AYRTON SENNA In Portogallo 30 anni fa l’inizio della fine la storia mai raccontata

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Estoril, Portogallo. Gennaio 1994. L’inizio della fine di Ayrton Senna. È una giornata soleggiata e non c’è nemmeno troppo vento come accade di solito da queste parti. E’ un gennaio mite e l’occasione è ghiotta perché la Williams presenta il nuovo acquisto: Ayrton Senna e il nuovo sponsor, Rothmans, sigarette, che sostituisce la Camel vincente l’anno prima con Prost del titolo mondiale. E’ un rinnovamento totale per la squadra di Frank Williams e noi siamo stati testimoni.

Il 1993 per Senna è stato l’anno delle corse a gettone. Il rapporto con Ron Dennis si è incrinato a fine 92 e Ayrton non si fida più e vede la sua permanenza alla McLaren come un peso insostenibile. La Williams domina e le prime avvisaglie le aveva avute già nel 91 con quel Mansell e Patrese capaci di vincere senza problemi salvo poi dominare nel 92 con le sospensioni attive.

Nel 93 Alain Prost gli soffia il posto e gli impedisce un passaggio immediato nella squadra campione del mondo e così, con un 93 tutto da scrivere e con promesse mancate da Dennis, si arriva a fine stagione. Tramite la Chrysler arriva il V12 Lamborghini, che Senna prova su una vettura tutta bianca, trovando il V12 dell’ingegner Forghieri degno di nota e nettamente superiore al possibile Ford V8 clienti (gli ufficiali erano stati bloccati dalla Benetton con Briatore e un giovane Schumacher).

A fine 93 il quadro in McLaren è desolante: archiviato il motore Lamborghini, Dennis firma con Peugeot che con l’ingegner Boudy tenta la carta di un motore corsa lunga (ovvero pochi giri motore) rispetto ai rivali che con la corsa corta hanno un regime di rotazione più elevato e di conseguenza maggior potenza. Ma il 93 si chiude con il ritiro di Alain Prost dalle corse e il posto libero alla Williams iridata con Mansell nel 92 e Alain nel 93L’occasione che Senna aspettava. E con i soldi della Rothmans, che ambisce al ruolo di anti Philip Morris (leggi Marlboro) di cui Senna era il portacolori indiscusso, si arriva a quella presentazione portoghese.

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