HYUNDAI INSTER Quando il SUV da città diventa elettrico

DI PAOLO CICCARONE

Lo si era visto solo in foto e sembrava una di quelle immagini create con l’intelligenza artificiale, invece Hyundai Inster è reale e lo abbiamo visto da vicino. In un mondo dove la mobilità elettrica in ambito urbano diventa quasi obbligatoria, Hyundai gioca la sua carta con un veicolo alla portata di tutti, o quasi. Infatti, a limitarne la diffusione al solito saranno i problemi di ricarica, la possibilità di avere un posto auto vicino casa e via di questo passo. Che poi in città rappresenta l’ostacolo maggiore perché nei grossi centri avere casa, garage e punto di ricarica, è al momento una opzione riservata a pochi fortunati possessori.

Chi invece vaga per condomini o deve cercare un posto in strada, beh allora la strada è in salita. Ma visto che una nicchia potenziale c’è, Hyundai Inster presenta un veicolo versatile con ampi spazi interni, sfruttando le forme da SUV urbano in un segmento A dove l’elettrico potrebbe imporsi senza problemi, sempre fermo restando quanto detto in precedenza.

Inster si posiziona esattamente a metà tra le tradizionali city car del segmento A e i modelli compatti più grandi del segmento B, per offrire manovrabilità e semplicità di utilizzo insieme a doti di praticità e flessibilità, grazie a un interno più spazioso e una maggiore capacità di carico.

Rispetto ai modelli del segmento superiore, le dimensioni compatte di Inster la rendono ideale per la città ed estremamente comoda nella fase di parcheggio visti gli ingombri ridotti. La piccola coreana si presenta con un design caratterizzato da un profilo robusto, ma compatto da SUV e da superfici pulite ed essenziali, con robusti parafanghi, un paraurti dal design tecnologico ispirato ai circuiti elettronici. All’interno un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, un touch screen per l’infotainment da 10,25 pollici, con navigazione e una base di ricarica wireless che fa parte di una console centrale compatta, progettata per creare una maggiore sensazione di spaziosità. Il tema dei pixel si ritrova anche nel design del volante per sottolineare il carattere high-tech dell’auto, idem per i cerchi in lega. Gli interni presentano modanature personalizzabili sulla parte superiore delle porte.

Cuore pulsante, si fa per dire, è il motore elettrico. Dotata di serie di una batteria da 42 kWh, Inster è disponibile anche con batteria Long-Range da 49 kWh. Le due versioni sono alimentate rispettivamente da un motore che eroga 71,1 kW (97 CV) nella variante base e 84,5 kW (115 CV) con batteria Long-Range. La coppia, in entrambi i casi, è di 147 Nm. Con un’autonomia stimata di 355 km (ciclo WLTP) con una singola carica per il modello Long-Range. Utilizzando una stazione di ricarica DC High-Power da 120 kW, Inster può caricarsi dal 10 all’80% in circa 30 minuti in condizioni ottimali. Prezzi da definire ma da settembre è ordinabile in Italia e il lancio previsto per fine anno.

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