingresso del circuito sia completa eppure a 600 euro a notte il prezzo non era abbordabile, ma frotte di olandesi hanno trovato il modo di occuparle in tre o quattro oppure unirle e metterci sotto una decina di persone… In compenso le strutture della sala stampa e tribune sono da primato. Nuove, moderne, ampie e visibilità perfetta, con un servizio catering di primo piano e alta qualità. Su questo solo applausi a scena aperta, al pensiero di chi si vanta dei 100 anni di storia e poi vai a fare pipì dove Nuvolari a suo tempo era già schifato…

QUELLE PARTITE A BIGLIARDINO…

All’interno del paddock oltre ad alcuni simulatori di guida, con la fila per accedervi, anche un bigliardino che ha visto esibirsi anche alcuni esponenti del paddock nei pochi momenti liberi. Nel paddock club adiacente, invece, una orchestrina locale e ballerini in braghette corte, inscena balli tipici locali strappando ovazioni dai presenti. Intanto nel paddock si incontrano vecchie glorie, come Modesto Menabue, ex motorista Ferrari, che segue una Ferrari 312 B3 che sarà guidata da Mathias Lauda in una esibizione che vede anche Riccardo Patrese con la sua Brabham del 1983. Proprio Patrese è stato l’artefice di un episodio divertente.

PATRESE SCATTO VINCENTE

Poco prima del confine di Villach, in autogrill si è esibito contro il vostro cronista in una staccata all’ultimo centimetro per accedere…alla casa a pagare il caffè! Il figlio Lorenzo, che corre in F.4, rideva divertivo, ma è il sintomo di come un pilota resti tale anche una volta smessi i panni ufficiali. Ve lo immaginate un…incidente alla cassa di un autogrill perché nessuno dei due molla la posizione? Ecco, di contorno succede anche questo…

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