OPEL MOKKA E Il bello della libertà programmata nella mobilità elettrica

DI PAOLO CICCARONE FOTO VIDEO N.GRITTI per rmcmotori

Tanto per chiarire bene il concetto: sulla mobilità elettrica le questioni sono due. Da un lato i prodotti, leggi volgarmente le vetture presentate. Dall’altra la forma mentale per una mobilità diversa da quella tradizionale. Apprezzare una, ovvero l’auto, e avere dei dubbi sull’altra, la mobilità elettrica, non è in contrasto. Lo dimostra la prova pratica che abbiamo svolto con Opel Mokka E. La berlina tedesca ha una serie di qualità che nelle tre motorizzazioni sono ben evidenti. Infatti, il SUV tedesco è disponibile sia a benzina, diesel o elettrica: tre motorizzazioni per una vettura. (LEGGI QUI LA PRESENTAZIONE)

OPEL MOKKA, IL TRE PER UNA ALLA TEDESCA

Il tre per uno di Opel non fa distinzioni fra motori termici ed elettrici. E c’è da dire che si presenta con le carte giuste per ben figurare in tutti i settori. Fra i B Suv, ovvero gli sport utility cittadini, aver rifatto il look a un classico di Opel e averlo proposto con tre alternative motoristiche senza perdere nemmeno un centimetro di spazio a favore di una o l’altra, consente di poter scegliere la propria vettura senza rinunciare a niente, sfruttando il meglio di ogni proposta. Di sicuro, a un primo sguardo, appare bella ed equilibrata. Ma il problema di base è uno solo: come va la versione elettrica?

LA VIDEO PROVA DI OPEL MOKKA COME VA SU STRADA COME E’ FATTA

15 PER CENTO CONSUMO PER 45 KM DI AUTOSTRADA

Abbiamo ritirato la vettura presso la sede italiana della Casa e per arrivare a Bergamo, sede della nostra redazione, abbiamo consumato il 15 per cento di energia. Abbiamo viaggiato in autostrada a 95 km ora, con punte di 100 km ora e abbiamo tenuto spento aria condizionata, radio e tutto quello che poteva essere di intralcio al consumo energetico. Adesso, fra Bergamo provincia e Milano  abbiamo percorso 45 km che moltiplicato 15 per cento (dati del cruscotto digitale ben visibile e ben posizionato) fa una autonomia inferiore ai 324 dichiarati dalla Casa. E qui scatta il dubbio, perché i km nel ciclo WLTP rispetto al ciclo reale sono altra cosa.

AUTONOMIA, IL GRAN PROBLEMA DELLE ELETTRICHE

Bisogna decidersi sul criterio di omologazione in modo che dalla fabbrica alla strada non ci siano sorprese. Accade anche per benzina e diesel, sia chiaro, ma lì se sballi di qualche km o qualche litro, ti fermi al distributore, fai il pieno e riparti. Qui no. Perché la mobilità elettrica presuppone una mentalità completamente diversa. Venendo da trazioni tradizionali, l’occhio alla spia del carburante va solo quando si accende la riserva. Qui ci siamo trovati a guidare con l’ansia di non farcela. Di consumare troppa energia e di non averne a sufficienza per tornare a casa. Insomma, se programmo Milano Bergamo e ritorno in giornata, con commissioni da fare, l’autonomia di Opel Mokka non è un problema.

ELETTRICO, UNA MOBILITA’ PROGRAMMATA

Se penso a Milano Brescia, servizi e ritorno, potrebbe creare qualche sorpresa. Che dipende dal traffico, dal modo in cui si guida, dalla temperatura esterna e da quanto ho caricato la batteria prima di partire. E’ una specie di libertà programmata quella della mobilità elettrica. Va benissimo se la giornata è standard, con percorsi noti e soste in cui ricaricare la vettura alla spina prima di tornare a casa o fare altro. Opel Mokka si gioca il successo con uno stile gradevole, fatto di una linea personale che però non guasta e, in un certo senso, esce dall’anonimato della versione precedente. Tanto era classica e rotonda la versione iniziale, tanto appare moderna, dinamica e grintosa questa Mokka. I 130 CV (anzi meglio dire 95 Kw visto che si tratta di elettrica) danno un bel dinamismo alla vettura.

AL VOLANTE DIVERTE IN SPORT

Specie in sport si sente la coppia mentre in B, pulsante sulla consolle, si attiva la rigenerazione della carica e appena alzi il piede dal pedale dell’acceleratore, senti come una frenata. La silenziosità del motore elettrico è relativa. Il rotore si sente, eccome. Il sibilo fa tanto futuro, ma è il rumore di rotolamento delle gomme che fa capire come nel traffico urbano fra motori tradizionali e questi elettrici, cambia ben poco. Sono dettagli della fisica (attrito da rotolamento) che non può essere superato a meno che non si viaggi su un cuscino d’aria e a quel punto ci sarebbe il fruscio aerodinamico.

SE FATE 50 KM AL GIORNO, ALLORA E’ PERFETTA

Secondo le statistiche mediamente si percorrono 50 km al giorno fra casa e lavoro, vuol dire caricare Mokka elettrica una volta alla settimana visto che l’autonomia dichiarata supera i 320 km. Questo in teoria. Poi in pratica ci si attacca alla presa di casa (c’è il cavo apposta) e si scopre che per il “pieno” occorrono 17 ore e 45 minuti con una ricarica di 6 km per ogni ora alla spina. Le cose vanno meglio alle colonnine (e qui fra EnelX e altro il consiglio è stipulare un contratto con loro), con tempi più rapidi ma sempre oltre quello che siamo abituati al distributore di benzina.

TRE OPZIONI COL CAMBIO AUTOMATICO

Al volante di Opel Mokka E non sembra ci siano differenze con una termica tradizionale, benzina o diesel che sia. Il bello arriva dopo, quando sposti la leva in D (molto bello il design dei comandi del cambio sulla plancia centrale senza la classica leva) e poi in B, ovvero ricarica delle batterie, si apre un mondo nuovo. Fatto di silenzio in marcia, di accelerazioni scattanti nonostante il peso delle batterie in più e una autonomia dichiarata di 324 km nel ciclo di omologazione, con tempi di ricarica che variano a seconda della colonnina utilizzata col top di 30 minuti e 80 per cento di ricarica con quella da 100 Kw in CC. Il problema è che con l’occhio stai sempre a controllare quanta carica è rimasta. Se si scarica il cellulare, attacchi una batteria e risolvi il problema.

SI GUIDA CON UN OCCHIO AI CONSUMI

Qui no. C’è l’ansia di farcela, di stare attenti a non consumare oltre il dovuto, rispettare i limiti e sfruttare le discese, accelerare piano sulle salite, evitare tutto quello che può togliere energia perché la paura è di restare fermi per strada e non avere un punto di ricarica a portata di mano. E’ tutto diverso, non tanto nella guida (sfidiamo a capire la differenza al volante) quanto l’approccio a una mobilità completamente diversa da come la intendiamo. Se avete degli imprevisti, sorprese o dovete fare viaggi con un raggio di un centinaio di km, la versione elettrica è sconsigliata. (LEGGI QUI LA PRESENTAZIONE AL LANCIO)

MOBILITA’ ELETTRICA, SI DEVE CAMBIARE MENTALITA’

Per tutti, non per Opel Mokka, ma per tutti coloro che non hanno la forma mentale adeguata per questo tipo di motorizzazione. Sulla vettura c’è ben poco da dire: lo spazio a bordo è sufficiente per 5 persone, molto pratici i comandi a pulsante, una via di mezzo fra i display digitali di cruscotto e navigatore e la plancia che conserva elementi Opel con tasti e pulsanti intelligentemente posizionati. Belle le rifiniture dei sedili e i materiali, eleganti e al tatto piacevoli. Davvero un bel mezzo, poco da dire. Il bagagliaio perde qualcosa rispetto alle versioni termiche, ma visto l’uso prevalentemente cittadino, ce ne è d’avanzi. I prezzi di Opel Mokka partono da 22 mila euro per la versione di ingresso a benzina da 100 CV mentre per la versione elettrica si parte da 35 mila circa che con gli incentivi statali si riducono di 11 mila euro.

ELETTRICO? MEGLIO PENSARCI BENE PRIMA

Ma il consiglio è uno solo: prima di comprare l’auto, verificate se siete adatti a questo genere di mobilità, se avete la giusta mentalità per affrontarla e se le esigenze quotidiane sono in sintonia con quanto richiesto dalla mobilità elettrica. Poi su Opel Mokka il consiglio è provarla. Se non vi fidate dell’elettrico, le fanno anche diesel e benzina e vanno benissimo…

GUARDA LA GALLERY DI OPEL MOKKA E

Condividi su: